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26 dicembre 2015

RECENSIONE: Tra dovere e desiderio di Pamela Aidan

Buon pomeriggio e Buon Natale! ^^

Titolo: Tra dovere e desiderio
Autore: Pamela Aidan
Pagine: 283
Prezzo:12 euro
Editore: TEA
Serie: Trilogia di Fitzwilliam Darcy, gentiluomo #2

Trama
"Orgoglio e pregiudizio", amato da milioni di lettori, rivela ben poco dei pensieri e dei sentimenti di Mr. Darcy, l'eroe misterioso e affascinante del capolavoro di Jane Austen. Ora, sullo sfondo dell'epoca Regency, perfettamente ricostruita nelle coloratissime atmosfere e nelle ambientazioni storiche e politiche, Pamela Aidan tenta di darci una risposta. Rievocando gli eventi narrati dalla Austen, crea una fitta e ricchissima storia parallela, che segue Darcy nel suo incontro con Elizabeth e nel tentativo di superare la forte attrazione che sente nei suoi confronti. "Tra dovere e desiderio", il secondo episodio della trilogia, copre il periodo "silenzioso", in cui Darcy, per svago, decide di accettare l'invito a Oxford di un vecchio compagno di studi. Nell'elegante dimora dell'amico dovrà confrontarsi non soltanto con le mire delle signore della buona società inglese, desiderose di trovare marito, tra cui la misteriosa Lady Sylvanie, ma con una serie di intrighi messi in atto dai suoi presunti amici. Per tutti coloro che desiderano continuare a sognare, ancora, tra i luoghi, le situazioni e i personaggi già amati nelle pagine di Jane Austen. 



Eccomi arrivata a parlarvi del secondo libro della trilogia di Pamela Aidan che racconta la famosissima storia di “Orgoglio e pregiudizio” narrata dal punto di vista del misterioso Mr. Darcy. QUI potete trovare la prima recensione della serie.

Avevo lasciato Bingley e Darcy dopo il gran ballo tenutasi nella residenza del primo e dopo l’intervento di Darcy affinché l’infatuazione di Bingley per la signorina Jane Bennett venisse dimenticata. Il libro si concentra sulle “avventure” che Darcy affronta dopo essersi allontanato dalla campagna per tornare prima a casa, dalla sua amata sorella Georgina, e poi quando va in visita a un amico di università dove risolverà un mistero oscuro. Elizabeth viene nominata solo fugacemente e solo nelle fantasie dell’uomo.

Dopo aver letto questo secondo romanzo della serie, posso dire che non centra assolutamente nulla con “Orgoglio e pregiudizio” e che mi è comunque piaciuto moltissimo perché può essere definito un romanzo storico/giallo perfettamente calato in quell’epoca. Se nel primo libro Darcy mi era sembrato un manichino sempre ben vestito, adesso è diventato un po’ più umano e reale e, proprio per questo, il libro mi ha convinto più del primo e probabilmente anche più del terzo che leggerò a breve.
Prima di tutto in questo libro Bingley e Darcy sono a Londra e sono separati, quindi il padrone di Pemberly non deve fagli da babysitter, poi la famiglia Bennett è citata solo fugacemente: da Darcy che ricorda Elizabeth e da Bingly che nomina Jane, ma le ragazze non intervengono mai in modo diretto. Questo periodo passato dai due lontano dalla campagna è molto positivo per entrambi perché li porterà alla decisione finale. In particolare Darcy stabilisce di accettare l’invito di un amico di vecchia data e si reca nel suo castello per sondare il terreno e trovare una nuova fanciulla più adatta al rango e al nome della sua famiglia. Però, mentre è lì insieme al suo valletto, si rende conto che c’è qualcosa che non va e inizia a indagare: ecco il risvolto che più mi è piaciuto e cioè il mistero che lo coinvolge. Ci sono elementi esoterici ed elementi gialli e Darcy e Fletcher, il valletto, si trovano in mezzo a una stranissima situazione che coinvolge una eredità, un secondo matrimonio e una sorellastra non voluta, oltre che a debiti di gioco. Insomma, c’è un po’ di tutto e si viene a formare così un piccolo giallo vittoriano che Darcy con discrezione e onore cerca di risolvere. Ovviamente non vi spoilero nulla dicendo che il suo intento iniziale di trovare una dama adatta sfuma e anzi Elizabeth ai suoi occhi diventa ancora più preziosa e importante.
Lo stile adottato dalla Aidan è piuttosto ricercato e adatto ai personaggi e al periodo e posso dire di non aver trovato nessuna parola o pensiero fuori epoca, cosa che va assolutamente a vantaggio del romanzo.
Ho deciso di assegnare al libro quattro stelline e a breve concluderò la trilogia.

Lya

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