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27 maggio 2015

RECENSIONE: I giorni sospesi di Anna Hope






Buona lettura!
 
Titolo: I giorni sospesi
Autore: AnnaHope
Pagine: 336
Prezzo: 16,90 euro
Editore: Sperling&Kupfer
Data di pubblicazione: 15 maggio 2015

Trama
Londra, novembre 1920. Mentre la città si prepara a rendere omaggio al Milite Ignoto, tre donne fanno i conti con le cicatrici lasciate dalla guerra. Ada non crede che suo figlio sia davvero morto in battaglia; Evelyn si è chiusa in un’amara solitudine da quando ha perduto il suo grande amore; Hettie fa la ballerina e desidera solo scrollarsi di dosso tutto quel dolore. Non si conoscono, ma qualcosa le lega a loro insaputa: una verità inconfessabile che tocca gli uomini della loro vita. Nel corso di cinque giorni cruciali, quel segreto comincerà a venire a galla, sconvolgendo ogni loro certezza, ma anche liberandole dai fantasmi del passato. Finché finalmente, potranno riaprirsi alla vita. La parabola intensa e raffinata di tre destini che ricorda Le ore di Cunningham ed Espiazione di McEwan. 
 
“I giorni sospesi” è un romanzo storico molto nostalgico e velato di tristezza che racconta la vita in un’epoca dove il ricordo di figli, mariti e fidanzati, morti lontani da casa, perseguita le giornate di moltissime donne che cercano di andare avanti dopo anni di dolore e di privazioni.

Le protagoniste del libro sono, appunto, tre donne: Ada che ha perso suo figlio Michael e non riesce a superare questo dolore, Evelyn che ha deciso di chiudersi in se stessa e di escludere ogni possibilità che le si presenta davanti e Hettie che non ha perso nessuno ma che soffre per la situazione che le impedisce di sbocciare come vorrebbe.

In questo periodo sto leggendo davvero parecchi libri che parlano di guerra, ho iniziato con “Il canto del cielo”, ho proseguito con “Mi ricordo” e adesso eccomi con “I giorni sospesi”. La guerra non è un argomento che mi attira particolarmente come lettura d’evasione però, in questo caso, devo dire che ho molto apprezzato il romanzo che risulta essere delicato e insieme realistico.
Ambientato a Londra nel primo dopoguerra, il libro racconta la storia intrecciata di tre donne che vedono in modi diversi la guerra conclusasi da pochi anni ma che si è lasciata dietro molte ferite ancora aperte e sanguinanti. Ada è una madre che vive ogni giorno sperando di ricevere notizie del figlio: non crede che sia morto e spera di vederlo tornare a casa; trascura la sua vita e dimentica suo marito accecata da questo dolore profondo e da questa vana attesa. Evelyn, dopo aver perso il suo unico amore, si è chiusa a riccio e sente di essere un guscio vuoto, privo di motivazioni e di sentimenti: la solitudine è ciò che più desidera. È una ragazza che non si accorge di aver dimenticato di vivere e, come i veterani, si sente colpevole di essere sopravvissuta. Hettie è il personaggio più “leggero” della situazione perché vede la guerra come un ostacolo per se stessa: lei vuole divertirsi e realizzarsi ma le conseguenze del conflitto sembrano aver creato una soffocante cappa di lutto permanente sopra la città di Londra che non permette a nessuno di superare ciò che è accaduto. Insieme a queste tre donne ci sono anche le storie dei veterani tornati dalla Francia depressi, mutilati o psicologicamente instabili: la loro presenza agli angoli delle strade è un continuo ricordo del passato recente. Questi uomini che hanno fatto e hanno vissuto situazioni ai limiti del sopportabile sono tornati a casa spezzati e piegati dal senso di colpa: i loro commilitoni morti li perseguitano tutti i giorni.
Tutto il romanzo è pervaso da un acuto senso di nostalgia: i personaggi guardano indietro e sentono la mancanza della serenità che ha preceduto la guerra e davanti a loro vedono solo confusione e incertezza. Donne e uomini sembrano non riuscire ad accettare quello che è successo durante gli anni del conflitto e le gravi perdite umane continuano a comunicare un senso di vuoto incolmabile; una parte profonda dei parenti delle vittime è morto con loro, sui campi di battaglia tra fango, sporcizia e ferite.
In generale ho apprezzato molto il libro che non racconta una situazione semplice ma grazie allo stile fluido e molto semplice ne sono stata conquistata, in particolar modo dalle tre protagoniste e dall’ambientazione. Per una volta il titolo del libro calza alla perfezione perché il romanzo racconta proprio i giorni sospesi tra un passato doloroso e un futuro incerto. Assegno quattro stelline e mezzo al romanzo.

Lya

 

4 commenti:

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