Titolo: La pedina scambiata
Autore: Georgette Heyer
Pagine:368
Prezzo:17.50 euro
Editore:Astoria
Trama
In una notte della Parigi pre-rivoluzionaria, il duca di Avon s’imbatte casualmente in un ragazzino in fuga dalle botte del fratello. Léon, così si chiama il fuggitivo, ha capelli incredibilmente rossi e occhi violetti e questi tratti richiamano al duca quelli di uno dei suoi più vecchi nemici, il conte de Saint-Vire. È subito chiaro che la decisione del duca, non a caso soprannominato Satana, di “comprare” il ragazzo per farne il suo paggio non è frutto di tenera compassione. Ma gli sviluppi della storia non sono altrettanto chiari, e ben presto si resta affascinati dalla sottile intelligenza di Avon, dall'impetuosità e coraggio di Léon, dagli intrighi e misteri che a poco a poco vengono alla luce. Fuori commercio da anni, La pedina scambiata è davvero un classico della classicissima Georgette Heyer.
Autore: Georgette Heyer
Pagine:368
Prezzo:17.50 euro
Editore:Astoria
Trama
In una notte della Parigi pre-rivoluzionaria, il duca di Avon s’imbatte casualmente in un ragazzino in fuga dalle botte del fratello. Léon, così si chiama il fuggitivo, ha capelli incredibilmente rossi e occhi violetti e questi tratti richiamano al duca quelli di uno dei suoi più vecchi nemici, il conte de Saint-Vire. È subito chiaro che la decisione del duca, non a caso soprannominato Satana, di “comprare” il ragazzo per farne il suo paggio non è frutto di tenera compassione. Ma gli sviluppi della storia non sono altrettanto chiari, e ben presto si resta affascinati dalla sottile intelligenza di Avon, dall'impetuosità e coraggio di Léon, dagli intrighi e misteri che a poco a poco vengono alla luce. Fuori commercio da anni, La pedina scambiata è davvero un classico della classicissima Georgette Heyer.
Nei miei casuali pellegrinaggi in giro per goodreads, mi
sono capitati di notare alcuni romanzi ambientati nel periodo regency della
famosissima Georgette Heyer, che io non conoscevo per nulla. Ho quindi voluto
provare a leggere una delle sue storie a partire da “La pedina scambiata”.
Il protagonista del romanzo è il duca di Avon che, dopo una
notte di bagordi, incontra un giovane ragazzo in difficoltà che aiuta e decide
di prendere con se. Il duca è conosciuto da tutti per la sua dissolutezza e la
sua tendenza a conoscere tutto di tutti per questo il suo bellissimo paggio,
che lui porta dovunque, provoca la curiosità di tutti, amici e nemici. D’altra
parte Leon, il suo nuovo paggio, è un giovane semplice e schietto che conquista
il duca in pochissimo tempo, anche perché lui sa benissimo che Leon è in realtà
Leonie.
Devo dire che questo romanzo mi ha molto divertita. Non è
certamente un libro “moderno”, in quanto la sua prima pubblicazione risale al
1926, ma ho apprezzato moltissimo l’ambientazione e l’ingarbugliata storia
narrata. L’autrice racconta una storia di “gender bender” cioè di scambio di
sesso; in questo caso Leonie viene costretta per anni ad essere Leon offrendo
così ad Alistar, il fantomatico duca di Avon, l’opportunità di redimersi agli
occhi di se stesso e del mondo attraverso la purezza e la semplicità della
ragazza/ragazzo. In realtà la purezza di Leon è piuttosto strana per un giovane
che lavora in una squallida taverna, sarebbe stato più “credibile” se, pur
mantenendo il suo peculiare carattere, avesse saputo qualcosa in più della
vita. Insomma, l’ho trovato troppo ingenuo/a pur avendo lavorato per molti anni
a contatto con tante persone. Diciamo che per la storia, un personaggio del
genere è perfetto perché permette di giustificare al meglio l’interesse e i
cambiamenti del terribile duca. Il romanzo scorre piacevole anche se ci vuole
un po’ di tempo per abituarsi ai dialoghi appositamente leziosi e frivoli che
rendono molto bene lo stile di vita e la società dell’epoca così dissoluta ma
al contempo attaccata all’etichetta e all’apparenza. L’apparire è il tema
chiave di tutto il romanzo: Alistar sembra terribile e molto ironico ma è un
uomo profondamente insoddisfatto di se e di chi ha intorno ed è alla ricerca di
un cambiamento, Leon appare come un ragazzo impertinente e povero quando invece
è tutt’altro. In questo modo anche altri personaggi si celano dietro una
maschera di perbenismo e conformismo ma in realtà si macchiano di terribili
colpe.
Tirando un po’ le somme, dopo essermi un po’ informata sulla
pubblicazione del romanzo, ho potuto apprezzare l’intreccio degno del migliore
giallista dell’epoca, pur intuendo già la conclusione, e ho apprezzato anche lo
stile dell’autrice. Non credo che proseguirò con la lettura della trilogia (ci sono
altri due libri che hanno come protagonista il duca di Avon) e ho deciso di
assegnare 3 stelline al romanzo che consiglio ai nostalgici amanti dei libri
della Austen e del periodi Regency.
Lya
Non conoscevo questo libro (e ammetto che l'autrice l'ho solo sentita nominare), ma mi hai incuriosita parecchio... me lo segno subito!!! :)
RispondiEliminaè un romanzo davvero carino se non si hanno determinate aspettative ^^
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