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07 settembre 2016

RECENSIONE: La simmetria dei desideri di Eshkol Nevo

Buona lettura!


Titolo: La simmetria dei desideri
Autore: Eshkol Nevo
Pagine: 376
Prezzo: 9 euro
Editore: BEAT
Genere: narrativa contmporanea

Trama
Quattro amici guardano in televisione la finale dei Mondiali di calcio del 1998. Non hanno ancora trent'anni, e hanno condiviso la giovinezza, gli studi, l’esercito, le avventure, i sogni e le difficoltà, le speranze e gli amori. Sono uniti da un legame intenso, dal bisogno profondo di parlare e di confrontarsi su tutto, senza vergogna, affrontando le lacrime e la gioia, la vita in ogni suo aspetto. Yuval, il narratore, ha un animo buono e una spartana educazione anglosassone; Churchill è un egoista irresponsabile ma trascinante, ed è il fondatore della loro gang dai tempi del liceo. Ofir vive di parole e brucia ogni giorno la sua creatività in un ufficio pubblicitario. Amichai vende polizze mediche ai malati di cuore, è già sposato e ha due figli. Durante la partita Amichai ha un'idea: perché non scrivere su un foglietto i propri desideri, i sogni per gli anni a venire, per poi attendere la prossima finale della coppa del mondo e vedere se si sono realizzati?

La simmetria dei desideri è un romanzo che ho acquistato da libraccio davvero parecchio tempo fa: m'ispirava molto la storia ma, fino ad ora, non era ma il momento giusto per leggerlo.

I protagonisti della storia sono quattro amici che abitano a Tel Aviv e che durante i mondiali di calcio decidono di scrivere tre loro desideri che vorrebbero veder realizzati entro quattro anni successivi leggendo però voce alta uno dei tre. La voce narrante è quella di un timido introverso giovane uomo che cerca la sua realizzazione personale e che racconta la sua storia e quella dei suoi amici, così strettamente legati tra loro, tra alti e bassi, momenti drammatici e felici.
Yuval, Churchill, Ofir e Amichai, quattro uomini uniti da un'amicizia che pare indissolubile.
                                                               
Dall'inizio del 2016 questo è uno dei primi libri realistici che mi capitato di leggere e, come sempre, i libri editi dalla beat mi colpiscono particolarmente. Quello che mi ha interessato e il significato del titolo che viene rivelato solo verso la fine quando il narratore, dopo aver raccontato gli ultimi cinque anni della sua vita con molti flash detto presi anche dagli anni precedenti, si rende conto che i quattro desideri che hanno espresso durante la partita di calcio dei mondiali sono stati realizzati l'uno dall'altro. Ad esempio Yuval esprime il desiderio di stare con Yaara, una ragazza che ha conosciuto da poco ma di cui è perdutamente innamorato: il suo desiderio verrà realizzato da un altro dei suoi amici. A sua volta Yuval decide di chiudere il cerchio e, quasi alla vigilia dei mondiali durante i quali avrebbero dovuto leggere tutti i loro desideri, termina di scrivere il suo romanzo, quello che racconta le loro vite ma che sarebbe dovuto appartenere a un altro dei suoi amici. Attraverso questi desideri espressi all'inizio del romanzo, l'autore riesce a raccontare quattro storie diverse ma irrimediabilmente unite da conoscenze, abitudini, affinità e amicizia. In generale devo dire che sia trovato alcune parti parecchio scorrevoli e interessanti, la parte finale l'ho trovata invece più lenta e ripetitiva poiché si incentra principalmente sul narratore che, da quattro lunghi anni, soffre per amore. Questo suo non riuscire ad andare avanti, sia in campo sentimentale che lavorativo, fa sentire il protagonista inadeguato rispetto agli altri suoi tre amici che hanno realizzato molto la loro vita tra famiglie, impieghi e scoperta di se stessi. Yuval arriva sentirsi tagliato fuori da questo progredire, si sente inchiodato in una vita ripetitiva e circolare, senza vie d'uscita, e per questo decide di scrivere la sua storia e quella degli altri ragazzi: desidera andare avanti e cambiare. Se tutti questi sentimenti mi sono molto familiari soprattutto in questo periodo della mia vita in cui non sono più una studentessa universitaria ma non sono neanche una lavoratrice e, un po' come Yuval sono frenata da ciò che mi circonda, d'altra parte credo che romanzo sia un po' troppo sbilanciato ad un certo punto. Da esserci quattro protagonisti ne rimane solamente uno. Per questo motivo ho deciso di assegnare tre stelline e mezzo romanzo e non di più nonostante i quattro romanzi intrecciati ne abbiano parecchio coinvolta e interessata.


Lya

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