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23 marzo 2013

Recensione "Il destino della sirena" di Tera Lynn Childs


Titolo: Il destino della sirena
Autore: Tera Lynn Childs
Pagine: 280
Prezzo: 9,90 euro
Genere: young adult
Editore: Tre60
Data di pubblicazione: 24 gennaio 2013

Trama
Lily ha fatto la sua scelta: per amore di Quince, è pronta a rinunciare al trono di Thalassinia. Tuttavia la giovane principessa non vuole abbandonare per sempre né il suo popolo né il padre, e decide quindi d’impegnarsi al massimo per superare i test d’ingresso dell’università, diventare una biologa marina e aiutare, seppur da lontano, il suo regno. Un obiettivo tutt’altro che semplice da raggiungere, visto che la scuola sta per finire e che le materie da studiare sono moltissime. Forse troppe. E, come se non bastasse, a turbare le sue giornate ci pensa l’arrivo di Dosinia, la cugina pestifera, che stavolta deve proprio aver combinato qualcosa di molto grave se re Palumbo – il padre di Lily – l’ha punita con l’esilio sulla terraferma e con la revoca di tutti i poteri magici. Dosinia infatti non ci mette molto a creare guai, prima seminando zizzania tra la cugina e Quince, poi seducendo l’ingenuo Brody, il primo amore di Lily. In una disperata corsa contro il tempo, la principessa sirena dovrà così far fronte a un vortice di eventi catastrofici, che metteranno in pericolo non solo il suo futuro, ma anche – e soprattutto – il suo rapporto con l’adorato Quince…

Recensione:
Finalmente è arrivato il secondo capitolo di questa saga. Come ricorderete, il primo libro mi piacque molto (Il bacio della sirena), e sono felice che il sequel mi abbia soddisfatto anche di più. Troviamo come sempre la giovane sirena Lily. Nel primo volume la sirena avrebbe dovuto dare un bacio prima dei 18 anni, per poter ereditare la corona e il regno di Thalassinia. Il prescelto era l’inconsapevole Brody, di cui Lily era innamorata. Ma come ben sappiamo le cose andarono ben diversamente. Il secondo volume inizia proprio con Lily che decide, per amore di Quince, di rinunciare a governare Thalassinia per vivere sulla terraferma. Decide di diventare a tutti gli effetti un’umana però non rinuncia a fare il bene del suo regno. Infatti inizia a seguire dei corsi per potersi iscrivere all’università per studiare Biologia marina: se non può aiutare le sirene e i tritoni dal fondo del mare, lo può fare dal di sopra. Ma a complicarne la vita arriva Dosinia, la tanto odiata cugina, che è costretta a vivere sulla terraferma in seguito all’esilio da parte del re, esilio totale visto che non potrà più tornare in acqua a meno che non riesca a far cambiare idea al re e a Lily: cosa avrà mai di così grave per meritarsi la peggiore delle condanne marine? E se la situazione non fosse già abbastanza grave, altre disavventure distrarranno la sirena dal raggiungimento dei suoi obiettivi: il bacio tra Dosinia e Brody (il famoso Brody!) che ha dato origine al legame magico tra i due; e l’arrivo del tritone Tellin, amico di Lily, che provocherà non poco scompiglio e gelosie nella bellissima coppia.
Lo stile narrativo della Childs è sempre molto semplice così come la trama, il che conferma l’indirizzo del romanzo, ovvero un pubblico giovane, diciamo non proprio adolescenti. Nella scrittura sono frequenti i modi di dire “terrestri” adattati al mondo marino, caratteristica spiritosa che avevo già apprezzato.
Un punto a favore del romanzo è anche la maturità dei personaggi: anche se è passato pochissimo tempo tra gli avvenimenti del primo libro e quelli del secondo, i personaggi hanno mostrato una maggiore sensibilità e responsabilità. Lily si dimostra coraggiosa nel rinunciare al mare per amore, ma allo stesso tempo dimostra l’orgoglio di non rinunciare al bene della sua gente. Una scelta sofferta, ma dettata dal cuore. Quince è consapevole della scelta di Lily e sino ai suoi 18 anni spera di farle cambiare idea, ed è pronto a farsi da parte per la ragazza/sirena che ama: un gesto altruista che non tutti sarebbero disposti a fare!
Poi c’è Dosinia, odiosa, vanitosa e fastidiosa: è piacevole, davvero, vedere il percorso di maturazione che avviene durante il racconto. Pur trattandosi di un libro per ragazzi, la Childs ha trattato il tema del dolore e dell’odio in modo buono. Ecco perché merita di esser letto. Perché non è mai superficiale quando si tratta di argomenti importanti. Certo, il target implica una certa leggerezza narrativa, ma solo nei punti dove questo stile può essere tollerato.
Una maturità che ho trovato non solo nei protagonisti, ma anche nell’autrice. Spero di leggere ben presto il terzo ed ultimo capitolo. Alcuni punti sono stati risolti, ma molte domande sono ancora aperte.
Se amate i libri per ragazzi e cercate una lettura leggera, ma bella questa serie non deve mancare nelle vostre librerie.
Una storia semplice che vi terrà incollati per piacevoli ore di lettura!
4 stelline e ½. Ha conquistato il mezzo voto che la scorsa volta ho tolto. Questa voto è meritatoJ

Isy

P.S: Anche se la cover italiana è fantastica, quella originale è magnifica! Non trovate?

1 commento:

  1. Ho una voglia matta di leggere questa serie, ma su aNobii non becco mai qualcuno attivo pronto a scambiare il primo libro ç___ç anche se ti devo dire che a me piace di più la cover italiana questa volta, è più sobria, i colori dell'originale non mi convincono... :)

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