Titolo: Tutta la verità su Alice
Autore: Jennifer Mathieu
Prezzo: 10,00 €
Pagine: 224
Editore: Newton Compton
Trama
Tutti sanno che Alice è andata a letto con due ragazzi nella stessa sera, a una festa. E quando Brandon Fitzsimmons - il quarterback della scuola, bello e famoso - muore in un incidente d'auto, viene fuori che mentre guidava stava chattando al cellulare con Alice: lei gli stava mandando messaggi ad alto tasso erotico. A scuola già si diceva che Alice fosse una ragazza facile, una poco di buono, ma dopo la morte di Brandon, la macchina del fango impazzisce. C'è chi sostiene che abbia abortito, chi dice che sia disposta a tutto per un aiuto in matematica, il bagno delle ragazze è costellato di insulti anonimi a lettere cubitali e indelebili. Ma la vita di Alice è davvero quella che tutti pensano di conoscere? Oppure molti proiettano su di lei i loro pin torbidi segreti? Jennifer Mathieu riesce a raccontare con dissacrante realismo la vita di una ragazza qualunque, senza aggrapparsi a stereotipi o vecchi clichè.
Eccomi qui con un nuovo tentativo di avvicinarmi al new
adult senza farmi cariare un dente, ridere per le scene pseudo erotiche o portarmi sull'orlo del suicidio. Avete
notato che in questo genere o ci sono storie d’amore strappalacrime, erotiche e
molto tormentate, o sono presenti riferimenti sessuali pesanti e assurdi oppure ci sono questi adolescenti iperproblematici che fanno
cose inaudite?
Francamente preferisco l'ultimo genere e infatti, come ho
apprezzato “Raccontami di un giorno perfetto”, sono riuscita a leggere
agilmente anche questo libro.
La protagonista assoluta del libro è Alice, una ragazza di
provincia libera e moderna che, a causa di piccole gelosie e torti, viene prima accusata di essere andata a letto con due ragazzi in
una serata, poi incolpata della morte di uno di questi due ragazzi. Alice è la
vittima di queste voci e a parlare nel libro sono proprio i presunti “amici”
che spargono queste maldicenze, chi per un motivo, chi per un altro.
Devo dire di aver apprezzato questa lettura perché tratta
temi seri e, nonostante i vari cliché delle quattro voci narranti, credo che, in
alcune realtà periferiche americane, ciò che si narra si avvicini molto a ciò
che succede davvero.
Alice è una bella ragazza, popolare ma non troppo che, dopo
una festa, viene accusata di diverse cose che si vanno ingigantendo mentre
passano di bocca in bocca. Insomma, è vittima di bullismo perché, dopo che
queste voci iniziano a diffondersi, lei diventa una vera e propria reietta:
allontanata da tutti, additata e insultata direttamente e indirettamente.
Lo sviluppo della storia viene raccontato da quattro
personaggi con punti di vista differenti: due ragazze e due ragazzi e ne ho
apprezzato la varietà. Una di queste “voci” appartiene alla ex migliore amica
di Alice la quale, un po’ per invidia, un po’ per sfogare su qualcun altro una cosa
che l’ha segnata ma, soprattutto per seguire la massa, inizia ad allontanare
Alice. Dall’altra parte c’è ragazza più popolare della scuola che inizia per
vendetta e poi per noia a spargere delle dicerie su Alice, aiutata dalle sue
fedelissime, e poi perde il controllo della situazione: a tutti piace malignare
sulla vittima senza che nessuno sappia davvero quello che è accaduto. La cosa
peggiore e che a nessuno interessa sapere la verità, è molto più interessante
ascoltare e dare credito ai pettegolezzi bisbigliati nelle aule che a ciò che è accaduto davvero.
Gli altri due personaggi che raccontano la loro versione
appartengono al migliore amico del ragazzo che Alice si porta a letto e poi
muore e allo sfigato/nerd di turno che, al contrario di tutti, si avvicina alla
ragazza e diventa suo amico.
Insomma, quattro voci (+1) che raccontano la stessa storia
scandalosa e, ognuno di loro ha dei segreti, delle frustrazioni che riversa e
sfoga attraverso questa situazione.
Ho trovato davvero molto efficace la forma intimistica delle
confessioni dei personaggi così come l’ambientazione chiusa e circoscritta. I
temi trattati sono abbastanza forti ma non risultano pesanti o eccessivamente
gravosi per il lettore che riesce a seguire la vicenda come se fosse un
estraneo.
Assegno al romanzo tre stelline e mezzo soprattutto perché
ho davvero apprezzato come il tema della “massa pecorona” è stato raccontato.
Lya
Ho sempre pensato avesse una trama alquanto interessante questo romanzo. La tua recensione conferma i miei sospetti, e non nascondo un pensierino lo sto facendo anch'io. Spero di trovarlo, quando la prossima volta andrò in libreria ☺
RispondiEliminaCiao! è una lettura interessante e più "seria" rispetto ai new adult che vedo in giro :)
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