Anche questa volta i titoli che vi porpongo sono due: uno sulla guerra (ultimamente fiocccano i libri con questo tema) e il secondo è scritto da un0autrice che mi affascina da sempre: Hilary Mantel.
Titolo: La quarta estate
Autore: Paolo Casadio
Pagine: 224
Prezzo: 15,50euro
Editore: Piemme
Data di pubblcazione: aprile 2015
Trama
L’estate che cambierà per sempre
la sua vita, quella del 1943, inizia con un lungo viaggio, dal Garda,
dov’è nata e cresciuta, a Marina di Ravenna, dove per tre mesi dovrà
esercitare la sua professione; sola, per la prima volta. Sa che
spostarsi è pericoloso, ma il suo lago è divenuto ormai troppo stretto e
ha bisogno di andarsene per dimostrare a se stessa, più che agli altri,
chi desidera diventare. Un medico. Una donna. Entrambe le cose.
Ma anche così lontano da casa, il pregiudizio l’ha
seguita. Quando compare sulla soglia del sanatorio, infatti, le
infermiere, le suore, comprendono che, a dispetto del suo nome, Andrea
Zanardelli non è il dottore che si aspettavano. C’è stato un errore, a
cui però è impossibile porre rimedio. Unico rimprovero, il loro sguardo
muto e sorpreso. Comincia quindi nel silenzio quell’estate. Un silenzio
spezzato solo dall’inquieto moto delle onde del mare che Andrea non ha
mai visto e dalle grida dei bambini che deve curare. Un silenzio lontano
anni luce dalla guerra, dalla fine delle illusioni imperiali, dai
proclami gridati, dalle divise e dai morti.
Ma che non durerà a lungo. Perché quell’estate segnerà una svolta per la storia del paese e per la sua vita. E non sarà più possibile tornare indietro.
Titolo: I giorni del terrore - La storia segreta della Rivoluzione terza parte
Autore: Jilary Mantel
Pagine: 350
Prezzo:€ 19,50
Editore: Fazi
Data di pubblcazione: aprile 2015
Trama
Dalla penna della più importante scrittrice inglese vivente, il terzo e ultimo capitolo del più grande e graffiante affresco mai scritto sull’evento fondante della società occidentale moderna, la Rivoluzione francese.
La monarchia è abolita. La Francia ha ora come ministro della Giustizia Danton e come suo segretario Desmoulins. Cadrà la testa di Luigi xvi e quella dell’odiata regina austriaca. La guerra dilania ancora il paese e per compattarsi contro il nemico, contro il timore di cospirazioni a danno della neonata Repubblica, viene istituito, proprio da Danton, il Tribunale rivoluzionario. Ma Robespierre non ne vuole assumere la presidenza: il potere porta con sé lo spettro della corruzione e del tradimento e lui vuole combattere per una Repubblica virtuosa, scevra dai compromessi che altri accettano e dagli odi che vedono le fazioni politiche lacerarsi l’una con l’altra. Lui è amico fraterno di Camille Desmoulins e amico del patriottismo di Danton. Ma, quando all’ordine del giorno c’è la parola Terrore e per fermare il nemico esterno vengono sospese la garanzie repubblicane, perfino l’amicizia può diventare un sentimento molto pericoloso.
Cosa ne pensate? ^^
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