Autore: Regina O'Melveny
Pagine: 352
Pagine: 352
Prezzo: € 18,90 ebook: € 9,99
Editore: Sperling & Kupfer
Editore: Sperling & Kupfer
Trama
Rosmarino per scacciare la tristezza. Petali di girasole per
ritrovare il sorriso. Anice stellato per calmare i turbamenti del cuore.
È l'anno 1590 e a Venezia c'è un solo medico donna, cui le signore
della Serenissima si rivolgono per vincere la malinconia, placare gli
attacchi d'ira, allontanare le paure: la dottoressa Gabriella Mondini,
in grado di trovare le giuste combinazioni di erbe, fiori e rimedi
naturali che agiscono sul corpo come sull'anima.
Gabriella è la figlia del dottor Mondini, famoso scienziato che le ha
trasmesso la passione assoluta per l'arte della medicina. Ma lui è
lontano: partito ormai da molti anni, insegue il sogno di compilare il
Libro dei Rimedi - un compendio della sapienza medica del tempo -
raccontando alla figlia le sue scoperte in lunghe lettere che lei legge
ogni volta con la stessa trepidazione. Quando queste, però, si fanno
sempre più vaghe e inquietanti, Gabriella decide di mettersi sulle
tracce del padre.
Comincia così un viaggio pieno di pericoli, sorprese e incontri:
seguendo gli indizi contenuti nelle lettere, Gabriella si spingerà da
Venezia fino alla Spagna e al Marocco, da dove è giunta l'ultima
missiva; per comprendere infine l'incredibile verità che si nasconde
dietro il silenzio del dottor Mondini. Imparando che la medicina
nasconde ancora molti segreti per lei, e scoprendo in ogni luogo nuove
erbe, nuovi rimedi e nuovi mali da curare. Tra i quali, quello più
pericoloso e impenetrabile di tutti, per cui non c'è cura che tenga:
l'amore. Un esordio tra i più attesi dell'anno, da un'autrice
considerata la nuova grande voce della narrativa storica.
Anche questa sarà una recensione piuttosto breve,
ultimamente ne sto scrivendo parecchie, ma sto beccando libri che mi lasciano
abbastanza delusa, e questo è certamente tra questi. Devo ammettere che ho
provato a leggerlo perché l'ho inserito nella sfida dell'alfabeto, l'autrice è
la mia lettera o, ma è stata un'agonia finirlo!
La protagonista è una donna veneziana che vive alla fine del
cinquecento e di professione fa il medico, come suo padre. Dopo la partenza per
un viaggio del suo genitore ha proseguito con il suo lavoro, ma dopo diversi
anni di assenza, i medici, non avendo una garanzia paterna, le impediscono di
esercitare. Decide quindi di partire alla ricerca di suo padre...
Parto da un presupposto, pur sembrandolo, questo non è un
romanzo storico.
Tutto il libro è assolutamente anacronistico, l'autrice ha
praticamente preso una protagonista femminile "carismatica" e l'ha
buttata a vivere alla fine del '500 stravolgendo la storia completamente. In
tutto il libro non sono evidenti particolari studi dedicati al periodo storico
prescelto e questo è il preludio della catastrofe.
Prima di tutto lei è un medico, ammessa alla professione
perché suo padre è anch'esso un medico, ma questa non è una giustificazione
abbastanza meditata e passabile. All'epoca esistevano "medici" donna,
ma erano levatrici o esperte di erbe appartenenti al popolino che praticavano
la loro arte all'ombra dei veri dottori, quindi, già questo primo passaggio è
abbastanza difficile da accettare per me. Mettiamo inoltre che Gabriella è la
figlia di un ricco professionista quindi la sua vita sarebbe dovuta essere
molto diversa proprio per la sua estrazione sociale.
Un personaggi piuttosto assurdo è sua madre la quale, pur
essendo più realistica storicamente, l'autrice la trasforma in una gallina
chiocciante che pensa solo al trucco e ai vestiti e a rimproverare la figlia
per la vita che si è scelta.
Diciamo che fin qui avevo abbastanza accettatola situazione
generale, ma la parte peggiore doveva ancora venire: per ritrovare il padre
partito senza una giustificazione plausibile 10 anni prima e dato ormai per
morto, organizza un viaggio con la sua serva e il marito di quest'ultima sia
per riabbracciarlo, sia per riabilitarsi tra i medici con l'appoggio del suo
genitore. Insomma decide di andarsene di casa per affrontare un viaggio
totalmente assurdo:prevede di cercare il padre andando nei posti dov'è stato
lui, anche 10 anni prima. Cioè, in sintesi succede che una donna ricca, senza
seguito, senza marito, dalla mattina alla sera parte per un viaggio senza meta:
questo è davvero totalmente fuori dal mondo, voglio ricordare che siamo alla
fine del 1500.
Gabriella affronta numerose difficoltà, messe lì ad hoc per
dimostrare quanto è determinata la ragazza, senza battere ciglio: insomma tutto
è troppo costruito, gli avvenimenti non
sembrano per nulla casuali.
Vogliamo poi mettere che incontra numerosi uomini, anziani e
non, e tutti la vogliono come moglie? Una donna già adulta per l'epoca, per di
più con una professione che viaggia da sola e tutti la vogliono? Probabilmente
la reputazione di una prostituta sarebbe stata considerata meno distrutta della
sua.
Insieme a tutto questo sfacelo delle convenzioni dell'epoca
e dello stile di scrittura piuttosto infantile, si aggiunge anche il fatto che
lei è volubile e, nonostante abbia trent'anni, si comporti come una ragazzina
immatura che s'innamora del primo che passa. Insomma, in tutto il romanzo non
ho trovato neanche una cosa positiva, anzi mi è stato davvero difficile
terminarlo.
Assegno una stellina e sconsiglio la lettura a chi cerca una
romanzo storico fedele alla realtà e serio.
Lya
Uhm...avevo inserito questo libro tra gli "interessanti" sia per la trama che per la cover che mi ha attratta da subito. Dopo la tua recensione, però, mi sa che darò la precedenza a molti altri libri della mia lista :l
RispondiEliminaA presto! :)
Ciao Marianna, fai bene a passare ad altro! io mi sono innervosita a leggere questo libro, troppe cose assurde! :S
Eliminacerto che un titolo così altisonante ha la sua attrattiva, ma credo proprio che passerò oltre questo libro!!!
RispondiEliminaanche la cover è molto carina..peccato per tutto il resto :/
EliminaOk, gli storici non fanno per me, almeno in questo periodo :) Ultimamente i romanzi storici non mi ispirano più un granché, ma mentre leggevo la trama di questo libro nel tuo post ho pensato "Beh, sembra carino, magari..." poi ho letto la recensione e la frase è terminata con "magari no".
RispondiEliminaPeccato perché sembrava promettente... :)
anche a me sembrava abbastanza promettente ma è stata un vera delusione! Io adoro i romanzi storici ma devono essere verosimili e non campati in aria! :)
Elimina