Titolo:Per orgoglio o per amore
Autore: Pamela Aidan
Pagine: 378
Prezzo: 10 euro
Editore: TEA
Serie:Trilogia di Fitzwilliam Darcy, gentiluomo #1
Trama
“È passabile, ma non abbastanza bella per tentare un uomo par mio.” Così prende avvio la storia d’amore senza tempo tra Fitzwilliam Darcy e Elizabeth Bennet in “Orgoglio e pregiudizio”, il capolavoro di Jane Austen amato da milioni di lettori, nel quale, tuttavia, così poco si rivela del misterioso e affascinante eroe, Mr. Darcy. Tanto poco che resta aperta la domanda: chi è Fitzwilliam Darcy? Sullo sfondo dell’epoca Regency, perfettamente ricostruita nelle coloratissime atmosfere e nelle ambientazioni storiche e politiche, Pamela Aidan tenta una risposta. Rievocando gli eventi narrati nel capolavoro di Jane Austen, restando fedele agli amatissimi personaggi, dipinge uno straordinario quadro dove racconta il passato e il presente di Mr. Darcy. In Per orgoglio o per amore, il primo episodio di una trilogia, assistiamo così all’incontro tra Darcy e Elizabeth Bennet, nell’Hertfordshire, e scopriamo che sconvolse l’esistenza del freddo e distaccato gentiluomo fin dal primo istante. Un romanzo da non perdere per tutti coloro che desiderano ritrovare i luoghi, i personaggi, i dialoghi e le emozioni già conosciuti grazie a Jane Austen, per poter sognare, ancora.
La genesi dell’acquisto di questi tre romanzi della Aidan è
parecchio “antica”: li ho scoperti per caso girovagando su anobii nel periodo
in cui stavo facendo incetta dei romanzi della Austen. Il mondo austeniano mi
ha sempre molto attirata e “Per orgoglio o per amore”, “Tra dovere e desiderio”
e “Quello che resta” sono dei romanzi che hanno fatto scattare qualcosa nella
mia testa: narrano la storia di “Orgoglio e pregiudizio” dal punto di vista di
Darcy. Insomma, attrazione fatale visto che questo è uno dei personaggi
maschili che trovo più oscuri e affascinanti. I primi due li ho reperiti su
Comprovendolibri mentre l’ultimo l’ho comprato a prezzo pieno… quindi non ho
speso moltissimo.
Questo primo romanzo parte dall’arrivo di Darcy e i Bingley
a Netherfield house e s’interrompe dopo il ballo organizzato proprio dai
Bingley. Il romanzo riprende i fili di “Orgoglio e pregiudizio” narrando le
vicende dal punto di vista del personaggio maschile: Mr: Darcy mostrandolo in
un modo del tutto inedito e particolare.
Sicuramente avevo alcune aspettative per quanto riguarda
questo libro che sono state parzialmente deluse ma, nonostante questo, ho
apprezzato la storia e me la sono gustata.
Per me, tre libri per raccontare la stessa storia che la
Austen narra in uno, sono decisamente troppi, ne bastavano abbondantemente due
lasciando comunque molto spazio al protagonista. Dico questo perché in questo
primo libro non succede tantissimo: c’è l’arrivo di Darcy e dei Bingley in campagna,
la conoscenza con i Bennet nelle diverse occasioni sociali e con i militari,
tra cui Wickam, e il ballo organizzato da Bingley. Cioè, in questo primo libro
c’è solo l’introduzione della storia, la presentazioni dei personaggi e poco
altro. Sarebbe stato meglio qualcosa di più condensato e quindi interessante,
anche perché, chi si appresta a leggere questi romanzi ha quasi certamente
letto “orgoglio e pregiudizio” quindi sa perfettamente cosa succede e cosa
succederà. Il punto forte è sicuramente il protagonista che è diviso tra la sua
educazione severa e conservatrice e il desidero di avvicinarsi alla poco
affabile Elizabeth, creando non pochi drammi e problemi di comprensione.
Insomma, in Mr. Darcy c’è una continua lotta tra i suoi sentimenti instabili e
sorprendenti e la sua mente fredda e calcolatrice. Le sue giornate trascorrono
tra momenti di lettura, gestione delle sue tenute e cavalcate nella natura con
qualche momento di cedimento che riguarda Elizabeth.
Questo, sinceramente parlando, non è il Darcy che mi ero
immaginata, l’avrei preferito più sanguigno nell’intimità, quindi meno frenato
e calcolato nelle sue azioni.
Assegno a questo primo libro della trilogia tre stelline,
aspettandomi qualcosa in più per quanto riguarda gli altri libri.
Lya
Carina questa trilogia della Aidan, la ricordo sempre con piacere, soprattutto il terzo, "Quello che resta". A proposito, ti consiglierei di saltare a piè pari il secondo, in quanto racconta il periodo non narrato dalla Austen e la Aidan ha forzato un poco la mano, e passare subito al terzo che, se non ricordo male, riprende le vicende da Hunsford in poi.
RispondiEliminaCiao Cecilia! A me il secondo è piaciuto parecchio proprio perché è fuori dal libro della Austen ^^ l'ho trovata una decisione originale perché alla fine tutti sappiamo come va avanti "Orgoglio e pregiudizio" ;) Ho trovato il mistero narrato piuttosto interessante!
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