Autore: Murakami Haruki
Prezzo: 13 euro
Pagine: 379
Editore: Einaudi
Data di uscita: 2013
( prima ed. originale: 1987)
Trama
Uno dei più clamorosi successi letterari giapponesi di tutti i tempi è anche il libro più intimo, introspettivo di Murakami, che qui si stacca dalle atmosfere oniriche e surreali che lo hanno reso famoso, per esplorare il mondo in ombra dei sentimenti e della solitudine. "Norwegian Wood" è anche un grande romanzo sull'adolescenza, sul conflitto tra il desiderio di essere integrati nel mondo degli "altri" per entrare vittoriosi nella vita adulta e il bisogno irrinunciabile di essere se stessi, costi quel costi. Come il giovane Holden, Toru è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o poter sbagliare nelle sue scelte di vita e di amore, ma è anche guidato da un ostinato e personale senso della morale e da un'istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito. Diviso tra due ragazze, Naoko e Midori, che lo attirano entrambe con forza irresistibile, Toru non può fare altro che decidere. O aspettare che la vita (e la morte) decidano per lui.
Scrivere questa recensione mi risulta davvero molto
difficile perché, pur essendo passati
diversi giorni dalla fine della lettura, non sono ancora riuscita a capire se
il libro mi sia piaciuto e per quali motivi. Quindi, in questa recensione, mi
sforzerò di comunicare le sensazioni che Norwegian Wood mi ha comunicato mentre
leggevo.
Il protagonista del libro é un giovane studente
universitario che vive in un collegio maschile di Tokio nella Giappone della
fine degli anni 60. Pochi anni prima, insieme a Naoko sua compagna di scuola
superiore, ha perso il suo migliore amico che inspiegabilmente si è suicidato;
questa esperienza ha segnato entrambi fortemente e, quando casualmente
s'incontrano in una stazione della metropolitana di Tokio, iniziano a fare
lunghe passeggiate e ricominciano a conoscersi. Toru e Naoko continuano a
vedersi ma non parlano mai dell'accaduto nonostante sia sempre presente nelle
loro menti. Entrambi fanno numerose esperienze nel mondo moderno e provano
cercare la propria strada sia per quanto riguarda la carriera, si è invece per
quanto riguarda la vita e la morte che continua a segnare entrambi.
Non mi sono particolarmente dilungata sulla trama perché
credo che più della storia di per sé, la cosa più importante è legata
all'introspezione dei personaggi e all'ambientazione in cui essi vivono. Tutto
romanzo é pervaso da un sentimento di perdita e di malinconia; la perdita è
legata sia all'amico scomparso che ha interrotto la sua vita inspiegabilmente,
sia alla sensazione di Toru e di Naoko di non stare facendo ciò che gli altri
si aspettano e ciò che loro stessi desiderano. Insieme a incontri molto
particolari con compagni di stanza precisi e puliti, ragazze con problemi
familiari e molto disinibite, ragazzi ricchi che usano i loro soldi per
abbordare nei bar e donne adulte che hanno perso la strada e non vogliono più
ritrovarla, i due protagonisti in alcuni momenti sembrano essere molto vicini
ma per la maggior parte del tempo sono davvero molto lontani.
Toru spesso e volentieri sembra osservare dall'alto la sua
vita che scorre senza avere un vero controllo su di essa, sembra lasciarsi
vivere attendendo di diventare una adulto, attendendo di innamorarsi,
attendendo di prendere una laurea e cercando di compiere scelte nel modo
migliore. Questa sensazione di attesa e di melanconia è sempre presente nel
libro, o almeno io l'ho sempre avvertita, e accompagna il lettore che è sempre
più coinvolto incuriosito e vuole conoscere le scelte che verranno compiute o
che gli altri compiranno per Toru.
Altri due elementi sono sempre presenti all'interno del
romanzo: il tema del suicidio e della morte. A partire dal suicidio dell'amico
d'infanzia, Toru conosce altre storie di giovani sani che si suicidano, di
ragazzi che inspiegabilmente sono stanchi di vivere e compiono il gesto estremo
stroncando la propria vita e influenzando quella di coloro che li amano. Naoko
è sicuramente il cardine della seconda parte della storia e, con i suoi
problemi psicologi, le sue debolezze e le scelte che condizionano fortemente
anche protagonista maschile, diventa il fulcro di tutte le decisioni di Toru
che risulta sempre più perso e spaventato. Nonostante lui sta crescendo grazie
alla vita in collegio e le nuove esperienze, rimane sempre legato al passato e
Naoko non fa altro che fomentare questi ricordi pur non volendolo.
Non voglio anticiparvi nulla sulla trama, però uno dei miei
momenti preferiti e proprio nel centro del romanzo ed è forse la parte in cui
Toru e più tranquillo e speranzoso per il futuro e vede se stesso e Naoko
vivere una vita felice nonostante le difficoltà.
Spero di essere riuscita a scrivere e a comunicarvi ciò che
ho provato durante la lettura di questo difficile romanzo che in tantissimi
amano e che io ho scoperto per la prima volta ora ho deciso di assegnare
quattro stelline.
Lya
io non ho letto moltissimi romanzi di autori orientali, però quei pochi letti, mi son rimasti impressi non tanto e non solo per la trama in sè quanto per l'aspetto psicologico dei personaggi e per la... "delicatezza" delle descrizioni, dello stile.
RispondiEliminaquesto vorrei leggerlo!!
è una lettura un po' pesante ma che trasmette molto :)
EliminaIo ho amato questo libro,è uno dei miei preferiti in assoluto.
RispondiEliminaE' un libro particolare,non a tutti piace e anzi molti lo ritengono tra i peggiori di Murakami,eppure non so perché a me ha lasciato qualcosa. Mi sono sentita vicina ai personaggi come raramente mi succede.
Insomma lo adoro! :)
è un libro certamente difficile che va letto con il giusto stato d'animo altrimenti può non piacere, poi credo che molto dipenda dallo tile dell'autore :)
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