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02 maggio 2011

Classici...da libreria (05)

Buongiorno a tutti. Oggi per la rubrica “Classici da libreria” voglio proporvi un giallo scritto nel  1933 da una delle più brillanti e prolifiche scrittrici di gialli di sempre:  Agatha Christie!
Agatha Christie

Nata nel 1890 a Torquai (Devonshire), Agatha Mary Clarissa Miller sposò nel 1914 Archibald Christie da cui adottò il cognome e da cui ebbe una figlia. Dopo il divorzio nel 1928, si risposò nel 1930 con Max Mallowan, con il quale visse felicemente fino alla morte, nel 1976. Conosciuta soprattutto per i suoi romanzi gialli, a lei si devono l'invenzione di 2 dei più famosi protagonisti gialli: Hercule Poirot e Miss Marple. La sua bibliografia consta non solo di gialli ma anche di romanzi rosa, scritti con il nome di Mary Westmacott, il cui successo non può essere equiparato a quello come autrice di gialli.
Tra i premi attribuitele il più famoso è il DBE, con la quale viene nominata Dama dell'Impero Britannica.
 

Romanzo

Titolo: 10 piccoli indi.ani
Autore: Agatha Christie
Anno di pubblicazione: 1939
Trama
Un'isola al largo delle coste del Devon, una misteriosa isola deserta che ha la forma di una testa di negro: dieci persone riunite da un fantomatico U.N. Owen.Autentico e inuguagliato capolavoro del Thrilling, singolarissima e originale variazione del classico "delitto in una stanza". Uno dei più famosi e ben riusciti thriller di Agatha Christie.

Recensione
Il romanzo in questione è “10 piccoli indiani (e alla fine nonne restò nessuno).
La storia si svolge su una piccola isola del Devon: Nigger Island. I protagonisti sono 10 persone che non si conoscono tra di loro ma che vengono invitati su quest’isola misteriosa da un personaggio il cui nome è inequivocabile della sua reale natura: U. N. Owen (che in inglese si legge Unknown ovvero Sconosciuto). All’inizio della storia le 10 vittime ignare, dopo aver raggiunto l’isola l’8 agosto su invito di questo U.N.O., vivono con tranquillità la loro prima sera sull’isola. Una tavola imbandita, al cui centro c’è un vassoio con 10 statuine di 10 piccoli negretti (o indiani),  li invita a cenare. La presenza delle statuini all’inizio li fa pensare a una semplice passione del proprietario dell’isola per una vecchia filastrocca molto nota in Inghilterra, che recita così:

“Dieci piccoli negretti se ne andarono a mangiar,
 uno fece indigestione,
solo nove ne restar.

Nove poveri negretti fino a notte alta vegliar:
 uno cadde addormentato,
otto soli ne restar.

Otto poveri negretti se ne vanno a passeggiar:
 uno, ahimè, è rimasto indietro,
solo sette ne restar.

Sette poveri negretti legna andarono a spaccar:
un di lor s’infranse a mezzo,
e sei soli ne restar.

I sei poveri negretti giocan con un alvear:
da una vespa uno fu punto,
solo cinque ne restar.

Cinque poveri negretti un giudizio han da sbrigar:
 un lo ferma il tribunale,
 quattro soli ne restar.

Quattro poveri negretti salpan verso l’alto mar;
 uno un granchio se lo prende,
e tre soli ne restar.

I tre poveri negretti allo zoo vollero andar:
 uno l’orso ne abbrancò,
e due soli ne restar.

I due poveri negretti stanno al sole per un pò:
un si fuse come cera
e uno solo ne restò.

Solo, il povero negretto in un bosco se ne andò:
 ad un pino s’ impiccò
e nessuno ne restò".

Ma ben presto la loro permanenza viene sconvolta da una voce misteriosa proveniente da un grammofono che annuncia, come fosse un giudice, le pene e gli assasinii attribuiti ad ognuno di loro. I protagonisti, come già detto, sono 10:
  • ·         Edward Armstrong, professione medico;
  • ·         Emily Brent, vecchia zitella e timorata di Dio;
  • ·         William Blore, ex-poliziotto,
  • ·         Vera Clayton, giovane ragazza chiamata sull’isola in qualità di segretaria;
  • ·         Philip Lombard, ex-esploratore;
  • ·         Jhon McArthur, ex-generale;
  • ·         Anthony Marston, giovane snob;
  • ·         Thomas e Ethel Rogers, marito e moglie, domestici della villa;
  • ·         Lawrence Wargrave, giudice in pensione.

Ognuno di loro, accusato di un reato, tenta di difendersi, anche se in realtà sono tutti colpevoli impuniti, eccetto uno. Dopo che la voce ha parlato e dopo il primo terrore iniziale, la storia assume una piega terrificante: ad uno ad uno iniziano a morire i presenti, ma in modo naturale, bensì come succede ad ogni povero negretto della filastrocca. E cosa ancor più inquietante è che dopo ogni morte misteriosamente scompare un negretto dal vassoio nel centro tavola, quasi a voler ricordare ai superstiti che prima o poi toccherà anche a loro. A rendere ancora più inquietante la situazione è la consapevolezza di aver trovato ogni volta il colpevole, ma che puntualmente è il prossimo a morire. La perlustrazione dell’isola, dopo aver confermato l’assenza di persone estranee al gruppo dei 10, fa nascere la consapevolezza nei superstiti che il famoso UNO esiste, ma è necessariamente uno di loro.
Fino alla fine del romanzo, quando ormai anche l’ultimo negretto “si impiccò”, la storia rimane irrisolta. L’epilogo vede protagonista 2 poliziotti che arrivati sull’isola allarmati dagli abitanti della costa che non vedono rientrare i “turisti per una settimana”, trovano 10 cadaveri e nessun elemento che possa loro permettere di arrivare al capo di questo enigma. La soluzione arriva nel modo più assurdo e allo stesso tempo ingegnoso che la Christie potesse inventare: un messaggio in bottiglia del vero colpevole , il quale confessa tutto e racconta nei minimi dettagli il modo in cui ha portato avanti la sua punizione nei confronti del gruppo di assassini.
Degno di essere considerato uno dei più bei Thriller della “Regina del Crimine”, il mio voto è 3 e mezzo. La scrittura infatti è scorrevole, ma l’epilogo non mi ha particolarmente colpito. Infatti, mi aspettavo che il colpevole venisse scoperto in altro modo. Consiglia vivamente la lettura.


Alla prossima
Isy

1 commento:

  1. l'ho letto e mi è piaciuto, è abbastanza inquietante xD per ora ho letto solo questo libro ma in casa ne ho anche altri suoi, prima o poi li leggerò :)

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