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23 marzo 2011

RECENSIONE: Hyperversum di Cecilia Randall

Come anticipato nel precedente post, oggi vi propongo la recensione del primo libro della trilogia di Cecilia Randall.


Titolo: Hyperversum
Autore: Cecilia Randall
Pagine: 800
Prezzo: € 8,90
Editore: Giunti (edizione economica)

Trama
Daniel ha una passione bruciante per un videogioco online, Hyperversum, che trasporta la sua fantasia nella storia. Dentro la realtà virtuale ha imparato a essere un perfetto uomo del Medioevo e conosce tutte le astuzie per superare ogni livello di gioco. Ian ha una laurea e un dottorato in storia medievale. Dalla morte dei genitori è diventato parte della famiglia di Daniel. Al rientro da un soggiorno di studi in Francia, Ian raggiunge la sua "famiglia acquisita" per una cena e, naturalmente, per tornare a giocare col suo amico Daniel al loro videogame preferito. Davanti allo schermo non sono soli: ci sono il piccolo Martin, Jodie, la ragazza di Daniel, e, collegati da un altro computer, Carl e Donna. Mentre vivono la loro avventura virtuale nel Medioevo, i ragazzi vengono sorpresi da una tempesta che li tramortisce: Daniel, Jodie, Ian e Martin si ritrovano in Fiandra, nel bel mezzo della guerra che vede contrapposti Francia e Inghilterra, Impero e Papato. Si apre per loro una nuova vita. Nuove strade, un nuovo amore...


Cecilia Randall, pseudonimo di Cecilia Randazzo, è un’autrice di fantasy italiana. Modenese, inizia la sua attività editoriale nel 2006, con la pubblicazione del primo romanzo “Hyperversum”che da il nome anche alla trilogia. 
Ma passiamo subito alla recensione.Partendo dal generale il libro mi è molto piaciuto, le descrizioni dello stile di vita medievale sono molto dettagliate, anche la descrizione di abiti e luoghi mi ha permesso facilmente di immergermi totalmente nel libro. Questa cosa molte volte viene data per scontato, invece no: dipende tutto dall’abilità dello scrittore, più è bravo nel descrivere i dettagli, più facile è identificarsi nei personaggi. Quando invece le descrizioni si riducono al minimo indispensabile difficilmente si riesce a lavorare di fantasia, soprattutto in casi come questo dove sono descritte situazioni che non fanno parte del quotidiano moderno (guerre medievali, biblioteche e amanuensi, castelli con città fortificate,…). La storia ci mette un po’ a decollare, personalmente ho trovato le prime pagine un po’ noiose perché troppo ricche di dialoghi e un po’ dispersivo. La storia inizia a coinvolgere pian piano il lettore da quando parte il gioco, ma il massimo lo si raggiunge dopo il “Naufragio”. Da questo punto in poi mi è stato difficile smettere di leggere. Era un susseguirsi di vicende e di situazioni che ti lasciavano senza fiato. Il personaggio principale è inizialmente Ian. Solo in un secondo momento assumono un ruolo di rilievo anche gli altri amici: Daniel, per primo; poi Jodie e Martin. Gli altri 2 naufraghi, assenti per buona parte del romanzo, assumeranno alla fine un ruolo di rilievo: in particolare Carl che diventa fondamentale per lo svolgersi della storia. Accanto ai protagonisti moderni, ci sono anche i protagonisti medievali: di particolare importanza sono i personaggi di Isabeau de Montmayeur, Guillaume De Ponthieu e una menzione spetta a Jerome Derangale, che con le sue azioni da origine a un evolversi inaspettato e turbolente della vicenda. Infine vanno citati personaggi che nonostante non abbiano avuto un ruolo fondamentale nella vicenda, lo hanno avuto nella storia medievale: si tratta infatti di personaggio storicamente esisti: Henri de Bar, Etienne de Sancerre, Henri de Grandprè e Filippo II Augusto (anche Guillaume de Ponthieu è esitito realmente).
La vicenda ruota attorno alla famosa Battaglia di Bouvines (Battaglia_di_Bouvines), svoltasi il 24 Luglio 1214, una Domenica, giorno inaspettato per una battaglia, poiché si trattava del Giorno del Signore, quindi un giorno dove anche le crisi più gravi non pretendevano di essere risolte. L’attacco vedeva contrapposti lo schieramento del duca di Fiandra, alleato degli inglesi e dell’imperatore Ottone IV di Germania, contro lo schieramento francese, che al suo fianco godeva dell’appoggio del papato. L’esito finale della battaglia è Storia!
Alla fine del romanzo, quando ormai la storia sembra concludersi in un determinato modo, c’è sempre il colpo di scena finale che capovolge la situazione. E il finale aperto non lascia che nel lettore il desiderio di leggere al più presto il seguito!
La scena che più ho amato è la descrizione dell’attività amanuense nelle biblioteche dei monasteri. Deformazione professionale, dal momento che adoro studiare le pergamene antiche! Inoltre bisogna sottolineare che ho imparato più storia medievale leggendo questo libro che studiando libri sull’argomento. E infine vi segnalo le note dell’autrice alla fine del romanzo: sono chiarificatrici sulle vicende del romanzo, ed io le ho trovate interessanti perché spiegano al lettore alcune cose importanti.
La mia valutazione finale è 4 stelline e mezzo. 
A presto,
Isy


 Per saperne di più sulla trilogia:  http://www.hyperversum.it/index.asp



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