Buona domenica e buona lettura!
Autore: Sebastian Faulks
Pagine: 496
Prezzo: 13,90 €
Editore: Beat Edizioni
Data di pubblicazione: 10 ottobre 2012
Pagine: 496
Prezzo: 13,90 €
Editore: Beat Edizioni
Data di pubblicazione: 10 ottobre 2012
Trama
In un giorno di primavera del 1910, Stephen Wraysford, venti anni,
inglese, gli occhi bruni e attenti e una sfrontata indifferenza
giovanile dipinta sul volto, fa il suo ingresso nella casa degli Azaire
ad Amiens, in Francia. L’agiato signor Azaire possiede una rinomata
filanda che ha tra i suoi fidati clienti la ditta per la quale lavora
Stephen Wraysford, spedito ad Amiens per appurare la possibilità di una
più stretta collaborazione tra le due sponde della Manica nella
lavorazione dei tessuti. Il soggiorno in casa Azaire si rivela,
tuttavia, fatale per il giovane inglese. La casa, piena di eleganti
salette e corridoi che schiudono alla vista incantevoli scorci, oltre al
signor Azaire, un quarantenne gravato già dal peso degli anni, e ai
figli Lisette e Grégoire, accoglie tra le sue mura Isabelle, la giovane,
affascinante moglie del proprietario della filanda. Capelli castani dai
riflessi color fragola,viso luminoso e femminile in cui ogni tratto
sembra alludere a intrighi e sofisticatezze mondane, Isabelle è per
Stephen un’apparizione irresistibile che sovrasta ogni sua convenzionale
idea della bellezza. Il giovane inglese cerca in ogni modo di venire a
capo della sua pericolosa attrazione, così come Isabelle si sforza di
giudicare il ragazzo con condiscendenza, di vedere in lui la giovinezza
che si è lasciata alle spalle il giorno in cui ha sposato Azaire. La
passione tra i due, però, esplode ed è così violenta e bruciante che
Isabelle e Stephen si amano e, ad un tempo, si voltano le spalle.
Stephen torna in Inghilterra e Isabelle alla sua irreprensibile vita di
madame Azaire. Un amore così fugace e intenso lascia, tuttavia, ferite
indelebili, ricordi che la mente non può scacciare. Così quando scoppia
la Grande Guerra e Stephen si ritrova, da combattente inglese, sul
teatro di quella grande carneficina che fu il fronte francese, è
inevitabile che Isabelle Azaire e la sua famiglia ricompaiano, questa
volta con esiti inaspettati, nella sua vita. Appassionante storia
d’amore, d’abbandono e di speranza, che non esita a fare propri il
respiro e il ritmo dei grandi romanzi d’amoree di guerra, Il canto del
cielo è uno di quei rari libri in cui la letteratura assolve
perfettamente il suo compito: narrare di destini e passioni individuali
sullo sfondo di imponenti eventi storici.
Ho questo libro nella mia tbr da tre o quattro anni circa e,
un po’ per l’argomento trattato, un po’ perché non era mai il momento giusto,
l’ho accantonato. Per decidermi a leggerlo l’ho inserito nella sfida del
comodino di quest’anno e quindi eccomi con questa recensione.
Il protagonista è Stephen che viene presentato nel romanzo
in diversi stadi della sua vita: da giovane lavoratore che dall’Inghilterra si
reca in Francia per fare ricerche nel settore tessile, a soldato in trincea
durante la prima guerra mondiale. Stephen è un giovane che sa cosa vuole nella
vita e, dopo aver ammirato da lontano Isabelle, moglie del proprietario
dell’azienda tessile dove fa l’osservatore, decide che quella donna dovrà
essere sua. Questa decisione porterà il ragazzo a fare un netto cambiamento
nella sua vita lasciandosi alle spalle tutto quanto.
Parto subito dicendo che ci avevo azzeccato per quanto
riguarda le premesse tematiche della storia: “il canto del cielo” è un libro
che ho trovato di difficile lettura e spero che nella recensione riuscirò a
spiegarvi i miei motivi. M sono avvicinata con cautela alla storia perché odio
le storie di guerra, soprattutto quelle incentrate sulle azioni belliche; non
vedo film del genere e i libri mi spaventano notevolmente. Vi starete chiedendo
allora perché l’ho comprato e perché l’ho inserito nella mia tbr. Ebbene, mi
piacciono le sfide, mi piace provare nuove strade nelle mie letture e sapevo
che, oltre la guerra, c’era un’intensa storia d’amore. Diciamo che le mie
attese sono state confermate. Il libro è diviso fondamentalmente in tre parti:
l’incontro e la conoscenza tra Stephen e Isabelle, il loro allontanamento
durante i difficilissimi anni della guerra e la terza parte dove una giovane,
che vive nel 1978, cerca di scoprire le proprie origini familiari. Come potrete
immaginare le parti che mi hanno colpita di più sono la prima e la terza perché
sono più narrative e appassionanti. La lunghissima parte centrale è stata molto
difficile da leggere perché la guerra è dipinta in modo molto realistico e
drammatico e, se da una parte ho trovato questa scelta narrativa giusta e
calzante, spesso ho trovato il tutto molto crudo. So bene che ferite,
mutilazioni e vite fatte di stenti e privazioni siano state una realtà per i
giovani soldati della prima guerra mondiale, però è più forte di me, non riesco
a digerire questa tipologia di romanzi e film. Sicuramente non mi è piaciuta
questa parte perché l’ho trovata lenta e ripetitiva in quanto si concentra sul
racconto della vita in trincea con dovizia di particolari: ogni morto, ogni
ferita, ogni azione, attacco, attesa, tutto descritto in modo attento e
particolareggiato.ma l’ho trovato pesante e lento da leggere. Ciò che mi ha
colpita in modo particolare però, è il logoramento psicologico del protagonista
che di anno in anno perde la sua determinazione e le sue motivazioni per
combattere: lui, come tutti gli altri, vorrebbero che tutto finisse temendo
però il rientro nella società poiché, dopo tutto ciò che hanno affrontato e
vissuto, loro si sentono molto lontani dal mondo che conoscevano. Insomma, se
da una parte ho trovato “interessante” questa evoluzione del personaggio,
dall’altra la violenza e le azioni belliche, che sono rese molto bene, non
hanno incontrato il mio gusto; ci sono argomenti che non riesco a “sopportare” sia
nella lettura sia nella visione. Conosco molto bene la nostra storia, ma nei
momenti di svago preferisco altro.
Nonostante questo, il libro mi è piaciuto nel suo complesso
perché ho trovato la storia profonda e realistica: la passione che Stephen ci
mette nel vivere ogni attimo della sua vita, pur arrivando quasi a odiare se
stesso, ha reso la lettura interessante e coinvolgente.
Assegno al romanzo quattro stelline.
Lya
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