Titolo: L'ombra della notte
Autore: Deborah Harkness
Pagine: 742
Prezzo: 19,90 euro
Editore: Piemme
Serie: All soul trilogy #2
Trama
Nella biblioteca Bodleiana di Oxford, Diana Bishop, giovane storica e studiosa di alchimia, scopre un misterioso manoscritto: prima di restituire irrimediabilmente il libro, il tocco della sua mano sulla copertina rilegata in pelle riaccende in lei la magia che aveva tentato invano di bandire dalla sua vita dopo la morte dei genitori. Diana discende infatti da una nota stirpe di streghe, e non è l’unica a essere fatalmente legata all’Ashmole 782, di cui nel frattempo si sono perse le tracce: demoni, vampiri e streghe ne subiscono il fascino e cercano di decifrarne i contenuti sibillini. Tra questi, l’affascinante professore di genetica Matthew Clairmont, vampiro eternamente giovane.
Il libro regola l’esistenza delle creature ultraterrene e nasconde i segreti per scongiurarne l’estinzione. Diana e Matthew si innamorano e si scelgono per la vita secondo il disegno di un destino a loro sconosciuto. Ma la loro unione è bandita dalla legge delle streghe e dei vampiri.
Alla ricerca del prezioso volume, i due innamorati si catapultano nel cuore dell’Inghilterra elisabettiana del 1591, alla corte della regina. Li accoglie un esclusivo circolo di personaggi: la misteriosa “Scuola della Notte”, tra cui spiccano il drammaturgo Christopher Marlowe, il poeta George Chapman, l’astronomo e matematico Thomas Harriot.
Ma il XVI secolo non è un posto sicuro: in quegli anni di spietata caccia alle streghe e diffuso pregiudizio, l’unione dei due giovani rischia di scatenare un conflitto di proporzioni inimmaginabili. Diana e Matthew intraprenderanno uno strabiliante viaggio attraverso l’Europa, fino a Praga: la loro unica speranza di salvezza sarà mettere a punto un piano per rubare il testo alchemico e fare ritorno al XXI secolo.
“L’ombra della notte” è il secondo libro della trilogia “All
soul” che ho deciso di leggere per rivangare i vecchi tempi quando spopolavano
i vampiri sugli scaffali delle librerie. Non pensavo che l’avrei mai detto e
scritto ma mi manca l’urban fantasy.
Avevo lasciato i due protagonisti in America dove tutti
danno la caccia a Diana e al misterioso libro delle origini. Per salvarsi la
vita, per cercare qualcuno che conosca meglio i misteriosi poteri della strega
e per cercare alle origini il libro, Diana e Matthew vanno nel passato, più
precisamente nella Londra del 1591. Diana, tra imprevisti e scoperte, riesce a
vivere un’incredibile avventura e comprende moltissime cose di se stessa e del
suo compagno.
Ok, inutile negare che ho iniziato questa serie per poter
leggere questo secondo libro. Vampiri, streghe più viaggi nel tempo nel periodo
elisabettiano…ciao proprio!
Questo secondo libro mi ha convinta di più del primo perché
Diana ritorna ad essere una donna determinata e non banale: anzi, la sua curiosità
(e la nostra), la spinge ad arrivare e a vedere molte cose della Londra
elisabettiana. Devo ammettere che la ricostruzione storica, seppur abbastanza
inesatta, è affascinante e intrigante così come i personaggi che ruotano
intorno alla coppia. Di solito non mi piace vedere trasformati dei personaggi storici
in zombie, demoni ecc, ma in questo caso non mi è dispiaciuto per nulla! Diana
conosce molti vecchi amici di Matthew che sono nobili, scrittori o scienziati.
Forse l’unica personalità che non ho apprezzato è Elisabetta I insieme alle
insinuazioni che fa. La storia, lunghissima e molto dettagliata racconta le
ricerche incrociate dei protagonisti per riuscire a cambiare le cose nel loro
futuro: Matthew è concentrato sul libro che in quel periodo è passato di mano,
Diana invece tenta di scoprire più cose riguardanti i suoi poteri così
peculiari. Proprio la protagonista femminile si è riabilitata ai mei occhi
durante la lettura, momenti smielosi a parte (che sono pochi per fortuna),
perché racconta il passato con gli occhi di una donna indipendente e forte. Lei
deve adeguarsi agli usi e costumi dell’epoca a partire dal linguaggio per
terminare con la camminata e i vestiti ingombranti e insieme a questo conoscere
gli antichi amici e conoscenti di Matthew senza insospettirli. Insomma, questa
parte mi è piaciuta e mi ha permesso di andare avanti velocemente. Il finale,
togliendo gli abbracci e i baci, mi ha spinta a voler proseguire con la
trilogia che conto di terminare entro l’anno.
Non sono mancate
delle scene che ho reputato “ridicole” ma, tutto sommato la lettura è stata
piacevole e abbastanza veloce nonostante la mole del libro. Per questi motivi
ho deciso di assegnare al libro quattro stelline in attesa di poter concludere
la lettura.
Lya
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