Titolo: Il gabbiano Jonathan Livingston
Autore:Richard Bach
Pagine: 112
Prezzo: 8 euro
Editore: BUR
Trama
Jonathan Livingston è un gabbiano che abbandona la massa dei comuni gabbiani per i quali volare non è che un semplice e goffo mezzo per procurarsi il cibo e impara a eseguire il volo come atto di perizia e intelligenza, fonte di perfezione e di gioia. Diventa così un simbolo, la guida ideale di chi ha la forza di ubbidire alla propria legge interiore; di chi prova un piacere particolare nel far bene le cose a cui si dedica. E con Jonathan il lettore viene trascinato in un'entusiasmante avventura di volo, di aria pura, di libertà.
Recensione
Più curiosa che altro ho letto questo libriccino in meno di
un'ora e mi ha stupito. Personalmente evito i libri così piccoli perché non
sono in grado di "gustarmeli" come si deve, ma in questo caso la
lettura mi ha assorbito e sono riuscita a non andare troppo veloce.
Il protagonista è appunto il gabbiano Jonathan Livingston
che fa parte di un numeroso stormo; lui però è diverso dagli altri suoi
compagni che si svegliano, cacciano, mangiano e dormono: lui vuole di più dalla
sua vita. Sa che può avere di più. Per questo motivo inizia a sperimentare con
il volo arrivando fino al limite massimo che il suo corpo gli consente e anche
oltre.
Ok, detto così non sembra un libro particolarmente
interessante, ma questa fiaba racconta molte cose proiettabili nella vita di
tutti giorni. I temi trattati sono molti, alcuni più nascosti di altri: si
parte dal concetto di massa contrapposta alla diversità, si narra del desiderio
di andare oltre ciò che è routine, ciò che è conosciuto, si parla di
sperimentare e cercare risposte sulla vita, fino ad arrivare alla fine del
libro che è molto più spirituale e religioso. Jonathan Livingston mi è parso un
precursore del mondo dei gabbiani poiché lui si sente sin dall'inizio diverso
dai suoi simili e per questo si isola e cerca, attraverso tentativi, di
imparare a volare diversamente, non per cercare il cibo, ma per il puro piacere
di farlo, per il desiderio di superare i propri limiti. Questo suo voler andare
oltre spinge gli altri gabbiani a disprezzarlo e isolarlo ulteriormente e ciò
lo porta lontano dal suo nido, in un luogo quasi mitologico che gli sembra un
paradiso dove impara molto su se stesso e sugli altri.
Riportando questa favola al mondo degli umani, ho rivisto
nella prima parte del libro ciò che accade per quanto riguarda la reazione
della massa alle novità rivoluzionarie che spaventano e insospettiscono e che
portano a reagire anche in modi violenti, mentre nella seconda parte, quella
più spirituale, una rivisitazione volatile di Gesù.
Insomma, senza indugiare oltre, credo che questo sia un
libro davvero particolare che vale la pena di leggere tenendo conto però della
doppia chiave di lettura che permetta al lettore da una parte di godesti una
favola sul volo, dall'altra di riflettere su alcuni temi di forte impatto sociale.
Lya
Grande Bach....io ho conosciuto questo scrittore grazie a mio marito.
RispondiEliminaè bellissimo questo libro
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