Autore: Edith Pattou
Pagine: 492
Prezzo: 16,90 euro
Editore: Rizzoli
Trama
Ebba Rose, sostiene sua madre Eugenia, è nata
rivolta a Est. Ma invece di essere mansueta e diligente come i bambini
nati verso oriente, si rivela fin da subito irrequieta e curiosa: una
vera figlia del Nord.All’età di cinque anni, un orso bianco le salva la
vita, ripescandola da un lago. É lo stesso strano orso parlante che,
dieci anni dopo, si presenta alla porta della fattoria in cui Rose vive
insieme ai genitori con una proposta: se lei accetterà di seguirlo, la
sua famiglia ritroverà la prosperità perduta e la sorellina Sara guarirà
dalla terribile malattia che la affligge.Così Rose parte per un lungo
viaggio che la porta lontano, oltre il mare, fino a un castello scavato
in una montagna. Là trascorre lente giornate in compagnia dell’orso
bianco, e si abitua alla sua presenza gentile e alla sua voce. Ma
qualcuno ogni notte si sdraia nel letto accanto a lei e si dilegua prima
dell’alba. Vinta dalla curiosità, Rose accende una luce,un gesto che
avrà conseguenze inaudite.L’avventura è solo all’inizio, tra
incantesimi, viaggi e sotterfugi.
Questo acquisto è stato un vero colpo di fortuna! Alla
ricerca del mio regalo di Natale da parte di Isy (ormai facciamo così per non
sbagliarci XD), lei ha trovato tra i libri dell’usato mai sfogliato questa
chicca. Avevo letto alcune recensioni in giro e sono stata parecchi contenta di
riceverlo sotto l’albero. Tanto contenta che è stata la prima lettura del 2015.
La protagonista è Rose con la sua famiglia che vive nel
profondo nord, tra foreste e tempeste di neve. Sin dal giorno della sua nascita
Rose è destinata a viaggiare e a vivere avventure e, all’età di quindici anni,
con una sorella malata e la famiglia sull’orlo dell’indigenza, viene avvicinata
da un grande orso bianco che promette di guarire la sorella e di arricchire la
famiglia se lei decide spontaneamente di andare con lui. Rose accetta le
condizioni e inizia un periodo della sua vita davvero difficile e misterioso. Ma
perché questa richiesta? E chi è l’orso bianco?
Questo libro è un piccolo gioiellino che mi ha permesso
d’iniziare il mio anno libroso in bellezza perché sono riuscita a calarmi nei
panni di Rose e della sua famiglia e a vivere, attraverso i loro occhi, le
avventure ambientate in questo nord così freddo e lontano.
Vorrei spendere due parole per la bellissima cover che la
casa editrice ha deciso di utilizzare: una bella illustrazione della
protagonista e dell’orso bianco. Ho sbirciato le altre copertine, quelle delle
edizioni straniere, e devo dire che, nonostante siano tutte molto belle,
preferisco di gran lunga quella italiana (che è uguale a quella russa).
Insomma, davvero un’ottima scelta anche perché ai miei occhi spicca davvero
moltissimo in mezzo alle copertine fotocopia di questi ultimi anni.
Estetica a parte, come avrete capito, il libro mi è piaciuto
nelle sue diverse sfaccettature: è un romanzo di formazione che mischia dei
tratti favolistici e fantasy in modo davvero originale e inedito. Si possono
ritrovare dei temi legati alla crescita personale, al libero arbitrio,
all’amore familiare e romantico, alla scoperta di se stessi e del mondo,
insomma è una storia semplice ma nell’insieme anche complessa.
Rose, la protagonista, è una bambina nata a nord e,
nonostante la madre si ostini a negare questo fatto, lei è destinata a grandi
imprese e sin da piccola si nota questo suo spirito ribelle. Come il più
conosciuto oroscopo, l’orientamento del parto con le caratteristiche legate a
ogni punto cardinale le quali dovrebbero influenzare l’intera vita del
nascituro, è una particolare tradizione consolidata nella famiglia materna
della ragazza. Quindi, sin dalla nascita Rose è destinata ad allontanarsi dalla
sua casa per vivere un’avventura davvero straordinaria e, in questo caso lo fa
accompagnata da un enorme e misterioso orso bianco che nasconde un grade
segreto. Il libro può dividersi idealmente in tre parti: l’infanzia di Rose,
l’anno lontana da casa in compagnia dell’orso bianco e l’avventura finale nelle
terre dei ghiacci. In ogni parte è evidente una crescente consapevolezza della
protagonista che evolve e diventa una donna decisa e sicura di sé. Altro personaggio
molto interessante, oltre al fratello maggiore di Rose, è l’orso bianco che,
attraverso brevissimi capitoli e poche parole, racconta pezzi della sua storia
che porteranno il lettore e la ragazza a risolvere il mistero che nasconde.
Ciò che però ho maggiormente apprezzato del romanzo, oltre
all’evoluzione della protagonista e ai temi trattati, è la presenza di favole
cupe e nordiche con un accenno abbastanza marcato alla storia di Amore e Psiche
(se non vi è mai capitato di leggerlo fatelo! ^^). La coesistenza di elementi
favolistici e fantastici misti a sentimenti di estraneità, solitudine e
nostalgia, creano un’ambientazione fisica e psicologica particolare che mi ha
colpita davvero moltissimo.
Piccolissima pecca che ho riscontrato è la mancanza di una
cartina a inizio libro che aiuti il lettore a orientarsi poiché i personaggi,
pur facendo riferimento a territori reali, utilizzano nomi diversi da quelli
delle attuali nazioni. E poi, diciamola tutta, Rose è figlia di un cartografo,
ci stava proprio una bella mappa!
Avrei altre cose da dire in merito al libro ma, visto che mi
sono già dilungata parecchio, vi consiglio di leggerlo perché è una storia
adatta a diversi target.
Assegno 4 stelline e mezzo.
Lya
Bellissia recensione! Ho questo romanzo già in wishlist e spero di leggerlo al più presto!!
RispondiElimina