Titolo: La veranda delle magiche attese
Autore: Juliette Fay
Pagine: 464 pagine
Prezzo: 18 €
Editore: Sonzogno
Data di pubblicazione: maggio 2013
Trama
C’era
una volta la famiglia LaMarche: papà Robby, il piccolo Dylan, la
sorellina Carly appena nata e, naturalmente, mamma Janie. I LaMarche
vivevano felici a Pelham Heights, in una casa piccola e graziosa. Ma
all’improvviso la favola si trasforma in un incubo. Robby,
dio-solo-sa-perché, non indossava il casco al momento dell’incidente e
per lui non c’è stato nulla da fare. E adesso a Janie non rimane che il
dolore e tanta, troppa rabbia. Nemmeno il tempo riesce a curare la
ferita.
Mia recensione
Ed eccomi qui a parlarvi di un libro che sapevo mi avrebbe
coinvolto, infatti ero alla ricerca di una storia drammatica ma non troppo che,
dopo tanti fantasy, mi facesse tornare alla realtà.
"La veranda delle magiche attese" in originale
"Shelter me" è un libro dolcissimo che mi ha fatto commuovere ma anche
riflettere sui casi della vita.
La protagonista è Janie LaMarche giovane donna che
conosciamo quattro mesi dopo la morte del suo adorato marito: da un giorno
all'altro la sua vita è diventata un incubo da cui Janie non riesce più a
svegliarsi perché è precipitata nell'abisso della depressione. Sola con un
educato e dolce bambino di 4 anni e una bambina di pochi mesi, la protagonista
si trascina con difficoltà giorno per giorno e tenta di dare amore e affetto ai
suoi figli, di non essere scorbutica con la sua famiglia e tenta in tutti i
modi di ritornare a galla. Grazie a un prete e a una veranda che le è stata
donata dal marito prima che morisse nell'incidente, Janie inizierà a vedere la fine
del tunnel e ricomincerà a vivere.
Non fatevi ingannare dal titolo che non è molto attraente
perché questo è un bel libro
malinconico ma che ha all'interno la speranza di
una seconda possibilità di vivere, il desiderio di andare avanti serbando gelosamente
il ricordo dell'amato marito ormai perduto per sempre.
Sicuramente avrete capito che "La veranda delle magiche
attese" mi è piaciuto perché parla di situazioni reali e racconta una
storia dolorosa ma con un pizzico di sarcasmo che alleggerisce molto la
situazione.
Janie è una donna distrutta, ha perso all'improvviso il suo
punto fermo e non riesce a farsene una ragione, non può e non vuole vedere la
fine del suo dolore e quindi si affligge continuamente trascinandosi
stancamente nella sua quotidianità stringendo i denti. Nonostante ciò cerca di
essere una buona madre equilibrata e affettuosa per non rendere questa triste
situazione ancora più penosa per i suoi bellissimi bambini che hanno perso una
figura maschile di riferimento. Molto lentamente, grazie al costante aiuto di
una stramba famiglia, di un prete, di un falegname e di alcune amiche, Janie
riemerge dal suo personale incubo e riprende pian piano a respirare la vita, a
darsi una seconda opportunità e a sorridere.
Queste storie inevitabilmente mi commuovono perché sono
reali e possono capitare a tutti quindi la mia empatia sale alle stelle e
rimango sempre più coinvolta nella storia e negli stati d'animo dei
protagonisti. Certamente Janie è al centro della storia ma il personaggio più
tenero e adorabile di tutto il libro è il figlio di 5 anni che reagisce alla
perdita del padre in modi strani e incomprensibili ma che mostra alla madre
come fare ad andare avanti e a farsi una ragione della sua perdita.
Sicuramente altrettanto particolari sono i protagonisti
maschili: il prete che pazientemente ascolta Janie e penetra nelle sue solide
difese e Tug il falegname che in modi invisibili è sempre accanto alla donna e
la aiuta come può.
Questa è la storia di una tragedia ma anche di grandi
affetti e amicizie che risultano essere l'unico modo per superare le difficoltà
per ritornare a guardare al futuro con positività e speranza.
Assegno quattro stelline a questo dolce romanzo!
Lya
questo libro mi aveva già attirato per il titolo così suggestivo! il tuo parere è oltremodo incoraggiante!! ;))
RispondiEliminaSembra davvero carino! Devo leggerlo :)
RispondiEliminaE' vero, il titolo è suggestivo e lo avrei sicuramente comprato a occhi chiusi, ora dopo aver letto la recensione sono ancora piu' decisa nel volerlo leggere
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