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29 giugno 2011

RECENSIONE: 13 di Jay Asher

Ciao ragazzi
Anche oggi voglio dirvi cosa penso di un libro un pó vecchiotto ma che mi ha attirata un pó per la copertina che mi piace molto, un pó per la trama che a primo impatto mi è sembrata decisamente forte e interessante.
 Questa recensione è frutto di un pó di tempo di riflessione( ho finito il libro 10 giorni fa circa) perché sono stata molto combattuta, non sapevo davvero cosa pensare, ed infatti ho anche chiesto un parere ad alcune amiche blogger che mi hanno detto il loro pensiero, ma che condivido solo in parte.

Titolo: 13
Autore: Jay Asher
Pagine: 236
Prezzo: € 15,00
Editore: Mondadori

Trama
Clay torna da scuola e fuori dalla porta trova ad aspettarlo una pessima sorpresa: sette audiocassette numerate con dello smalto blu. Ascoltandole, scopre che a registrarle è stata Hannah, la ragazza per cui si è preso una cotta. La stessa ragazza che si è suicidata due settimane prima. Quelle cassette sono il suo modo per avere l'ultima parola sulle vicende che, secondo lei, l'hanno portata alla morte: facendole scorrere, Clay scopre che il destinatario del pacchetto deve ascoltarle e poi passarle al successivo di una lista. Nelle cassette, 13 storie: ognuna legata a una persona che ha dato ad Hannah una ragione per togliersi la vita. Seppur sconvolto, non può resistere alla tentazione di esplorare a fondo la storia che lo riguarda e, guidato dalla voce di lei, visiterà i luoghi che lei vuole mostrargli, finché non gli rimarrà altro da ascoltare...

Mia recensione
Il libro racconta la storia di un suicidio attraverso delle registrazioni, che la protagonista Hannah, incide su 7 cassette e che invia a coloro che lei reputa colpevoli di averla fatta soffrire, che insomma lei crede fautori piú o meno consapevoli del suo gesto estremo.

PLAY.
… uno: ascoltare. Regola numero due: consegnare il
pacco agli altri. Mi auguro solo che nessuna delle due sia
troppo facile per voi.
Una volta che avete finito di ascoltare tutti e tredici i lati
– perché ogni storia ha tredici lati – dovete riavvolgere le
cassette, rimetterle nella scatola e consegnarle alla persona
che viene dopo di voi nel racconto. E tu, fortunato numero
tredici, sei liberissimo di portartele con te all'inferno

Racconta quindi sui 13 lati delle registrazioni degli episodi della sua vita degli ultimi 2 o 3 anni, che vedono protagonisti per lo piú ragazzi ma anche ragazze. Ci sono storie di delusione, tradimento, umiliazione, tiri mancini che le vengono fatti in questo periodo che evidenziano la superficialità e il poco interesse che certe persone hanno nei confronti dei coetanei.
Insomma non la storia forte che mi aspettavo, ma una storia delicata ma profonda che cerca di descrivere le sofferenze di questa ragazza che pian piano cade nel baratro e decide in modo assolutamente lucido e consapevole di porre fine alla sua vita.

Leggendo la trama mi sono detta:” Ecco un young adult serio, che tratta argomenti attuali e reali, forti!”.
 Ho quindi iniziato la lettura convinta al 100% che fossero affrontati argomenti scottanti, a partire dal suicidio per poi capirne le motivazioni vere, dalla voce della ragazza stessa, ma poi leggendo leggendo, arrivata alla quarta cassetta su 7, ho iniziato davvero a dubitare che ci fosse qualcosa di forte, perché nonostante dei bellissimi pensieri che la protagonista comunica,sentimenti toccanti e dolci, i motivi che va narrando che l’hanno spinta al suicidio non reggono, almeno per me.
Insomma la delusione è arrivata dirompente, le mie aspettative sono crollate.
Francamente mi aspettavo una storia di violenza, magari in famiglia o umiliazioni continue in aggiunta alle cose che racconta, oppure se ci fossero stati problemi psicofisici, come l’obesità ed infatti ci sono stati casi soprattutto in America, che vedono protagoniste ragazze obese, prese di mira costantemente ed in modo davvero malvagio al liceo, che hanno tentato il suicidio.
In fin dei conti Hannah ha una famiglia che la ama, va bene a scuola, è una bella ragazza che ha diverse storie, ok saranno pure inconsistenti e per lei inaccettabili, ma suscita interesse nei ragazzi e soprattutto ha 16- 17 anni, ha delle amicizie durante gli anni che poi perde, ma tirando le somme tutto ció non puó portare al suicidio, non lo trovo reale. Tutti gli adolescenti, me compresa, trovano e hanno trovato per la propria strada amiche a convenienza o che ti tradiscono, ragazzi che non sono come pensavi che fossero, dispetti tra ragazzi di vario genere ci sono sempre, insomma nulla di serio che con il tempo sbiadisce, magari rimane un pó di astio verso alcune persone, ma nulla che possa spingere ad un gesto simile, sempre ovviamente secondo me.

Quello che piú mi è piaciuto del libro è l’espediente usato dalla protagonista, le cassette da passare di persona in persona per far capire ció che è accaduto e dare una visione d’insieme di ció che l’ha fatta soffrire rendendo consapevoli i suoi compagni, in un modo terribilmente intimo e diretto ed inoltre il messaggio che comunica che trovo sia davvero giusto. Hannah ci fa capire che anche un gesto, una frase, un sussurro, che puó sembrare insignificante puó avere delle conseguenze inimmaginabili in persone fragili, che occorre quindi pensare a ció che si fa, perché ferire una persona puó non avere conseguenze o al contrario averne in negativo.
Le ultime 2 cassette mi sono piaciute particolarmente, non tanto per ció che accade, ma quanto per i sentimenti , i pensieri di Hannah che cerca disperatamente aiuto senza alla fine trovarlo, le ho trovate commuoventi e disarmanti.

Assegno 3 stelline e mezzo e vi dico che avrei accettato maggiormente il libro e avrei dato un giudizio piú alto se  non avessi avuto determinate aspettative e se l’autore avesse salvato la protagonista, le avesse dato una seconda chance per ricominciare.

Nonostante tutto ció che ho detto, lo consiglio caldamente sia ai ragazzi che agli adulti, perché credo che se ci si riesce a calare nella storia, puó colpirti e farti riflettere.

voi avete letto questo libro? cosa ne pensate?

Lya

2 commenti:

  1. Io ho letto questo libro e mi è piaciuto davvero tanto, anche io all' inizio pensavo che non fossero motivi validi per uccidersi ma pensandoci lei era arrivata ad un limite non si sentiva accettata i suoi stessi genitori non si preccupavano per lei come prima, tutti la prendevano in giro pensavano cose di lei non vere e non credo che poteva ritornare ad essere felice e a dimenticare tutto così facilmente.
    Dopo aver finito di leggere il libro avevo gli occhi lucidi per i sentimenti di Hannah e di Clay. Lo trovo un libro fantastico!

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  2. Ciao! Farò un altro a leggere la tua recensione ^^

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