Titolo: Una moglie a Parigi
Autore: Paula McLain
Pagine: 368
Prezzo: 9 euro
Editore: BEAT
Trama
Ottobre 1920. Mentre l’Europa è ancora alle prese con le ferite della Grande Guerra, nei locali e per le strade d’America impazza il jazz, la nuova musica esplosa nei ghetti di colore. A Chicago arriva dalla natia Oak Park un ragazzo di vent’anni alto e snello, con splendidi occhi castani, capelli nerissimi e una fossetta sulla guancia sinistra, Ernest Hamingway. È qui che Ernest incontra Hadley Richardson, quella che diventerà la sua prima moglie, con la quale si trasferisce a Parigi, cuore della gioventù artistica e intellettuale europea e americana. È il periodo della frequentazione dei salotti letterari, dove celebrità come Ezra Pound e Gertrude Stein possono aiutare il giovane a ottenere denaro e fama. Quando, però, dopo un figlio, arrivano anche il denaro e la fama, nell’inquieto scrittore esplode il desiderio di una vita libera, senza ceppi e legami, accanto a nuove e stimolanti conoscenze come John Dos Passos e Scott e Zelda Fitzgerald. Una vita che Ernest finirà col non condividere più con la riservata Hadley.
E come al solito la BEAT non mi delude! Quando voglio andare
a colpo sicuro scelgo uno dei titoli di questa casa editrice."Una moglie a
Parigi", di cui avevo già letto recensioni molto positive in giro, è stata
una lettura piacevole e romantica. Credo che mi comprerò la maggior parte del
catalogo della BEAT piano piano!
La protagonista Hadley, prima moglie del celebre scrittore
americano Ernest Hemingway, è una donna solida dalla forte morale, ma con un
pizzico di pazzia che ha reso possibile il colpo di fulmine con lo sregolato
scrittore.
Le prime battute del romanzo sono incentrate su Hadley, una
ragazza giovane che, dopo molti problemi familiari, decide finalmente di
trovare la propria strada. Mentre è in visita ad un'amica, conosce Ernest, più
giovane di lei di diversi anni, e scatta il colpo di fulmine.
Dopo il matrimonio la vita coniugale è stupenda per 5 anni,
periodo intenso in cui Ernest cerca di farsi conoscere come scrittore, ma poi
iniziano i problemi...
Tutto il romanzo è un racconto molto intimo e personale di
Hadley della vita con Ernest tra i suoi bassi e alti. È un diario molto
toccante e coinvolgente che narra in modo molto efficace la vita di coppia dei
due dalla sua nascita alla fine: dall'intesa perfetta e idilliaca dei primi
anni punteggiata da momenti belli e periodi di difficoltà economica, all'anno
finale così tragico e doloroso.
Per buona parte del romanzo, nonostante il carattere
volitivo e sfrontato di Ernest, Hadley è una donna forte e positiva che
sostiene suo marito in quasi tutte le scelte che compie, condivide le amicizie,
i momenti di sconforto per il suo lavoro e la felicità per le prime
pubblicazioni di Ernest.
Hadley si sente al centro della sua piccola famiglia e adora
tutto questo perché sa di essere importante per il suo unico amore e vuole
essere, almeno moralmente, d'aiuto. Per questo motivo, in alcuni casi, segue il
marito in feste, serate di bagordi e coltiva delle amicizie davvero molto
moderne e articolari. Tutto questo la fa sentire viva e amata.
Le ultime 50 pagine, invece, sono molto diverse perché la
protagonista è arrivata ormai al limite della sopportazione poiché vive una
situazione molto complessa e, di conseguenza, prende la sua decisione dolorosa
e sofferta.
D'altro canto Ernest risulta essere un ragazzo instabile
preda di sbalzi d'umore che lo portano da un'estrema allegria ad una disperata
depressione con slanci di affetto e generosità. Lui è alla continua ricerca del
suo romanzo: è un perfezionista che ama assorbire influenza e stili letterari
più diversi per riuscire a riformulare la lingua in un modo tutto sui.
Da quello che ho
studiato e letto molti dei suoi articoli, avevo immaginato un Hemingway ancora
più estremo nelle sue relazioni e nei suoi amori, invece viene dipinto più che
altro come un uomo insicuro alla ricerca di quel qualcosa che gli risulta
inafferrabile. Hadely è il suo punto fermo, tutto il resto cambia sempre ma lei
rimane lì per lui, innamorata e fedele.
Questo è forse l'unico punto "negativo" del
romanzo e cioè il fato che Ernest non sia il Personaggio così particolare che
in realtà è stato.
Lo stile è delicato e intimistico, la lettura scorre veloce
e piacevole e sono rimasta molto coinvolta dalle vicende dei diversi personaggi
principali e secondari.
Davvero un ottimo libro a sui ho deciso di assegnare 4
stelline e mezzo. Assolutamente consigliato!
P.S. questa è stata una delle mie migliori letture del 2014!
Lya
Aspettavo questa recensione!!Ce l'ho in libreria da un po' di tempo, amo tutte le storie che riguardano personaggi realmente esistiti, ancor di più se si tratta di scrittori quindi non vedo l'ora di leggerlo!!Bellissima recensione! ^^
RispondiEliminaIo non ho ancora letto un Beat che mi abbia delusa...
Ciao Pila! Io ho trovato un solo Beat che non mi è piaciuto: "la regina crocifissa" ma gli altri mi sono piaciuti tutti! XD
EliminaDai, ho trovato un'altra lettrice malata di Beat!
Non sono una grande estimatrice di Hemingway, ma questo romanzo sembra interessante e poi sono d'accordo, la Beat difficilmente pubblica libri deludenti!
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