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12 maggio 2012

RECENSIONE: Irresistibile nord di Andrea di Robilant

Buon sabato pomeriggio a tutti
eccomi qui con una nuova recensione, buona lettura!!

Titolo:Irresistibile nord
Autore: Andrea di Robilant
Pagine: 224
Prezzo: euro 17,60
Editore: Corbaccio
Data di pubblicazione: 29marzo 2012

Trama
Venezia, fine del XIV secolo. Due mercanti, i fratelli Zen, si imbarcano per un lungo viaggio verso l’estremo Nord, un salto nell’ignoto in mari tempestosi, fra monaci, guerrieri, principi e abitanti di terre lontane e selvagge. Venezia, metà del XVI secolo. Nicolò Zen, discendente dei fratelli, trova in una casa di famiglia una carta geografica e delle lettere con la descrizione del viaggio compiuto dai suoi antenati. Le pubblica: la carta, in pieno Rinascimento, diventa un tassello importante nella mappatura dell’orbe terraqueo.
Venezia, XXI secolo. Andrea di Robilant ritrova in biblioteca il libro di Nicolò Zen, che nel frattempo è diventato una «pietra dello scandalo»: nel corso dei secoli la carta non è stata ritenuta affidabile; il viaggio dei fratelli Zen è stato messo in dubbio, addirittura si è sospettato che il libro fosse un falso clamoroso. Di Robilant, incuriosito, si mette sulle tracce dei fratelli Zen alla ricerca di una verità ancora tutta da scoprire. E fra archivi inglesi, rovine di monasteri islandesi, castelli delle Shetland, costruisce un itinerario avventuroso e avvincente in luoghi che nulla hanno perso della magia del passato e che ancora parlano di vichinghi, di regni guerrieri, di boschi incantati, di naufragi e conquiste... 


 
Mia Recensone
Irresistibile nord è stata una lettura davvero molto diversa dal solito perchè non è un romanzo, ma è un saggio storico- geografico che racconta la ricerca, in biblioteche ed archivi, compiuta dallo scrittore su due uomini veneziani del XIV secolo.
Vi starete chiedendo: perchè mai ho scelto di leggere questo libro che di certo non è un romanzo leggero e scorrevole in un periodo di stress universitario non indifferente? E perchè mai proprio un saggio storico a sfondo geografico(io che non sopporto molto la geografia)?
Ebbene ho letto la trama sul sito della Corbaccio e mi ha colpito molto perchè Andrea di Robilant, nei suoi libri, ha fatto il lavoro che sognavo di fare io prima che la realtà mi piombasse inesorabilmente addosso. Lui  è infatti un giornalista che compie ricerche storiche in polverosi archivi storici ed è riuscito a scovare, grazie alla sua curiosità e abilità, storie davvero interessanti tra cui quella di cui vi andrò a parlare adesso.

L'autore ci racconta che, durante una ricerca nella biblioteca Marciana di Venezia, grazie ad un turista americano che cercava informazioni sul palazzo di una famiglia della città, la famiglia Zen, incuriosito, è riuscito a scovare una mappa cinquecentesca, disegnata proprio da uno Zen, che rappresentava l'estremo nord della terra. Attratto inesorabilmente da questa mappa e dalla storia controversa che è legata ad essa, incantato dalla  narrazione  del viaggio compiuto da Nicolò Zen, che ha trovato all'interno di una cronaca molto conosciuta fino al 1700, Andrea di Robilant ha compiuto fisicamente un viaggio che lo ha portato a visitare luoghi molto lontani da Venezia.
Grazie a ricerche minuziose e ad incontri davvero molto particolari con storici norvegesi e islandesi, è stato capace di ricostruire, in modo più o meno corretto, il viaggio che  Nicolò Zen ha compiuto alla fine del 300 in tarda età, è riuscito a capire di quali luoghi fantastici il veneziano parlava nelle sue lettere ed è riuscito a sciogliere i problemi linguistici e ad attenuare le invenzioni compiute da Nicolò Zen il giovane, autore della cronaca di viaggio.
Infatti, non è stato Nicolò Zen nonno a scrivere la cronaca del proprio viaggio,bensì suo nipote nel 500, ereditando le scolorite lettere del suo antenato, ha deciso di trascrivere e rimaneggiare i contenuti delle carte ritrovate. Il suo scritto ebbe un grande successo letterario ed accademico, tanto che la cartina disegnata in modo goffo e poco affidabile, fu ricopiata e presa in esame da numerosi cartografi successivi; questo perchè all'epoca erano molto ricercate informazioni relative a queste sconosciute e lontane terre che, come per l'Egitto nell'800, avevano un fascino misterioso e ammaliante.

Insomma questo libro racconta la ricerca e la ricostruzione compiuta dall'autore, basandosi su una cronaca di viaggio del 500 e sulla relativa cartina. Lo stile di scrittura ha ovviamente una chiara impronta storica e saggistica, quindi, soprattutto nelle parentesi in cui vengono narrate le vicende relative a guerre veneziane e norvegesi(con nomi di luoghi e persone), la lettura può rallentare ed essere difficoltosa, in particolar modo nella parte che riguarda la storia della Norvegia, che personalmente non ho mai studiato.
Si vede che la storia e che le polverose biblioteche antiche e gli archivi mi interessano molto?
Bene, a questo libro non assegnerò stelline, perchè non è un romanzo, ma mi è piaciuto e, anche se in modo molto alternativo dal solito, ho viaggiato attraverso la storia in modo piacevole ed interessante. L'autore, visto attraverso le descrizioni degli incontri in prima persona, sembra davvero molto simpatico tra l'altro!

Lya

2 commenti:

  1. non so, questo libro mi attira a metà...
    Da una parte c'è la mia attrazione per la storia però ammetto che sin dalle elementare qualsiasi riferimento a scoperte geografiche, non mi ha mai attratto, forse perchè purtroppo nel mio inconscio detesto la geografia ^^

    però anche se non è un romanzo, non è detto che sia noioso....! ;)

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  2. A me attira molto invece e trovo che abbia oltre ad una trama interessante una spendida copertina :)

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