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25 marzo 2014

Crescere...leggendo: Roald Dahl (2)

Buongiorno amici lettori! Eccomi oggi con un'altra puntata dedicata alla lettura per i più piccoli! 
In realtà è il secondo appuntamento dello speciale "Roald Dahl", dedicato alla recensione di uno dei racconti più noti! QUI potete trovare la prima parte, dedicata a una breve biografia di uno tra i più noti autori per bambini dello scorso secolo!





“Le streghe” è il primo libro di Roald Dahl da me letto. Erano anni che desideravo conoscere questo autore e, avendo avuto la fortuna di trovarlo alla fiera del Libro di Torino scontato, ho approfittato subito dell’occasione.



Titolo: Le streghe
Autore: Roald Dahl
Pagine: 195
Prezzo:  8,50€
Editore: Salani
Collana: Gli Istrici

Un racconto inquietante che vi farà sapere chi sono le vere streghe. Non quelle delle fiabe, sempre scarmigliate e a cavallo di una scopa, ma quelle elegantissime, somiglianti a certe signore che probabilmente già conoscete. Come fare a individuarle? Bisogna stare attenti a chi porta sempre i guanti, a chi si gratta la testa, a chi si toglie le scarpe a punta sotto il tavolo e a chi ha i denti azzurrini, perché tutto ciò serve a nascondere gli artigli, i crani calvi, i piedi quadrati, la saliva blu mirtillo: tutti segni distintivi delle vere streghe. Sapendo questo potrete evitare di venir trasformati in topi.

Il protagonista del romanzo è un bambino di 7 anni, di cui non conosciamo il nome. Il bambino vive in Inghilterra con i genitori, ma durante una vacanza in Norvegia, dove si erano recati per andare a trovare la nonna che lì viveva, la macchina sbanda e così il piccolo protagonista rimane orfane. Secondo il testamento, il bambino viene affidato alle cure della nonna, ma con una precisa clausola: che entrambi vivano in Inghilterra, là dove il bambino è vissuto e cresciuto, nonostante la nonna non vi abbia più messo piede per molti e molti anni. Così inizia una nuova vita sia per il piccolino che per la nonna. Ma la realtà è che la nonna non voleva vivere in Inghilterra, per via delle streghe. Infatti esse, che vivono confondendosi tra la gente, hanno come preciso scopo quello di eliminare tutti i bambini e, a causa di una brutta esperienza, da allora la nonna ha sempre evitato di ritornarci.
La nonna però è molto affezionata al nipote e dopo tanti anni di ricerca è riuscita a scoprire tutte le caratteristiche delle streghe, che non esita a raccontare al nipote per poterlo mettere in guardia. Innanzitutto indossano sempre guanti, per nascondere i loro lunghi artigli! Poi indossano scomodissime scarpe strette per nascondere i loro enormi piedi squadrati e privi di dita! Poi indossano sempre parrucche per celare la loro testa calva come un uovo! Hanno saliva blu e i loro occhi cambiano costantemente colore e sono un misto tra fuoco e ghiaccio! Inoltre le streghe hanno un olfatto molto sviluppato per poter sentire meglio l’odore dei bambini: più i bambini sono puliti, più per le streghe il loro odore risulterà nauseabondo! Quindi non è poi così necessario lavarsi tanto spesso quanto si raccomanda!
Il piccolino, proprio grazie alla dritta della nonna, riesce a salvarsi dalle grinfie di una strega! Una…ma l’Inghilterra ne è piena!
Dopo la guarigione della nonna da una brutta polmonite, lei e il nipote decidono di fare una vacanza a Bournemounth. Ma il caso ha voluto che nel loro stesso hotel si tenesse il RSPIM, ovvero congresso della Reale Società della Protezione dell’Infanzia Maltrattata, società fittizia dietro cui invece si nasconde niente poco dimeno che il congresso delle streghe per il Raduno Annuale con la Strega Suprema. L’obiettivo dell’incontro era quello di perfezionare la “Formula 86”, pozione magica che le streghe avrebbe utilizzato per trasformare tutti i bambini in topi! E purtroppo proprio il piccolo protagonista e un altro giovane ospite dell’Hotel sono le prime vittime di questa pozione! Ma chi dice che anche se trasformato in topo, il piccolo protagonista non possa essere utile? Soprattutto se al suo fianco c’è la grintosa nonna! Ed inizia così l’avventura del giovane!
Una storia fuori dalle righe, con una nuova rivisitazione della figura delle streghe! Niente più mantelli, nasi appuntiti, pelle grigiastra, scope da cavalcare! Le streghe si nascondono bene e si confondono perfettamente tra la gente, con la loro normalità! Mi è piaciuto anche come Roald Dahl abbia sconvolto i precetti tipici dei genitori: se infatti essi lottavano per costringere i figli a lavarsi tutti i giorni, ad essere ordinati, puliti e profumati, Roald Dahl suggerisce di non lavarsi troppo spesso, perché si incorrerebbe nel rischio di farsi scoprire da una strega! Geniale anche la scelta di nascondere dietro la RSPIM, il raduno annuale delle streghe! Ed è forse proprio per questa ragione che l’autore risulta così amato dai bambini, per la scelta di andare controcorrente! Ovviamente nei suoi libri c’è molto di più, ed è proprio l’abilità dei genitori di insegnare ai bambini a leggere tra le righe e a scoprire la vera morale della storia. Roald Dahla ha uno stile di scrittura scorrevole, semplicistico, ma allo stesso tempo di forte impatto! Inoltre la scelta di corredare il romanzo con un ricco apparato grafico rende ancora più divertente la lettura!
Sicuramente un libro consigliatissimo! Un vero peccato non aver scoperto prima questo autore!=)

Isy

2 commenti:

  1. Quanti bei ricordi!!! *__* Questo è stato uno dei primi libri che ho letto (una soddisfazione infinita nell'averlo letto tutto da sola! *_*) e mi ricordo anche che avevo raccontato alcune cose di questo libro alla mia vicina di banco delle elementari e l'avevo terrorizzata a morte (sì, lo so... non si fa, ma al solo pensarci mi viene da ridere ancora adesso! :P). Le avevo fatto credere che chiunque potesse essere una strega, persino una delle nostre maestre o la sua vicina di casa, perché l'avevo letto in un libro e quindi era la verità e lei, ovviamente, mi aveva creduto... :P

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    Risposte
    1. Ahahahah...Povera!! xD
      Immagino l'inebriante sensazione dell'aver letto tutto da sola un libro intero=)Una grandissima soddisfazione che io ho provato con un libro della Pitzorno, però l'emozione è uguale!

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