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02 maggio 2012

Recensione "Ogni goccia di sangue" di Michael Robotham

Titolo:Ogni goccia di sangue
Autore: Michael Robotham

Pagine: 420
Prezzo: euro 7,70
Editore: Timecrime
data di pubblicazione: 23 febbraio 2012

Trama
Joseph O’Loughlin è uno psicologo criminale che collabora con la polizia di Bristol, un mestiere che riesce a gestire visto che “il signor Parkinson”, come lo chiama lui, non lo ha ancora costretto a ritirarsi. Ma a complicare ancora di più le cose ci si mettono la recente separazione dalla moglie e un rapporto difficile con la figlia più grande. Per Joe non è un gran momento, il lavoro, al quale si aggrappa con le poche forze rimaste, è la sua unica ancora di salvezza. Ma quanto tempo occorre perché una vita vada in pezzi? Una sera Sienna, la migliore amica della figlia di Joe, si presenta alla porta di casa O’Loughlin. La ragazza è coperta di sangue; non apre bocca, è pallida, rigida, una statua di sale. Poco dopo il cadavere del padre di Sienna, Ray Hegarty, viene ritrovato dalla polizia: giace a faccia in giù accanto al letto della figlia, la carotide recisa, una mazza da hockey accanto alla mano destra. O’Loughlin comincia a investigare per proprio conto ma ogni passo lo conduce verso un ginepraio in cui si cospira perché regni il silenzio, la menzogna, perché certe verità fanno male, e allora è meglio insabbiare, corrompere, trovare un capro espiatorio che paghi per gli errori di tutti.

Recensione:
Prima di parlarvi del romanzo in questione, è mio dovere avvertirvi che “Ogni goccia di sangue” è il quarto romanzo che ha per protagonista Joseph O’Laughin, io personalmente prima della lettura del romanzo vi consiglio la lettura dei precedenti: “L’indiziato”, “Perduta” e “Il manipolatore”=)
Il romanzo “Ogni goccia di sangue” è un Thriller dello scrittore Michael Robotham. Sin dal suo incipit il romanzo lascia trapelare la sua crudezza e il suo affrontare temi molto delicati. Infatti, si apre con la pagina del diario di Sienna, una ragazzina di 14 anni che senza troppi preamboli racconta al suo “amico di carta” quanto la faccia star bene tagliarsi, quanto lo scorrere del sangue sul suo corpo la faccia sentire pulita. Sì, Sienna è autolesionista, ma sin  dalla prima parte del romanzo si capisce come questi atti altro non siano che la punta dell’iceberg del dolore dove vive Sienna. Una sera Sienna si presenta a casa della sua migliore amica, Charlie O’Laughin (figlia di Joseph!) ricoperta di sangue e in evidente stato di shock. Nel frattempo nella sua abitazione viene rinvenuto il corpo massacrato del padre: Ray Hegarty, marito e padre esemplare, amato da tutti. Ma come spesso succede l’apparenza inganna, talvolta anche gravemente. Si viene dunque a scoprire che Ray Hegarty non era l’uomo perfetto che tutti credevano, ma piuttosto un uomo violento che non esitava nemmeno di abusare del fragile corpo della figlia! Per l’omicidio viene dunque incriminata Sienna, lasciando poco spazio ad altri scenari.
Sono trascorse meno di 100 pagine, quindi ovviamente le oltre 400 pagine restanti non potevano che nascondere tante nuove informazione, che al di là di ciò che pensavo, non sono affatto forzate, anzi. La storia ha iniziato a mostrare risvolti e personaggi sempre nuovi che pian piano si affiancavano alla trama iniziale giungendo infine a intrecciarsi. Tra questi personaggi c’è il professor Gordon Ellis, un uomo affascinante, ma  ambiguo, con alle spalle un passato misterioso; egli è infatti padre di un bambino, la cui madre, prima moglie di Ellis, è scomparsa qualche anno prima in circostanze mai chiarite. Nel romanzo Ellis è sposato con una giovane ragazza, Natasha. Un altro personaggio che secondo me merita attenzione è quello della professoressa Robinson, una donna piacente che cercherà in tutti i modi di attirare l’attenzione di Joseph, dal quale è attratta e che allo stesso tempo lui  è attratto: i due intrecceranno una relazione molto particolare. E infine c’è “l’uomo che piange”, un personaggio inquietante il cui soprannome è dovuto al volto deturpato da 2 enormi tatuaggi neri sul volto, a formare 2 lacrime: il suo compito sembra solo uno, far fuori chiunque indaghi sull’omicidio Hegarty. La trama perciò si complica in modo esponenziale. E come se non bastasse al primo fatto di cronaca pian piano si affianca un altro fatto di cronaca vecchio ormai di qualche tempo, e che ha per protagonista il candidato per il Partito Nazionale Britannico Novak Brennan. Egli è accusato, assieme a 2 complici, di aver dato fuoco a una casa abitata da extra-comunitari, uccidendo l’intera famiglia, ad eccezione di uno dei figli, Marco Kostantin. E mentre nelle aule della polizia si indaga sull’omicidio Hegarty, nelle televisioni non passano altre che le immagini del processo importante, ma delicato, contro Brennan. In questo processo collabora anche la ex moglie di Joseph O’Laughin, Julianne, in qualità di interprete.
Una trama avvincente e che nonostante sia ricca di dettagli e intrecci non risulta mai confusionaria al punto da non essere compresa. Certo qualche volta ho dovuto rivedere un paio di passaggi, ma la storia era fin troppo articolata per essere sempre chiarissima, ma dipende anche da me che sono un po’ lenta.
Tra tutti i personaggi però devo spendere qualche parola per il protagonista Joseph O’Laughin, professore di Psicologia. Ho adorato questo personaggio! Un uomo ironico, divertente, sveglio, ma allo stesso pieno di sentimenti, di amore per le figlie e innamorato ancora della ex moglie Julianne. Joseph ha inoltre una particolarità che lo rende unico e, perdonate l’insensibilità, anche divertente: è malato di Parkinson, che lui chiama simpaticamente “l’amico Parkinson”. Come se lui dicesse: “Ci rido su io, perché non dovreste farlo anche voi”. Nonostante non lavori più per la Polizia, decide di collaborare con l’amico Vincent Ruiz e l’ex capo Veronica Ray, per aiutare Sienna, ragazza alla quale è affezionato dopo tutte le giornate che lei passava a casa sua, e che solo col senno di poi aveva compreso essere  un tentativo di fuggire dal male causatele dal padre.
La scrittura, di cui ho già accennato prima, è scorrevole e chiara in ogni singolo elemento salvo alcuni momenti in cui la troppa ricchezza di elementi rendeva un po’ complessa la comprensione, ma ripeto, spesso sono io un po’ dura di comprendonio.
In conclusione, libro stra-consigliatissimo, però ribadisco prima di leggerlo recuperate i primi tre libri, e anche alcuni richiami in questo libro saranno chiari. Io personalmente davanti ad alcune informazioni sono rimasta un po’ stranita perché sembravano buttate lì, ma in realtà sarebbero risultate chiare se avessi letto gli altri.



Alla prossima

Isy

4 commenti:

  1. Lo psicologo criminale è una di quelle professioni che mi affascinano tantissimo! :)
    A presto
    Laura

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  2. Non lo conoscevo, ma dalla tua recensione sembra particolarmente intrigante, e poi il prezzo è anche molto basso, cosa che non fa mai male... :D

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  3. Anch io ho cominciato a leggere questo autore ma come sottolinei e indichi tu,ho iniziato da l indiziato,in quanto i protagonisti restano sempre gli stessi...

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  4. che bella trama e che bella recensione appassionante!!
    me lo segno subito, i thriller fatti bene vanno letti!!!

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