eccomi con una nuova recensione! ^^
Titolo:L'albero delle bugie
Autore: Frances Hardinge
Pagine: 420
Prezzo: 17
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 30 settembre 2016
Trama
Fin da quando era piccola Faith ha imparato a nascondere dietro le buone maniere la sua intelligenza acuta e ardente: nell'Inghilterra vittoriana questo è ciò che devono fare le brave signorine. Figlia del reverendo Sunderly, esperto studioso di fossili, Faith deve fingere di non essere attratta dai misteri della scienza, di non avere fame di conoscenza, di non sognare la libertà. Tutto cambia dopo la morte del padre: frugando tra oggetti e documenti misteriosi, Faith scopre l'esistenza di un albero incredibile, che si nutre di bugie per dar vita a frutti magici capaci di rivelare segreti. È proprio grazie al potere oscuro di questo albero che Faith fa esplodere il coraggio e la rabbia covati per anni, alla ricerca della verità e del suo posto nel mondo. Era quella Faith, la fanciulla brava e buona? La ragazza nello specchio era capace di qualunque cosa. Ed era tutto fuorché brava e buona, lo si capiva al primo sguardo. "Non sono buona." Qualcosa nella mente di Faith riuscì a liberarsi, a volare via sbattendo ali nere nel cielo. "Una persona buona non sarebbe mai capace di provare quello che provo io. Sono cattiva e subdola e piena di rabbia. Non c'è salvezza per me."
Come ogni tanto mi accade, mi faccio trasportare dalla
bellezza della cover e mi dedico a queste letture. “L’albero delle bugie” è un
romanzo per ragazzi ambientato nel periodo vittoriano che ho trovato davvero
delizioso (passatemi il termine arcaico! XD).
La protagonista della storia è Faith, una ragazza al confine
con l’età dell’adolescenza che vive nella Londra vittoriana in una famiglia
benestante. Suo padre è un famosissimo studioso di fossili e anche un reverendo
e lei, intelligente e coraggiosa, cresce all'ombra di questo genitore
coltivando in segreto delle passioni non adatte a una signorina. Sua madre è,
invece, un bella donna che esercita il suo potere attraverso il suo fascino ed
è convinta che il sesso femminile abbia solo quello per poter vincere nella
vita.
L’ordine e l’obbedienza sono il pane quotidiano di Faith ma
una repentina fuga in un’isola sperduta dell’Inghilterra, cambierà molto il suo
modo di vedere la vita.
Innanzi tutto vorrei premettere che il mio giudizio è
calibrato sul target del libro stesso e cioè i ragazzi tra i 12 e i 16 anni
circa. Detto questo posso passare a dirvi cosa mi è piaciuto, perché questo
libro, infatti, ha colto nel segno per quanto mi riguarda.
Come ho già detto in apertura, ho trovato la cover davvero
molto bella perché l’azzurro, unito alla silhouette della ragazza, colpisce il
mio occhio. In uno scaffale pieno di libri non ci metterei molto a
individuarlo!
A parte la questione estetica, devo dire che questa storia e
la collocazione temporale sono stati dei punti assolutamente positivi.
L’isola descritta nel romanzo è piccola, conservatrice e
poco moderna: non ci sono molte comodità, non c’è il fervore sociale della
capitale e non ci sono molti svaghi. In questo luogo, lontano da tutto e da
tutti, si trasferiscono improvvisamente Faith e la sua famiglia per fuggire da
uno scandalo nel mondo culturale. Sono infatti messe in discussione le scoperte
fatte anni addietro dal padre della protagonista: altri naturalisti sostengono
che i fossili scoperti dal reverendo siano dei falsi ben fabbricati. Ciò porta
una grandissima vergogna sulla famiglia e, per ciò, si allontanano
precipitosamente da Londra. Inizialmente Faith crede nella rettitudine del
padre, così austero e severo, ma poi scopre che nasconde un grandissimo segreto:
coltiva da parecchio tempo un albero unico, l’albero delle bugie. Pian piano,
dopo un assassinio, tra un pettegolezzo e l’altro e tra un inganno e voci poco
lusinghiere, la ragazza scopre la verità sul padre e sul mondo degli adulti.
La storia è costruita benissimo perché, a parte l’albero
delle bugie, tutto il resto è molto reale e la protagonista diventa una piccola
detective che cerca di scoprire cosa è davvero accaduto in un climax ascendente
tra colpi di scena e pericoli. La parte iniziale è un po’ lenta ma poi, dopo
aver cominciato a fare luce su questa particolare vicenda, il tutto si svolge
in modo veloce ed efficace. Insieme alla storia che è al bivio tra realtà e
fantasia, quello che mi ha colpita è Faith. Lei è una ragazza molto sveglia e
intelligente che si mortifica continuamente per rimanere nei dettami della
società. Una signorina ben educata non s’interessa allo studio di fossili, non
si sporca ed è sempre gentile e silenziosa. Faith si sente un pesce fuor d’acqua
e cerca in continuazione di “migliorare” i suoi atteggiamenti per adeguarli a
ciò che gli altri si aspettano da lei ma non sempre riesce nell'intento.
Nonostante questo continuo freno, con la sua intraprendenza e curiosità, riesce
a risolvere diverse situazioni e comprende che gli adulti non hanno sempre
ragione e che anche loro possono creare grandi inganni per proteggere se
stessi.
Assegno al romanzo quattro stelline e mezzo.
Lya
Sembra bellissimo e mi ricorda molto la trama di "L'evoluzione di Calpurnia" che ho letto ormai alcuni anni fa e avevo adorato! Me lo segno!
RispondiEliminaAssolutamente consigliato ^^
Eliminaè un po' lentino in alcune parti ma la protagonista è davvero interessante :)