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13 ottobre 2012

Recensione "Dentro Jenna" di Mary E. Pearson

Titolo: Dentro Jenna
Autore: Mary E. Pearson
Pagine: 346 pagine
Prezzo: 14,50 euro
Editore: Giunti Y

Trama:
 La diciassettenne Jenna Fox, dopo più di un anno di coma, si risveglia in un corpo e in un presente che stenta a riconoscere. I genitori le raccontano che è stata vittima di un gravissimo incidente automobilistico, ma sono tante le lacune sulla sua identità e molti gli interrogativi irrisolti sulla sua vita attuale. Perché mai la sua famiglia si è trasferita di colpo in California, abbandonando tutto a Boston? Perché la nonna la tratta con inspiegabile scontrosità? Perché i genitori le proibiscono di parlare del loro improvviso trasloco? E come mai Jenna riesce a ricordare intere pagine del Waldendi Thoreau, ma riporta a stento alla memoria stralci disordinati del suo passato? Assetata di verità e inquieta, la ragazza cerca di riappropriarsi della sua vita passata. Guardando i filmati dell’infanzia, strani ricordi riaffiorano nella sua mente confusa e, lentamente, Jenna realizza di essere prigioniera di un terribile segreto.
 
Il mio pensiero:
Mary E. Pearson è autrice americana di romanzi YA. Nata nel 1955, ha attualmente all’attivo 6 libri, di cui i più celebri in Italia sono quelli che vedono per protagonista la diciassettenne Jenna Fox: “Dentro Jenna” del 2008 e la continua “l’eredità di Jenna” del 2011.
“Dentro Jenna” può essere senza ombra di dubbio collocato all’interno sì, della categoria YA e distopico, ma per lo più parlando di questo romanzo mi viene in mente il termine “fantascientifico”. La storia è ambientata in California in un futuro da noi lontano. Un’epoca in cui l’evoluzione tecnologica e scientifica ha raggiunto dei livelli che, con la consapevolezza del contemporaneo, definiremmo avveniristici.
Jenna Fox aveva 16 anni quando un terribile incidente l’aveva quasi uccisa. Dopo un anno di coma si risveglia, ma della sua vita nulla è rimasto. Prima di tutto perché la sua famiglia ha deciso di trasferirsi da Boston in California e in secondo luogo perché Jenna Fox, della sua vita precedente non ricorda nulla o quasi. Ha dimenticato anche alcuni concetti fondamentali:
Non mi ricordo dell’incidente. Non mi ricordo di Jenna Fox. Mio padre mi ha detto che ci vuole tempo. Mi ha assicurato che «il tempo guarisce ogni ferita». Ho preferito non dirgli che non so cosa sia il tempo.
Vive rinchiusa in casa perché i genitori hanno paura che le possa succedere ancora qualcosa di brutto. La nonna Lily sembra che la odi, ma Jenna non si sa spiegare perché. L’unica cosa che l’è concesso di fare è rivedere i vecchi filmini, con la speranza che la memoria le possa tornare. E così succede, ma i ricordi che arrivano non sono proprio quelli che uno si aspetta: ricorda il suo battesimo, avvenuto quando aveva pochi mesi; ricorda quando era ancora nel grembo materno; ricorda ogni singolo evento storico con una precisione sbalorditiva ma non ricorda la sua famiglia, cosa amava fare, quale cibo preferiva…perché?
Però ben presto Jenna capisce che la vita le ha offerto una seconda possibilità e decide così di approfittarne: inizia a frequentare una scuola particolare dedicata alla salvaguardia dell’ecosistema, fa amicizia con ragazzi che come lei sono particolari: chi ha subito delle terribili mutilazioni a causa di epidemia, come per esempio Allys, e chi invece porta ferite più profonde di quelle fisiche, come Eyhan. E forse questa consapevolezza di avere una seconda chance la porterà a scoprire cose di cui avrebbe voluto non sapere nulla.
Nel romanzo è forte la componente fantascientifica: i livelli raggiunti dalla ricerca sono davvero avveniristici. Le descrizioni delle evoluzioni biotecnologiche e tecnologiche sono molto dettagliate e sono descritte in modo talmente verisimile che viene da domandarsi se l’autrice non sia a conoscenza di tecnologie ai più ancora sconosciute. Certo il progresso che stiamo vivendo negli ultimi anni, se ben ci pensiamo, fino a 30 anni, erano “cose dell’altro mondo”, eppure oggi ci sembrano cose normalissime, quindi ti viene da pensare: e chi mi dice che tra 30 anni quello che viene descritto nel libro non sia realizzato? E questo spesso ti porta a domandarti: fino a dove l’uomo si può spingere? A volte il progresso porta a porsi delle domande circa la moralità e l’eticità di certi comportamenti. E soprattutto la componente “Etica” è al centro del romanzo. Può l’animo umano accettare certi compromessi con la scienza? Cosa e quanto si può fare per aiutare il prossimo? Questo libro, seppur dedicato ai più giovani, aiuta a riflettere su questo tematica sicuramente molto attuale e delicata. E porta anche a riflettere sull’amore immenso dei genitori, che a volte sono disposti a tutto per la propria famiglia, anche andare contro ciò in cui credono e contro la legge stessa.
Il personaggio di Jenna Fox mostra mille sfaccettature che inevitabilmente ti portano ad affezionarti. È una diciassettenne che ha rischiato di morire, che vive i primi turbamenti d’amore e il classico rapporto conflittuale genitori-figlio proprio degli adolescenti. È curiosa di sapere, vuole ricordare, ma allo stesso tempo ha paura. Sa che qualcosa del suo passato spaventa i genitori, ma non ricorda cosa. Ricorda i suoi amici Kara e Locke, ma non ricorda cosa è loro successo. Una ragazza che vive mille conflitti, che io ho molto apprezzato grazie alla penna abile di Mary E. Pearson.
Lo stile del romanzo è molto diretto, la scrittura è fluida e mai noiosa. La scrittura procede per piccoli  paragrafi, ognuno con un proprio titolo e all’interno del romanzo troviamo a volte delle poesie, se così vogliamo definirle, anche se preferisco definirle “l’anima, in versi, di Jenna Fox”. Un elemento che mi ha colpita è anche il fatto che l’autrice riporti spesso l’etimologia di termini che Jenna non ricorda. Vocaboli che noi spesso diamo per scontato, ma che invece nel contesto del romanzo aiutano a riflettere.
Il genere “futuristico” non è mai stato nella top ten dei miei generi preferiti, eppure questo romanzo l’ho amato oltre ogni aspettativa. E questo forse proprio grazie all’abilità narrativa dell’autrice che è riuscita a rendere intrigante il romanzo, seppur trattando temi forti e delicati come appunto già detto l’”etica” del progresso dell’uomo. Ho assegnato 4 stelline al romanzo e spero di poter riconfermare, e perché no, aumentare il giudizio dopo aver terminato anche il seguito “L’eredità di Jenna”.
 
P.S. I diritti del libro sono stati acquisiti da una nota casa televisiva: speriamo arrivi presto il tanto annunciato film=)
Isy

1 commento:

  1. Sono curiosa di leggere il seguito, Dentro Jenna l'ho trovato un buon incipt!

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