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02 aprile 2015

RECENSIONE: Una lunga estate crudele di Alessia Gazzola



Buona lettura!
una lunga estate crudeleTitolo: Una lunga estate crudele
Autore: Alessia Gazzola  
Pagine: 380  
Prezzo: 17.60 €
Editore: Longanesi
Data di pubblicaione: 29 gennaio 2015

Alice Allevi, giovane specializzanda in medicina legale, ha ormai imparato a resistere a tutto. O quasi a tutto. Da brava allieva, resiste alle pressioni dei superiori, che le hanno affidato la supervisione di una specializzanda… proprio a lei, che fatica a supervisionare se stessa! E lo dimostra anche la sua tortuosa vita sentimentale. Alice, infatti, soffre ancora della sindrome da cuore in sospeso che la tiene in bilico tra due uomini tanto affascinanti quanto agli opposti: Arthur, diventato l’Innominabile dopo troppe sofferenze, e Claudio, il medico legale più rampante dell’istituto, bello e incorreggibile, autentico diavolo tentatore. E infine, Alice resiste, o ci prova, all’istinto di lanciarsi in fantasiose teorie investigative ogni volta che, in segreto, collabora alle indagini del commissario Calligaris. Il quale invece dimostra di nutrire in lei più fiducia di quanta ne abbia Alice stessa. Ma è difficile far fronte a tutto questo insieme quando, nell’estate più rovente da quando vive a Roma, Alice incappa in un caso che minaccia di coinvolgerla fin troppo. Il ritrovamento dello scheletro di un giovane attore teatrale, che si credeva fosse scomparso anni prima e che invece è stato ucciso, è solo il primo atto di un’indagine intricata e complessa. Alice dovrà fare così i conti con una galleria di personaggi che, all’apparenza limpidi e sinceri, dietro le quinte nascondono segreti inconfessabili. Alice lo sa: nessun segreto è per sempre. E chi non impara a tenere a bada i propri segreti finisce col lasciarsene dominare… fino al più tragico e crudele dei finali.
 
La serie di Alice Allevi è composta da(clicca sul titolo per leggere le mie recensioni):

 
A distanza di un anno, ecco che torna la goffa e simpatica Alice con il suo lavoro di specializzanda in medicina legale e le indagini in cui si fa coinvolgere. Premetto, che a differenza degli altri quattro libri, questo non mi ha divertita e coinvolta moltissimo, l’ho trovato sempre carino come romanzo ma non come i precedenti.

In questo nuovo caso Alice, con l’ispettore, cerca di far luce su un altro cold case: un uomo viene trovato morto in stato di mummificazione in una camera segreta di una teatro dove si recita solo Shakespeare. L’uomo, scomparso molti anni prima, sembra essere rimasto lì per venticinque anni ma il passato non è mai tale se ci sono segreti e bugie da svelare. In questo caso i misteri sono molti e i personaggi coinvolti sono piuttosto eccentrici. Sarà l’intuito di Alice a permettere la risoluzione dell’enigma.

Come ho già detto nell’introduzione dell’articolo, “una lunga estate crudele”, che ho atteso con trepidazione di leggere, mi ha lasciata piuttosto indifferente: ho trovato bello il caso trattato ma, la scintilla che mi coinvolgeva nella incasinata vita di Alice degli altri volumi, qui non c’è stata. L’Alice di questo libro è una ragazza stanca e disillusa sia per la sua vita privata sia per il lavoro. Adora quello che fa ma la costante tensione e la paura di fare errori e figuracce, la rendono sempre cauta: non è più la ragazza ingenua che si buttava a capofitto nelle situazioni. Per quanto riguarda la sua vita privata, io sono da tempo “team Arthur”, non dico nient’altro per non spoilerarvi nulla, so solo che l’imprevedibilità di questo personaggio maschile, unito alla sua dolcezza, me lo fa adorare veramente, nonostante procuri molti traumi alla povera Alice. Stop! Non dico più nulla.
Il cold case trattato, che poi si spiega in tutta la sua attualità, è interessante e ben congeniato anche se ho trovato la presenza di alcuni punti morti che hanno un po’ rallentato la lettura. Ciò che ho notato è che negli altri libri i tempi morti dell’indagine venivano colmati da avvenimenti privati della protagonista che in questo volume ci sono ma non mi hanno entusiasmata. Insomma, sono piuttosto combattuta perché se da una parte capisco la maturazione del personaggio che non può essere sempre statico e deve cambiare, d’altra parte la mia bacata mente di lettrice rimpiange l’Alice più disincantata e aperta verso il mondo. Gli altri personaggi sono poco centrali e hanno poco spazio poiché è tutto concentrato sull’indagine e sull’estate della protagonista. Unico personaggio più interessante è l’antropologo che ha fatto capolino negli altri libri (se non erro) ma che qui ha un ruolo maggiore.
Come il titolo, anche il libro è preda di un’estate calda e crudele perché l’ho trovato a tratti lento e indolente. Perdonate questo paragone ma mi sembrava parecchio calzante!
Nonostante questi “MA” del tutto personali, il libro è come sempre scorrevole e leggero e unisce il thriller e il romanzo “rosa” in un’unica narrazione con uno stile di scrittura assolutamente piacevole.
Assegno al libro tre stelline e aspetterò con ansia la pubblicazione del prossimo libro!

Lya

2 commenti:

  1. E' una vita che mi riprometto di iniziare questa serie e la tua recensione mi ha dato un motivo in più! Devo davvero darmi una svegliata e iniziarla :)

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    1. é davvero molto carina come serie! Adoro la protagonista e non vedo l'ora di poter leggere il suo prossimo caso! ^^

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