Buon pomeriggio,
vai oggi con una recensione di un romanzo storico!
Titolo originale: The Scarlet Contessa
Autore: Jeanne Kalogridis
Pagine: 454
Pagine: 454
Prezzo: € 19,60
Editore: Longanesi
Genere: Romanzo storicoTrama Le carte non mentono, a loro ho sempre chiesto lumi sul futuro. Ma perché non ho saputo leggerne tutti i segnali? Ancora una volta sono accanto alla mia signora, Caterina, la figlia illegittima e più amata del crudele duca di Milano Galeazzo Sforza, che solo davanti alla sua bellezza e al suo coraggio era capace di gesti di tenerezza paterna. Sono accanto a lei come lo sono sempre stata, quando combatteva con la forza e l’abilità di un uomo e quando amava con la dolcezza e la passione di una donna. Qui, nella Rocca di Ravaldino, mentre fuori infuria la battaglia, arrivano le prime, sconfortanti notizie: Imola si è arresa al mortale nemico di Caterina, il duca Cesare Borgia, e ormai la fine della mia adorata signora è vicina... Le carte non mentono; adesso è uscita la Torre e nel rumore assordante dell’artiglieria rivedo la nostra fine e il nostro inizio. E la mente torna al passato che abbiamo condiviso, a partire dalla nostra infanzia nel castello di Milano, quando io, Dea, trovatella di origini oscure, venni accolta alla corte degli Sforza dal grande cuore di Bona, moglie di Galeazzo, per crescere con i suoi figli legittimi e illegittimi, e lì legai per sempre il mio destino a quello di Caterina, del cui cuore io sola conosco le pieghe più recondite.
Ormai è da tanto
tempo che sono alla disperata ricerca di un BEL romanzo storico che sia
completo e avvincente, ho provato e riprovato, ma non sono ancora riuscita a
trovarne uno che mi piaccia davvero come mi sono piaciuti "La
papessa" oppure "Le passioni di Artemisia".
Anche "La
lettrice di tarocchi" è stato un tentativo di rintracciare questo bel
romanzo storico, ma anche questa volta le mie aspettative sono state disattese.
Non fraintendetemi, il libro è bello, ma ci sono degli elementi che non mi
hanno pienamente convinta.
Le protagoniste
sono due: Caterina Sforza, figlia di Galeazzo Maria Sforza, signore di Milano
Caterina viene
data in sposa giovanissima al figlio del papa e, per tutta la sua vita combatte
con strenua resistenza per mantenere i titoli e gli onori ottenuti grazie a
questo sfortunato matrimonio, ma la storia ci racconta che dovrà piegarsi alla
famiglia dei Borgia.
Che dire, le
premesse di questo romanzo sono fantastiche perché storicamente Caterina è una figura
femminile leggendaria: ama le armi e la caccia, è decisa e combattiva ma anche
fragile ed incerta. Una donna nata del sesso sbagliato, oppure una ragazza nata
nell'epoca sbagliata e che ha mostrato una resistenza sorprendente nel mondo
maschilista della seconda metà 1400.
Tutte le figure
femminili del romanzo sono descritte in modo eccellente: da Bona Sforza, moglie
di Galeazzo Maria Sforza tradita
numerosissime volte ma che tiene alta la sua dignità, a Dea, un'umile dama di
compagnia con un destino particolare legato ad una società segreta.
Al contrario ho
trovato le figure maschili sono un po' troppo in opposizione perché, se da una
parte c'è Galeazzo Maria Sforza che è dipinto come un uomo brutale con le donne
e con coloro che lo circondano, sempre altero e prepotente, dall'altra c'è
Lorenzo de Medici così gentile e comprensivo con tutti. Insomma, non ho trovato
nei personaggi maschili ciò che avrebbe potuto renderli realistici.
La stessa cosa
mi è accaduta con Caterina che nel libro viene descritta in modo poco
lusinghiero in quanto vengono narrati i suoi vizi ma non viene sottolineata la
particolarità del suo carattere. Nel romanzo Caterina risulta essere prima una bambina
iperviziata e capricciosa, poi improvvisamente diventa una donna eccessiva in
tutto ma in particolar modo nelle sue manifestazioni passionali: insomma la
vita di questo personaggio ruota intorno alle sue relazioni sessuali. Ho
trovato la presenza dell'elemento hot un po' troppo invasivo perché tutta la
parte centrale del libro gira intorno a lei che va a letto con uomini di
potere, e infatti ho preferito di molto Dea, che mi è risultata più simpatica
oltre che più vera. Insomma, non mi aspettavo che il romanzo storico diventasse
un romance e per questo sono rimasta un po' spiazzata e seccata. Non era
decisamente ciò che cercavo e mi sarebbe piaciuto avere un ritratto un po' più
variegato e complesso per quanto riguarda Caterina che solo verso la fine
diventa un po' più umana e vera.
Per questo
motivo ho deciso di assegnare al libro tre stelline; la licenziosità di
Caterina Sforza e degli uomini di potere dell'epoca, per quanto possa essere
vera storicamente, descritta in questo modo non mi è piaciuta.
Lya
uh carino ma in effetti niente di che, da amante dei tarocchi ho apprezzato più le descrizioni di essi che i personaggi in sé ^^ però si fa leggere :)
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