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16 gennaio 2013

RECENSIONE: Le osservazioni di Jane Harris



 Buonasera lettori
ecco una mia recensione di un romanzo letto nel corso del 2012!


Titolo: Le osservazioni
Autore: Jane Harris
Pagine: 464
Prezzo: 9 euro
Genere: Romanzo storico
Editore: Beat
Data di pubblicazione: 25 Gennaio 2012

Trama
In un giorno del 1863, nella Terra del Diavolo, il pezzo di Scozia che unisce Glasgow a Edimburgo, Bessy entra a servizio in una magnifica casa. Lavare, cucinare, battere i tappeti e fare il tè, accendere i camini tutte le mattine, pulire la cucina e tenerla accesa, lucidare gli stivali e svuotare il pitale della padrona e del marito sono compiti faticosi, ma Bessy ora ha un tetto sulla testa e la pancia piena. Perché, però, Arabella, la padrona di casa, con gli occhi che le brillavano, le ha messo in mano un libretto con una copertina di cartone e le ha ingiunto di scriverci dentro tutte le sue osservazioni mattina e sera? E che cosa è successo veramente a Nora, la ragazza che era prima a servizio, morta in circostanze misteriose?
Segreti e sospetti, verità nascoste e palpiti del cuore in un'opera che ha rivelato un nuovo grande talento del romanzo storico, Jane Harris, una scrittrice capace come pochi di narrare della forza inarrestabile delle passioni.


Mia recensione
Libro acquistato per premiarmi per aver preso un bel voto ad un esame, Le Osservazioni è un romanzo storico che tende al giallo/thriller e che è scritto in un modo molto particolare.

La protagonista è Bessy, una ragazza irlandese di 16 anni, abbastanza rozza ma vivace e spiritosa, che vive nel periodo vittoriano; il lettore la incontra per la prima volta mentre, con un vestito sgargiante, cammina per la desolata campagna scozzese alla ricerca del "castello" per poter chiedere di lavorare come domestica. Da una casa imponente ma diroccata vede una donna distinta correre dietro ad un maiale e si ferma ad aiutarla, sarà lei, la sua nuova datrice di lavoro che, nonostante Bessy non abbia alcuna referenza, la assume chiedendole di annotare su un diario le sue emozioni e sensazioni, in modo che lei lo possa leggere. La padrona si rende conto che una cameriera che sa scrivere è un bene prezioso, quindi coglie al volo l'occasione.
Bessy, dopo aver iniziato a lavorare e dopo averci narrato un pò del suo passato difficile, ci racconta che oltre alle incombenze di una normale serva, deve anche far fronte a delle strambe richieste della padrona, nulla di scandaloso, solamente strane. E qui la situazione inizia a prendere una strana piega: una cameriera praticamente perfetta, morta, un libro in lavorazione e tanti misteri.....

Prima di iniziare a dirvi cosa penso delle Osservazioni, ci tengo a spiegarvi perché ho comprato questo libro con un titolo alquanto improbabile che non attira molti lettori: semplicemente perché io adoro le pubblicazioni della Beat edizioni, quindi sono andata a colpo sicuro. E non ho sbagliato molto, perché nonostante alcune cose che non mi hanno convinta, il libro è davvero originale.
L' inizio è davvero molto promettente, simpatico e allegro e in poche pagine riesce a strapparti spesso un sorriso perché Bessy, con le sue riflessioni da popolana espresse con un registro altrettanto basso, risulta immediatamente divertente però, andando avanti la narrazione, arrivati a poco più di metà, diventa più lenta si perde quel brio iniziale per essere sostituita con momenti abbastanza piatti.
La protagonista è la chiave di tutta la mia positività nei riguardi del romanzo perché possiede quel misto d'ingenuità, speranza, malizia e ironia che me l'hanno fatta adorare, e in più, l'accorgimento usato dall'autrice che ha scritto il romanzo con l'ausilio di un linguaggio "basso" e "spicciolo", in alcuni casi quasi infantile, mi è davvero molto piaciuto. É possibile che alcuni lettori possano avere difficoltà ad adattarsi alla lettura di questo registro linguistico, ma io mi ci sono immediatamente trovata perché questo stile gergale è perfettamente in linea con il carattere e l'estrazione sociale della protagonista che vuole essere forte, e lo è, ma è anche indifesa e alla ricerca disperato di affetto.
Insomma, "Le osservazioni" è un romanzo vittoriano atipico, perché quelli che ho letto fino a questo momento sono o gialli oppure storie d'amore romantico, qui invece non è propriamente chiaro il genere di fondo perché se da una parte c'è un mistero da svelare, d'altra parte, questo mistero viene messo spesso in ombra dalla scoppiettante personalità di Bessy.
Peccato per la seconda parte che rallenta tantissimo la lettura parchè la storia procede lentamente e alcuni momenti sembra arrancare per arrivare alla sua conclusione. Insomma si parte con il botto, con una serie di stranezze e con un mistero raccontato in modo disinvoltamente ironico, però poi si va calando fino ad arrivare ad un guizzo carino sul finale.

Assegno tre stelline e mezzo al romanzo.

Lya

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