Buona lettura
Autore: Amabile Giusti
Prezzo: € 15,90
Pagine: 361
Editore: Dalai
Trama
Se potesse, Odyssea, sedici anni e nessuna bellezza, chiederebbe molte
cose a sua madre. Ad esempio perché da anni sono costrette a vivere come
fuggiasche, senza una meta, una casa stabile e, soprattutto, senza un
padre. Finché in una tiepida notte d'estate, attraversando un varco
incantato nascosto nel bosco, sua madre la riporta a Wizzieville, dove è
nata, e lei scopre di appartenere a una cerchia di persone speciali,
dotate di rari poteri. Incredula, Odyssea si immergerà in un mondo
intriso di magia, dove ogni esperienza - per lei che è sempre vissuta
lontano da tutto e da tutti - ha il sapore della prima volta, ma si
accorgerà presto, suo malgrado, che dietro la facciata idilliaca e
fatata di Wizzieville brulica il Male. Un nemico sanguinario - lo stesso
che ha ucciso suo padre dodici anni prima - perseguita la sua famiglia
da generazioni ed è tornato sotto mentite spoglie per attuare il suo
crudele disegno. Mentre la paura di non essere in grado di gestire i
propri poteri arriverà a farle rimpiangere la vita fuori di lì - senza
amicizie, né legami né radici - e a temere per l'incolumità di chi ama,
terribili, inconfessabili incubi la assaliranno come artigli di un
doloroso passato. Come se non bastasse, l'amore la coglie di sorpresa.
Il misterioso e impavido Jacko, un giovanotto di poche parole che, a
differenza di tutti gli altri, la tratta senza solennità e cerimonie,
entra nella sua vita e devasta il suo cuore inesperto. Ma come mai tutti
lo temono e lo disapprovano?
Odyssea di Amabile Giusti è il primo libro di una serie, di
cui sono previsti sette libri, che l'autrice ha ideato un decina d'anni fa
circa. La mia impressione sul libro è in bilico perché ho iniziato a leggerlo
piena di ottimismo, ma poi ho dovuto moderare il mio entusiasmo perché ho
trovato molte similitudini con un libro famosissimo che io amo e conosco a
menadito. Prima vi parlo un po' della trama e poi vi spiego.
La protagonista del romanzo è Odyssea, una ragazzina di 15
anni, dall'aspetto anonimo che ha vissuto la sua vita da fuggiasca, non ha mai
frequentato un scuola e non ha mai avuto amici. Tutto questo perché sua madre,
sempre così assente o aggressiva, decide da anni di trasferirsi da un giorno
all'altro in posti diversi.
Questo vagabondaggio s'interrompe bruscamente quando una
notte si recano in un bosco e attraversano un varco magico entrando in una
città magica. Odyssea scopre di avere una nonna, scopre che suo padre è un
grande eroe che è morto per affrontare il grande nemico oscuro, Squartavene, e
sopratutto scopre di avere dei poteri magici...viene a sapere di essere una
strega.
Tra nuove amicizie, amori e avventure magiche, Odyssea
imparerà a capire se stessa e ad essere più consapevole della realtà.
Sin dalle prime pagine del romanzo, mi è risultato evidente
il forte influsso, sulla trama e sulla caratterizzazione dei personaggi,
dell'autrice inglese J.K. Rowling che ha scritto i sette libri che vedono come
protagonista Harry Potter. Mi è stato riferito che, in effetti, l'autrice
italiana ha scritto Odyssea proprio per celebrare il famoso maghetto, ma più
che una celebrazione, a me è sembrato altro.
Le somiglianze che ho
riscontato sono davvero troppo forti e, se all'inizio della lettura mi ha fatto
davvero molto piacere avere dei flashback che mi ricordavano HP, andando avanti
la situazione è cambiata perché le similitudini sono davvero moltissime.
La protagonista, Odyssea appunto, è una ragazza solitaria,
insicura e dall'aspetto ordinario ma che da bambina ha inspiegabilmente
sconfitto Squartavene, un mago potentissimo che stava distruggendo il modo
magico perché desiderava creare un regno di terrore e paura insieme ai suoi
seguaci.
Squartavene sin da ragazzo ha avuto spiccati poteri e
capacità cognitive molto sviluppate, ma con il tempo questo potere gli ha dato
alla testa ed ha iniziato ad uccidere altri maghi o a raccogliere seguaci. Nei
ricordi di Odyssea questo mago, chiamato spesso oscuro signore, è descritto
come un uomo con un mantello nero e uno sguardo malvagio che possiede un
bastone con una testa di serpente in cima. Dopo l'incontro tra Odyssea e
Squartavene, preceduto dalla morte del padre di lei, il malvagio stregone viene
distrutto ma non completamente: diventa uno spirito e viene imprigionato, ormai
senza forze, in una profonda caverna.
Tutto questo vi ricorda qualcosa? Ci sono altre similitudini
che ho notato, ma non ho voluto scriverle per non creare spoiler e rovinarvi la
lettura, vi dico solo che oltre a Voldemort e alla versione femminile di Harry,
ho intravisto Silente, Sirius e Dobby.
In generale ho apprezzato l'ambientazione e le descrizioni,
mi è piaciuto come viene raccontato l'avvicinamento della protagonista, così
giovane e insicura, al bel ragazzo del romanzo e alcun passaggi mi hanno fatto
sorridere. Parlando dello stile dell'autrice, l'ho trovato scorrevole e piacevole,
è infatti riuscita a regalare al romanzo un'aura fiabesca, anche se ho notato
la presenza di alcuni termini un po' troppo arcaici che stonano con il resto
del discorso.
Insomma, da fan sfegatata di Harry Potter, questa storia mi
ha ricordato davvero troppo i primi romanzi della Rowling, le differenze ci
sono, ma non sono tantissime ed emergono solo a lettura inoltrata, quindi,
nonostante la fiducia e le buone intenzioni, il libro non è riuscito ad
appassionarmi e a coinvolgermi.
Assegno 2 stelline e mezzo e credo che il romanzo possa
essere apprezzato da coloro che non hanno ancora letto i romanzi della Rowling
oppure dai lettori che non sono particolarmente legati ad Harry e i suoi amici
e nemici.
Lya
Ciao, ho avuto le tue stesse impressioni ma ciò non toglie che vorrei continuare questa saga, so il secondo è già uscito ma solo in versione ebook. Sai per caso il perchè o se prima o poi lo pubblicheranno anche in versione cartacea?
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