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29 giugno 2017

RECENSIONE: La principessa Alanna di Tamora Pierce

Buona lettura!

Titolo: La principessa Alanna
Autore: Tamora Pierce
Pagine: 272
Prezzo: 14 euro
Editore: Fanucci

Trama
Alanna di Trebond e suo fratello Thom sono gemelli, eppure sono molto diversi: Alanna è un maschiaccio che sogna di diventare un cavaliere, mentre a Thom piacerebbe essere uno stregone. Nonostante i desideri dei figli, il padre decide di mandare Alanna in un tempio nella Città degli Dèi, dove dovrà imparare a diventare una giovane signora – per lei, un destino peggiore della morte –; mentre Thom si allenerà come cavaliere, il suo peggiore incubo. Per evitare un futuro che non desiderano, Alanna e Thom escogitano un piano: Alanna si traveste da ragazzo, prendendo il nome di Alan, e assume i panni di un cavaliere; Thom parte alla volta della Città degli Dèi, dove spera di apprendere la formazione da stregone. Dopo aver convinto i loro due assistenti che il piano avrà successo, i due fratelli si separano e partono.
Quando Jonathan si ammala di una misteriosa malattia, Alanna intraprende un viaggio verso il deserto meridionale, dove abita la tribù Bazhir, a guardia di una città nera che ha invaso i suoi sogni. Lì, insieme a Jonathan, sconfigge il tanto temuto Ysandir, a capo di una razza di demoni che ha mantenuto la città sotto assedio per generazioni. Durante la lotta, Jonathan scopre che Alan è una ragazza, ma per le sue doti e la sua indipendenza la sceglie ugualmente come suo scudiero.


“La principessa Alanna” è un romanzo edito da Fanucci uscito qualche anno fa che mi chiamava per la sua trama.

Alanna e Tohm sono due gemelli che vivono in un regno fantastico ambientato in un periodo medievale. Lei è intraprendente e coraggiosa, suo fratello, destinato a diventare un cavaliere, al contrario è un ragazzo tranquillo e studioso. Alanna decide quindi di diventare Alan e di prendere il posto del gemello travestendosi da uomo e affrontando l’addestramento da cavaliere. Al castello la ragazza si farà subito notare e si avvicinerà a ragazzi importanti.

Questo è l’ennesimo libro che non azzecco: “La principessa Alanna” è un romanzo fantasy di formazione che poteva avere tutte le carte in regola per appassionarmi e coinvolgermi ma la sua semplicità mi ha impedito di farmelo piacere.
Non mi dilungherò particolarmente in questa recensione poiché sono rimasta piuttosto delusa durante la lettura. Pur essendoci degli elementi che adoro nei fantasy come il “gender bender” (un travestimento da uomo/donna), il racconto della crescita e della formazione del protagonista, un’ambientazione magico-medievale, il tutto è narrato in modo semplicistico e a tratti superficiale. Parto dicendo che la protagonista e tutti gli altri personaggi sono bidimensionali e non hanno introspezione psicologica e questo non può essere una carta vincente in un romanzo dove una ragazza, Alanna, si traveste da maschio per poter realizzare il suo sogno di diventare cavaliere. Tutte le difficoltà, le sofferenze e i segreti che deve sopportare e mantenendo il silenzio sul suo sesso, non sono minimamente rese perché tutto scorre in modo troppo semplicistico e per nulla profondo. Posso paragonare i romanzi della Canavan (la trilogia del mago nero) in cui la protagonista subisce angherie e affronta ostacoli soffrendo e articolando questi supplizi tanto da coinvolgere il lettore. Tutto questo qui non c’è.
Allo stesso modo la trama si svolge in modo banale e piatto, complice proprio la mancata caratterizzazione dei personaggi. La storia passa davanti agli occhi del lettore senza lasciare emozioni e suscitare sentimenti: Alanna fa questo, dice quello, studia e si allena. Stop, nient’altro. Addirittura quando uno dei suoi amici scopre il suo vero sesso, non c’è una scena con del pathos, ma una piatta accettazione della realtà. Davvero inaccettabile!
Insomma, tutto il romanzo è banale e scritto in modo infantile. Potrebbe piacere a una fascia d’età tra i 10 e i 12 anni massimo, e forse neanche quella.
Assegno 2 stelline al libro perché di base c’è qualcosa che mi ha interessato pur non sfruttata adeguatamente. Non proseguirò con la lettura della serie e voglio anche dirvi che la pubblicazione è stata interrotta qui in Italia.


Lya

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