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11 maggio 2014

RECENSIONE: La gladiatrice di Russell Whitfield

Buona festa della mamma e buona lettura!!
 Titolo: La gladiatrice Autore: Russell Whitfield
Pagine: 368
Prezzo: 17,00 €
 Editore: Aliberti

Trama
Unica sopravvissuta a un naufragio sulle coste dell’Asia Minore, la spartana Lysandra finisce nelle mani di Lucio Balbo, il proprietario di un ludus nei pressi di Alicarnasso, nel cuore dell’Impero romano d’Oriente, dove vengono addestrate giovani gladiatrici.
La fiera Lysandra, discendente da un antico ordine di sacerdotesse guerriere, non accetta il suo nuovo status di schiava. Costretta a combattere nell’arena per riottenere la libertà, grazie alla sua straordinaria abilità nell’arte gladiatoria, conquista l’adorazione delle folle, esibendosi con il nome di battaglia di Achillia, e si guadagna il rispetto del lanista, il proprietario della scuola.
Dotata di un carisma da leader, grazie all’eccezionale destrezza con le armi, la gladiatrice sconfigge una dopo l’altra le avversarie più temibili, fino alla sua nemica giurata, Sorina, a capo del clan barbarico del ludus.
Nell’ultimo spettacolare combattimento, organizzato in onore dell’emissario imperiale in visita alla città, Lysandra affronterà la sua prova più difficile: una sfida all’ultimo sangue.
Le avvincenti descrizioni dei combattimenti e l’appassionante ricostruzione della vita all’interno del campo, tra la durezza dell’addestramento, le umiliazioni subite dalle schiave, lo spirito di squadra che unisce tra loro le lottatrici, non senza qualche incursione nell’amore saffico, fanno di questo romanzo un affascinante affresco storico che rivela aspetti inediti dell’antica Roma al tempo di Domiziano.

Ho questo libro da parecchio e l'ho scovato casualmente sbirciando tra i romanzi storici presenti su goodreads, per chi segue il blog, sono ancora alla ricerca del libro di questo genere perfetto, che mi faccia innamorare e mi porti indietro nel tempo facendomi vivere, almeno con la mente, avventure in epoche remote. Ho scelto di comprare "La gladaitrice" e il seguito, "Lysandra", per tentare di entrare in sintonia con il periodo di cui ho letto davvero pochissimo. Vi anticipo che questo libro è un ni...

Il romanzo racconta la storia di Lysandra, sacerdotessa spartana con un addestramento militare che, per compiere una missione per il suo tempio, subisce un naufragio in Asia minore e viene catturata da un mercante di schiavi e la vende come gladiatrice. Dal carattere molto orgoglioso e superbo, Lysandra si isola velocemente nella scuola di gladiatrici dove viene portata ma, a causa della sua tecnica di combattimento e della sua preparazione atletica, si fa notare e il suo nome da combattente, Achillia, diventa famoso in tutta la zona. Tra crudeltà e violenze, Lysandra riesce ad innamorarsi e a rifiutare un innamorato ma la felicità dura davvero poco....

Il libro inizia in modo davvero splendido con una Lysandra sporca, confusa ma sempre agguerrita che per sfortuna diventa una gladiatrice in una celebre scuola della zona. I giochi gladiatorii sono per lo più apprezzati in versione maschile ma, le combattenti della scuola che si battono nude e oliate, attirano notevole attenzione del pubblico e dei potenti perché queste donne sono davvero agguerrite e preparate. Tutta la storia quindi è ambientata per lo più nella scuola dove sono alloggiate e si allenano queste donne di ogni etnia tra amicizie, amori e dissapori tra guerriere e con gli insegnanti. Insomma, la storia devo dire che mi è piaciuta perché è decisamente diversa dal solito: tutte le protagoniste sanno il fatto loro, sono fortemente determinate a diventare le migliori per poter ottenere la propria liberà e riescono ad uccidere per raggiungere lo scopo; nel frattempo vivono le loro passioni in un luogo di violenza e cattiveria.
L'autore però ha notevolmente approfittato di queste situazioni al limite della sopravvivenza per soffermarsi in modo quasi morboso in descrizioni di violenze fisiche e mentali a cui queste gladiatrici vengono sottoposte per i diversi anni in cui si svolge la storia. I momenti più cruenti sono certamente legati all'arena di combattimento dove vige la legge "o uccidi o muori" e la narrazione diventa davvero pesantemente cruda poiché l'autore si sofferma su ferite e morti dolorosissime. Insieme a questi momenti così violenti, vengono anche trattate tematiche decisamente forti come lo stupro, l'assassinio a sangue freddo, la schiavitù, la vendetta, insomma in alcuni momenti ho trovato tutto questo troppo esagerato nella morbosità delle descrizioni.
Storia e descrizioni cruente a parte, il romanzo è un ni perché Lysandra è una protagonista terribile perché è sempre insopportabile, arrogante, piena di sé ma anche fragile psicologicamente e questo forte contrasto tra la terribile Achillia sempre pronta a uccidere per sopravvivere e a denigrare le capacità di tutto e di tutti, diventa una ragazzetta piagnucolante in preda a turbe religiose. Sicuramente vive una situazione difficile e viene martirizzata in diversi momenti, ma non sono riuscita proprio a farmela piacere per i suoi atteggiamenti, mi faceva davvero innervosire.
 Sono rimasta un po' spiazzata, a causa di diverse aspettative, per le storie d'amore saffico che vengono  raccontante, ma non più di tanto perché comunque mi hanno fatto apprezzare maggiormente il romanzo che è davvero ricco di sorprese.

Assegno quindi 3 stelline e mezzo!

Lya


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