Titolo: Burn
Autore: Julianna Baggott
Serie: Memento #3
Libri in lingua
Trama
Ecco le ultime battute di questa trilogia distopica: il mondo è collassato e le Detonazioni hanno distrutto quasi tutto. I sopravvissuti, che sembrano essere i più sfortunati, in realtà sono coloro che hanno più forza di resistere alle intemperie e all'ambiente ostile. I protagonisti in questo ultimo volume cercano di risolvere la situazione al meglio delle proprie forze.
QUi e QUI trovate le mie recensioni dei volumi precendenti e QUI la trama completa su goodreads.
Dopo tanta titubanza, visto che il secondo libro non mi
aveva coinvolto particolarmente, sono riuscita a finire la trilogia della
Baggott.
Cliccando sugli altri due titoli trovate le mie recensioni:
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Fuse
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Pressia, Brandwell e El Capitan, dopo tante peripezie, hanno
con loro la seconda parte della formula per salvare tutti e insieme hanno anche
un’arma che può distruggere tutto ciò per cui hanno combattuto e che devono usare
solo se la situazione degenerasse ulteriormente. Patridge, dall’interno della
Sfera, cerca in tutti i modi di tenere sotto controllo la popolazione e di
prepararla al futuro accanto ai sopravvissuti fusi che si trovano all’esterno.
Ma tutto sembra andare a rotoli…
In questo terzo e ultimo volume della trilogia in realtà non
succede molto: c’è lo scontatissimo rientro dall’Irlanda di Pressia, Brandwell
e El Capitan dopo la loro missione e ci sono i prevedibilissimi problemi di
controllo di Patridge nella Sfera. Insieme a questo c’è un finale a dir poco
orrido, anche se è forse ciò che ho apprezzato maggiormente perché, se avete
letto la mia recensione di un altro distopico molto famoso in Italia grazie ai
film (il terzo deve ancora uscire), sapete che a me i lieto fine non vanno
proprio giù in alcuni casi.
Ma partiamo dall’inizio: alla fine di Fuse Pressia e i suoi
due accompagnatori sono in Irlanda per recuperare la parte finale della formula che può salvare tutti gli abitanti
della Sfera e non; nel frattempo Patridge è salito al comando nella Sfera e ha
evidenti problemi con il comando sia perché non ha la minima idea di cosa fare
per risolvere questa situazione disperata, sia perché il braccio destro di suo
padre ha l’effettivo comando di tutto senza che lui, per buona parte del tempo,
se ne accorga. Pressia, ormai indipendente e intraprendente, ritorna in città e
trova una situazione ancora più complessa e violenta di prima, Patridge ha la
malaugurata idea di aprire gli occhi alla sua gente sulle reali colpe dei
sopravvissuti e provoca panico e un’inaudita ondata di suicidi. Insomma, regna
il caos sia dentro che fuori dalla Sfera e i protagonisti fanno del loro meglio per
arrivare a un lieto fine che non ci può comunque essere.
A parte qualche buco nella trama che ho scovato, questo
terzo volume mi è piaciuto di più del secondo libro perché l’ho trovato più
dinamico e avventuroso insieme all’evidente evoluzione psicologica dei diversi
personaggi che smettono definitivamente di essere bambini che giocano alla guerra
e guardano in faccia alla realtà dura e pura. Arrivati verso la fine si rendono
conto che ormai tutto è perduto e rimane solo una singola speranza che, usata
nel modo giusto, può risolvere la situazione ma è molto difficile poter
arrivare a un unione e alla pace. Francamente il finale mi è piaciuto ma l’ho
anche trovato orrido perché è totalmente disarmante; da lettrice mi sono
chiesta come si fa, dopo tutto il macello che hanno fatto, a concludere la
storia così, lasciando in sospeso molte cose. Nonostante questo trovo che sia
piuttosto “realistico” e calzante quindi non mi lamento più di tanto. Non sono
proprio fatta per i lieto fine!
Tirando le somme ho trovato questa trilogia molto
interessante e originale seppure lenta e macchinosa in alcuni punti ma, devo
dire che questo è un VERO distopico che non si perde in frivole relazioni
sentimentali tra adolescenti (anche se ci sono in piccolo) ma si concentra su
un mondo fatto a pezzi dall’uomo, pieno di ingiustizie e di false verità.
Assegno tre stelline a “Burn” e tre stelline all’intera
trilogia che mi piacerebbe rileggere in italiano così da potermi gustare
maggiormente anche i momenti che ho reputato “lenti” in inglese.
Lya
Devo ancora recuperare Memento, ma forse è meglio dare la precedenza a qualcos'altro :)
RispondiEliminaCiao Claudia.. se non leggi in inglese ti consiglio di passare ad altro anche perché io non l'ho trovato particolarmente fluido da leggere in lingua originale..
EliminaA me il primo è piaciuto un mondo. Chissà se i seguiti arriveranno mai :(
RispondiEliminaIl primo è davvero originale e anche se ho trovato gli altri due un po' sotto tono rispetto al volume iniziale è una buona trilogia distopica... peccato ne abbiano interrotto la pubblicazione :( Secondo me "Memento" non è stato abbastanza pubblicizzato..
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