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Titolo: Dead silence
Autore: Kimberly Derting
Pagine: 389
Serie: The body finder #4
Lingua inglese
Trama
Violet pensava di aver accettato la sua capacità, unica nel suo genere, di percepire gli echi dei morti e le impronte che si aggrappano ai loro assassini ... cioè fino a quando ha acquisito un'impronta tutta sua. Costretta a portare un ricordo degli eventi terribili del suo rapimento, Violet è più determinata che mai a condurre una vita normale. Tuttavia, le persone che gestiscono la squadra investigativa speciale per cui lavora, non hanno alcuna intenzione di lasciarla andare. Quando qualcuno vicino a Violet diventa un sospettato in un omicidio orribile, lei si ritrova catapultata in una caccia mortale per trovare un pazzo con un esercito di seguaci devoti. Violet è già sopravvissuta situazioni pericolose, ma scopre subito che proteggere le persone più vicine a lei è molto più difficile che proteggere se stessa.
“Dead silence” è il quarto e ultimo libro della serie di
Kimberly Derting, arrivata in Italia con i primi due volumi e poi interrotta.
Ho deciso di leggere gli ultimi due libri delle serie in lingua inglese per
terminare la storia che si era bruscamente interrotta in un punto parecchio
interessante e, dopo aver letto e apprezzato abbastanza anche il terzo volume,
ho deciso di concludere la serie.
Dopo la terribile esperienza vissuta, Violet tenta di
ricominciare a vivere la sua “normale” quotidianità di adolescente con Jay e le
sue amiche ma, grazie a dei diari trovati in soffitta, scoprirà molti segreti
dal passato. Infatti sua nonna aveva la sua stessa capacità di sentire l’eco
dei corpi senza vita ma lei non ne sapeva assolutamente nulla. Questa scoperta
sarà la chiave per la soluzione dei problemi della protagonista.
Sarò breve perché voglio evitare spoiler e perché non ho
moltissimo da dire sul libro. Avevo paura che per la quarta volta si ripetesse
lo stesso schema che vede Violet prima utilizzare la sua particolare capacità
per poi mettersi nei guai, guai seri, affrontando assassini di vario stampo.
Diciamo che per questa volta lo schema declina leggermente non concentrandosi
su Violet ma su una sua amica, per il resto è più o meno tutto uguale. Il
triangolo Jay- Violet- Rafe non ha una vera e propria evoluzione, rimane
piuttosto statico e, per una volta sono piuttosto contenta di questa staticità.
L’unica cosa che ho trovato più interessante è la storia narrata nei diari
della nonna della ragazza, per il resto mi è scivolato tutto senza coinvolgermi
particolarmente. Avete capito che non sono rimasta particolarmente colpita da
questa conclusione di serie? Secondo me l’autrice aveva previsto dei seguiti
che poi non ci sono stati perché è evidente che abbia lasciato in sospeso
diverse cose.
Assegno due stelline al romanzo perché sono rimasta
abbastanza delusa da questa incompletezza. Peccato perché poteva essere una
serie davvero degna di nota nel panorama degli young adult.
Lya
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