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31 marzo 2018

In e Out: marzo 2018

Buongiorno lettori e passanti,
vi state godendo le vacanze pasquali? Io conto di recuperare un po' di stanchezza arretrata in questi giorni ^^
Mi sono ritagliata un attimo tra una dormita e una scampagnata per mostrarvi i miei in e out del mese!


LE LETTURE DI MARZO:

Nord e sud - Elizabeth Gaskell 
I racconti del sesso e della menzogna - Leila Sleimani 
Il diamante dell'harem - Katie Hickman 
L'amore è una sfida meravigliosa - Rachel Von Dyken 
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome - Alice Basso 
Ruin and rising - Leigh Bardugo

IN:

Questo mese è stato un ni per le mie letture perché non mi ha convinto al 100% nulla di quello che ho deciso di leggere. "Nord e sud" mi è piaciuto ma mi aspettavo qualcosa di più per questo il mio In del mese è il libro della Basso "L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome". L'ho trovato carino, scorrevole e la protagonista mi è parecchio simpatica nel suo essere quasi bipolare. Non è da 5 stelline ma l'ho giudicato un tre stelline e mezzo.

OUT:

Come out non posso esimermi dallo scegliere "L'amore è una sfida meravigliosa" un libro che ho trovato vuoto di contenuti, pieno di luoghi comuni e tante situazioni prevedibili e poco realistiche. Per me è davvero bocciato! Prima o poi troverò un romance new adult che riesca a piacermi, vorrei solo che fosse più realistico, profondo e ricco oltre che scritto bene.

quali sono i vostri in e out del mese?

30 marzo 2018

RECENSIONE: Dark Triumph di Robin LaFevers

Buon pomeriggio!
oggi la mia recensione di uno dei libri che ho letto in inglese per poter finire la serie ^^

Titolo: Dark Triumph
Autore: Robin LaFevers
Pagine: 385
Editore: Houghton Mifflin Books for Children
Lingua: Inglese

Serie: His fair assassins #2


Trama
I lean forward, pushing my body out past the battlements. The wind plucks at my cloak, buffets against me, as if it would carry me off in flight, just like the birds or the knight's soul. Let go, it cries, I will take you far, far away. I want to laugh at the exhilarating feeling, I will catch you, it whistles seductively.

The convent has returned Sybella to a life that nearly drove her mad. Her father's rage and brutality are terrifying, and her brother's love is equally monstrous. When she discovers an unexpected ally imprisoned in the dungeons, will a a daughter of Death find something other than vengeance to live for?

Dark Triumph è il secondo libro di una trilogia che è rimasta monca in Italia. Anni fa è stato pubblicato il primo volume “Il segno del destino” e ho un bel ricordo di quella lettura, lo trovai un fantasy scorrevole e piacevole (QUI la mia antica recensione). Da allora sono rimasta in attesa della pubblicazione dei seguiti, che avevano addirittura già dei titoli definiti, ma sto aspettando invano. Per questo ho letto il libro in inglese e concluderò la trilogia in lingua originale.

Il plot segue le avventure di Sybella, un’altra assassina al servizio di Saint Mortain che ha una missione davvero molto complessa: infiltrarsi nella sua stessa famiglia e attendere il segno del santi per poter uccidere il suo crudele padre. Questa è una missione satellite perché il padre della ragazza è il primo oppositore al regno della nuova principessa.
Ovviamente Sybella, tra un ripensamento e un ricordo scomodo, riuscirà a trovare la sua strada tra i vari intrighi che affronterà.

La particolarità che mi ha fatto apprezzare questa trilogia e che mi ha spinto a proseguire con la lettura è relativa alla sua organizzazione: i tre libri si concentrano su tre personaggi femminili diversi. Il primo era incentrato su Ismae, questo secondo sulla terribile Sybella e il terzo racconta le vicende dal punto di vista di Annith. Ogni protagonista ha una propria specifica missione che s’inserisce in un quadro più grande di potere e morte.
Sybella è una ragazza problematica, scontrosa e poco incline a fidarsi del prossimo; la sua madre superiora l’ha inviata nel posto da cui lei è fuggita disperata e spaventata, casa sua. Lei è infatti la figlia di un importante lord che aspira al potere monarchico e vuole arrivare al suo obiettivo a tutti i costi, uccidendo, torturando e facendo ogni sorta di nefandezza. Tra un ricordo e un’avventura, Sybella racconta la sua esperienza di vita e le sue decisioni per poter arrivare, un giorno, ad essere libera di vivere la propria vita senza l’opprimente e pericolosa presenza della sua famiglia e del monastero. La madre superiora di Saint Mortain, pur avendola salvata da un destino di sottomissione e silenzio, sfrutta la ragazza non curandosi dei suoi sentimenti e delle sue paure e, quindi, la missione della protagonista è un vero e proprio incubo. Sempre a contatto con il fratello e il padre, cerca di ottenere ogni possibile informazione utile e nel frattempo attende il segno definitivo del santo per poter uccidere suo padre e vendicarsi e liberarsi una volta per tutte. Le sue vicende s’intersecano presto con quelle di Ismae impegnata su un altro fronte. Ciò che è del tutto inaspettato per Sybella (un po’ meno per noi lettori) è la nascente storia d’amore che si trova a vivere.
Devo dire che, anche se sono andata a rilento nella lettura, ho apprezzato il romanzo che mi è piaciuto. La storia di Sybella che emerge lentamente dai ricordi della ragazza e da alcune confessioni che fa, rende il tutto molto intrigante e interessante. Ho deciso di assegnare 3 stelline e mezzo al romanzo e di concludere la trilogia con l’ultimo libro, anche se Annith è un personaggio che non mi attira particolarmente.

Lya

5 cose che...: 5 libri di cui vorrei facessero una serie tv

Buongiorno lettori e passanti,
Oggi il tema della rubrica "5 cose che" è dedicato due delle cose che più amo: i libri e le serie tv!
Il tema è: 5 libri di cui vorrei facessero una serie tv!

1- La serie Blackfriars di Virginia de Winter! Adoro i quattro libri, li ho riletti più volte e vorrei davvero che ne facessero un telefilm (così Axel potrebbe fare concorrenza a Jamie Fraser XD).

2- Adorerei una bella miniserie della BBC per i vari libri di Anya Seton, una scrittrice che ho davvero apprezzato, peccato che sia arrivato così poco di suo in Italia!

3- una serie fantasy che ho ripreso di recente è quella di Robin Hobb, un bel telefilm lungo e articolato lo vedrei benissimo per i suoi romanzi di Fitz, l'assassino del re!

4- Dopo aver visto "Alias Grace" telefilm tratto da un romanzo di Margaret Atwood, credo sarebbe un'ottima cosa lasciarsi ispirare dai libri di Sara Waters, un'autrice davvero brava di cui prestò recupererò altri suoi libri!

5- come quinta scelta vorrei inserire qualcosa di simpatico e leggero, molto stile Netflix: la serie di Denton Little che ho letto qualche annetto fa. Il protagonista è davvero simpatico e vive una situazione al limite dell'assurdo quindi lo trovo perfetto!

Quali sono i libri che vorreste vedere sul catalogo Netflix o come miniserie della BBC?

28 marzo 2018

What's next? | 28 marzo 2018

Buonsalve lettori e passanti,
tra una corsa e l'altra eccomi a farvi vedere quali libri mi sono passati tra le mani ultimamente!


- Cosa ho appena finito di leggere?
Ho finito la lettura di "L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome" di Alice Basso, libro molto simpatico che mi ha ricordato, per alcune caratteristiche simili, la serie di Alessia Gazzola. Certamente le protagoniste non potrebbero essere più diverse ma l'evoluzione delle indagini mi sono sembrate assimilabili. Comunque è stata una lettura simpatica e piacevole e leggerò sicuramente gli altri libri che hanno come protagonista questa sfaccettata ghostwriter.

- Cosa sto leggendo?
Sto faticosamente leggendo "Ruin and rising" della Bardugo, ultimo libro della trilogia dei Grisha. Perché faticosamente? Perché Alina è una protagonista che sto trovando sempre più insulsa e gli avvenimenti li sto trovando ripetitivi... sono a metà volume e in totale, nei tre libri, i protagonisti si sono scontrati 4 volte con il Darkling. Attendo il finale per vedere come l'autrice orchestrerà il tutto sperando di non dover leggere dell'ennesima battaglia tra luce ed ombra.

-Qual è il prossimo libro che leggerò?
Dopo un thriller e un fantasy cedo che guarderò alla mia libreria di storici Beat oppure mi dedicherò a "Espiazione" di Ewan McIwan che ho inserito nella mia sfida del comodino di quest'anno. Molto dipenderà dall'umore e dalla mia voglia di tragicità.

Voi cosa leggete di bello?

26 marzo 2018

Uscite della settimana: dal 26 al 31 marzo 2018

Buon inizio settimana lettori e passanti,
nuovo post dedicato alle uscite della settimana che seleziono personalmente per me stessa e anche per voi.
Ecco le mie scelte: "L'ombra di Pietra" è il seguito di un libro che lessi anni fa, "Il mio nome è Pietra" e che ricordo con piacere, il secondo libro narra di una storia familiare indiana e mi interessa parecchio e il terzo è un romanzo sulla ricerca che da voce agli emarginati.


Titolo: L'ombra di Pietra
Autore: Lorenzo Beccati
Pagine:300
Prezzo: 16 euro
Editore: Dea Planeta
Data di pubblicazione: 27 Marzo 2018

Trama
Genova 1606. Una spaventosa figura vestita di nero, il volto nascosto dietro una maschera da rapace, si muove nelle tenebre e miete vittime utilizzando uno strano micidiale cappio. Negli stessi giorni il pittore fiammingo Rubens, ospite presso palazzo Doria, scompare nel nulla, facendo temere il peggio. Se l’indagine ufficiale sul feroce assassino è affidata al Bargello e ai suoi birri, che brancolano nel buio, quella sull’artista richiede rapidità e discrezione, per evitare imbarazzi a una delle famiglie più potenti della città. Ecco perché delle ricerche viene incaricata dal Doge, e in gran segreto, la persona più scaltra in circolazione, ma anche la più pericolosa: una donna che non ha paura di niente. È Pietra, la rabdomante: la sua intelligenza le ha procurato molti nemici, ma è a lei che tutti si rivolgono per risolvere i misteri più intricati. Un pomeriggio Pietra trova sulla porta di casa una vecchia dall’aspetto miserevole, che sostiene di essere sua madre, la stessa che l’ha abbandonata in fasce. Pietra non è pronta ad aprirle il suo cuore, ma una tempesta di emozioni sta per abbattersi su tutto.
Questo nuovo romanzo di Lorenzo Beccati è un thriller dirompente, il ritratto suggestivo di una Genova maestosa e piena di insidie, e un sincero omaggio alle straordinarie capacità delle donne in ogni tempo.


Titolo: Ghachar Ghochar
Autore: Vivek Shanbhag
Pagine: 111
Prezzo:13,50 euro
Editore: Neri Pozza
Data di pubblicazione:29 Marzo 2018

Trama
Un punto di forza delle famiglie è fingere di desiderare l’inevitabile. E così è per la famiglia di Bangalore di cui si narra in queste pagine: una coppia, dei genitori, uno zio e una sorella maggiore tornata dopo aver lasciato il marito. Per ognuno di loro è inevitabile vivere insieme, ma ognuno di loro finge di desiderarlo. Modesta da generazioni, negli ultimi anni la famiglia è stata toccata da un’improvvisa e inaspettata fortuna. Zio Venkatachala, un uomo col pallino del lavoro, ha avviato un giorno un’impresa, la Sona Masala, che in breve tempo è diventata fonte di guadagno per tutti con la sua semplice attività: ordinare grossi quantitativi di spezie dal Kerala, confezionarle in bustine di plastica e poi rivenderle ai negozi di alimentari della città. Un’idea brillante in virtù della quale, nella casa a due piani in cui si è spostata la famiglia dopo anni trascorsi in un’angusta baracca di un sovraffollato quartiere, lo zio gode della più alta considerazione. I suoi pasti, i suoi gusti, i suoi comodi sono di suprema importanza per tutti e beneficia di ogni privilegio destinato a un capofamiglia. Al mattino, appena è sveglio, qualcuno gli prepara il tè. Non ha ancora finito di lavarsi, e la padella per la colazione è già sui fornelli. Può lasciare i vestiti in bagno, in un angolo della camera o in qualunque altro punto della casa, e li ritroverà lavati e stirati incamera sua. Un compito dettato dalla necessità di preservare una preziosa fonte del benessere, un compito che tuttavia non può evitare che una sottile vena di crudeltà e risentimento si insinui nella casa a due piani. Acclamato come il miglior romanzo indiano del decennio, Ghachar Ghochar è il cechoviano ritratto di una famiglia nell’India che ambisce al benessere. Con una impeccabile e graffiante scrittura, Vivek Shanbhag mostra il lato oscuro di questa ambizione, in cui si dileguano irrimediabilmente antichi valori e tradizioni.


Titolo: La voce delle cose perdute
Autore: Sophie Chen Keller
Pagine: 370

Prezzo: 16,90 euro
Editore: Nord editore
Data di pubblicazione: 29 Marzo 2018

Trama
Una sera d’inverno, una vecchia mendicante gira per le strade di New York in cerca di un riparo, quando una donna apre la porta della sua pasticceria e la invita a passare lì la notte. La mattina dopo, la mendicante è scomparsa, lasciando in dono un libro illustrato. In breve tempo, la pasticceria diventa la più frequentata della città, perché da quel giorno i dolci non sono solo deliziosi: i biscotti curano i reumatismi, le gallette migliorano l’umore e la torta paradiso fa dimagrire… finché, un giorno, il libro sparisce.

Walter odia le parole. Soffre di un disturbo che gli impedisce di articolare bene i suoni e, un giorno, stanco delle prese in giro dei coetanei, ha smesso di provarci. Ha deciso di chiudere la bocca e aprire gli occhi. Adesso, a dodici anni, Walter osserva e nota cose che sfuggono alla maggior parte delle persone, distratte da chiacchiere inutili. Ed è diventato bravissimo a ritrovare le cose perdute. Ecco perché, quando il libro della madre scompare, lui si lancia nella ricerca con l’aiuto del suo unico amico, Milton, un Labrador grassoccio e intraprendente. Insieme, Walter e Milton si avventurano negli angoli dimenticati di New York, incontrando persone che per gli altri sono invisibili: dalla donna che tutte le mattine raccoglie le lattine per strada a una coppia delusa dal mondo, che si è ritirata in un stazione abbandonata della metropolitana. Grazie alle loro storie, Walter scoprirà generosità e speranza, solitudine e rimpianti, ma soprattutto capirà che la vita è un dono troppo prezioso per guardarla scorrere. E così riuscirà non solo a trovare le magiche pagine del libro perduto, ma pure la forza di aprirsi agli altri e di dare voce ai suoi sogni.
È capitato a tutti noi di avere l’impressione di aver perso qualcosa, di sentirci soli e incompresi. Questo romanzo ci ricorda che, nonostante tutto, c’è tanta speranza nel mondo. E che basta avere il coraggio di guardarsi intorno con occhi nuovi e ascoltare il nostro cuore per ritrovare ciò che abbiamo smarrito.

Ecco le scelte di oggi e devo dire che mi interessano tutte e tre. Cosa ne pensate?

22 marzo 2018

RECENSIONE: I delitti di Mangle street di M.R.C. Kasasian

Buona lettura!

Titolo:I delitti di Mangle street
Autore: M.R.C. Kasasian
Pagine:336
Prezzo: 10 euro
Editore: Newton compton
Serie: Le indagini dei detective di Gower street #1

Trama
Londra, 1882. Il celebre detective Sidney Grice è stato nominato tutore legale di una ragazza di vent'anni rimasta orfana, March Middleton. Eccentrico, esigente e insopportabilmente pignolo, Grice attende l'arrivo a Londra della sua protetta, sapendo che probabilmente dovrà attingere al suo enciclopedico bagaglio culturale per insegnarle a parlare e ad acconciarsi in maniera adeguata. Ma quando incontra March, il detective scopre che non è affatto una ragazza ingenua e sprovveduta. Tra una tazza di tè e un piatto rigorosamente vegetariano, March lo aiuterà a risolvere un difficile caso che nel frattempo ha sconvolto la città: l'efferato omicidio di una donna, Sarah Ashby, di cui è stato incolpato il marito. Un'oscura vicenda che porterà l'insolita coppia di detective dal raffinato quartiere di Bloomsbury agli squallidi sobborghi londinesi dell'East End, dove li attende soltanto il primo di una serie di affascinanti misteri...


Ho acquistato questo libro dal libraccio alla modica cifra di due ero per raggiungere i 30 euro di spesa e le spedizioni gratuite ma non mi sarei mai aspettata che mi sarebbe piaciuto!

Dopo essere rimasta orfana, March Middleton si vede costretta a lasciare la sua solitaria casa di campagna per raggiungere Londra e il suo tutore legale: Sidney Grice.
Lui è un uomo solitario e scontroso che per vivere fa l’investigatore privato e quindi March si trova ad usare il suo acume per aiutare un riluttante Mr Grice nella soluzione di un nuovo caso misterioso e avventuroso.

“I delitti di Mangle Street” fanno parte di una serie di gialli ambientati nella Londra di metà ottocento. Sin dalle prime pagine è evidente la forte influenza del mitico Sherlock Holmes per quanto riguarda i personaggi e i casi trattati, ma adesso mi spiego meglio. L’ambientazione è pressoché la stessa, il carattere di Sidney Grice è irritante e snob ma nasconde una mente acuta e una capacità di osservare fuori dal comune: tutto questo vi ricorda qualcosa? Da appassionata dei romanzi di Sherlock Holmes queste caratteristiche assolutamente uniche e peculiari mi sono saltate all’occhio subito ma, complice la protagonista femminile che mi ha incuriosito e il caso davvero complesso, sono comunque riuscita ad apprezzare la lettura. Di solito questi rifacimenti strani mi lasciano davvero scontenta ma, in questo caso, ho addirittura deciso di proseguire la lettura della serie con le altre avventure dei due.
March è una ragazza sola ma realista con pochi grilli nella testa e, dopo la morte del padre, si ritrova a vivere con questo tutore che è un perfetto sconosciuto e per di più è sgarbato e insensibile. Insomma, il loro rapporto non è idilliaco, anche perché l’investigatore sottovaluta notevolmente la protagonista, ma pian piano, con la soluzione del caso, i apporti iniziano a cambiare e a diventare più amichevoli.
Insomma, ho trovato simpatica la protagonista, interessante il mistero da risolvere e divertente il rapporto tra March e Sidney. Per questi motivi ho deciso di assegnare al libro 3 stelline.
Lya

21 marzo 2018

What's next? | 21 marzo 2018

Buon primo giorno di primavera lettori e passanti!
oggi vi mostro cosa sto leggendo in questo periodo!


- Cosa ho appena finito di leggere?
Ho finito da un paio di giorni "Il diamante dell'Harem", ci ho già scritto la recensione perché il libro non mi è piaciuto particolarmente e quindi non volevo dimenticare qualcosa. Nulla di eccezionale. Questo marzo sembra andare malino per quanto riguarda le mie letture...
- Cosa sto leggendo?
Sono a pagina 100 del primo libro di Alice Basso "L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome" che mi sta sembrando molto carino: la protagonista è davvero irriverente! Vedremo come proseguirà!

-Qual è il prossimo libro che leggerò?
Il prossimo probabilmente sarà davvero il terzo della serie Grisha della Bardugo. Sto rimandando perché il secondo non mi ha davvero convinta e quindi non attendo con ansia di finire la storia di Alina e Mal...


Voi cosa leggete? Cosa mi consigliate?

20 marzo 2018

Top Ten Tuesday: My spring tbr

Buongiorno lettori e passanti,
come al solito eccomi a tentare di buttar giù una tbr a tema.
Il tema di oggi è relativo alla mia tbr primaverile. Solitamente non riesco a seguire una predeterminata tbr ma ci provo sempre. Ecco i libri prescelti:

1- Ruin and rising di Leigh Bardugo, per concludere la trilogia.

2 e 3- Espiazione di Ian McEwan e L'usignolo di Kristin Hannah dalla mia sfida del comodino

4- Il deserto dei tartari di Dino Buzzati per la mia sfida dei romanzi italiani del 900


5- La caduta dei tre regni di Morgan Rhodes che è il primo libro di una serie di 6 e vorrei capire se proseguire o meno con l'acquisto e con la lettura.

6 e 7- Il profumo del caffè di Anthony Cappella e La falsaria di B.A. Shapiro dalla mia splendida pila di Beat.

Ecco cosa mi piacerebbe leggere durante questa primavera... vedo molti temi legati alla guerra. Chissà... Qual è la vostra tbr?

19 marzo 2018

Uscite della settimana: dal 19 al 25 marzo 2018

Buon lunedì lettori e passanti
e buon inizio settimana! Come sempre eccomi a mostrarvi alcune uscite in libreria che trovo interessanti! ^^
Ultimamente devo ammettere che non ci sono molte uscite che mi entusiasmano ed è davvero difficile trovare qualcosa d'interessante da proporre a voi e anche a me stessa. Proprio ieri sera sono stata una buona mezz'ora a decidere cosa leggere perché non avevo la giusta ispirazione....
Nonostante tutto ecco due letture che potrebbero essere interessanti ;)



Titolo: La scatola dei bottoni di Gwendy
Autore: Stephen King, Richard Chizmar
Pagine: 250
Prezzo: 17,90 euro
Editore: Sperling Kupfer
Data di pubblicazione: 20 marzo 2017

Trama
Gwendy Peterson ha dodici anni e vive a Castle Rock, una cittadina piccola e timorata di Dio. È cicciottella e per questo vittima del bullo della scuola, che è riuscito a farla prendere in giro da metà dei compagni. Per sfuggire alla persecuzione, Gwendy corre tutte le mattine sulle Suicide Stairs (un promontorio sopraelevato che prende il nome da un famoso suicidio avvenuto anni prima). Ha un piano per l’estate, correre tanto da diventare così magra che l’odioso stronzetto non le darà più fastidio. Un giorno, mentre boccheggia per riprendere il respiro, Gwendy è sorpresa da una presenza inaspettata: un singolare uomo in nero. Alto, gli occhi azzurri, un lungo pastrano che fa a pugni con la temperatura canicolare, l’uomo si presenta educatamente: «Ciao, sono Mr. Farris, ti osservo da un pezzo. Mi dici il tuo nome?». Come tutti i bambini, Gwendy si è sentita mille volte dire di non dare confidenza agli sconosciuti, ma questo sembra davvero speciale, dolce e convincente. E ha un regalo per lei, che è una ragazza tanto coscienziosa e responsabile. Una scatola, la sua scatola. Un bell’oggetto di mogano antico e solido, coperto da una serie di bottoni colorati. Che cosa ottenere premendoli dipende solo da Gwendy. Nel bene e nel male.

Titolo: Capriole sotto il temporale 
Autore: Katherine Rundell
Pagine: 272

Prezzo: 15 euro
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 20 marzo 2017

Trama
Dall’autrice di Sophie sui tetti di Parigi e La ragazza dei lupi

Wilhelmina ha una vita libera e felice in Zimbabwe. Con il suo cavallo Shumba e il migliore amico Simon percorre spesso l’immensa distesa del bush. Non va a scuola, mangia con le mani e in tasca ha sempre una fionda. La sua vita cambia all’improvviso quando è costretta a trasferirsi nella fredda Inghilterra: un mondo ostile, dove Will è soltanto una selvaggia da addomesticare. Ma è possibile cambiare se questo significa tradire sé stessi e le proprie radici? Una protagonista forte e fuori dagli schemi per il primo romanzo di Katherine Rundell.

Pochi ma buoni, si spera! Cosa ne pensate? Il secondo mi sembra molto interessante!

16 marzo 2018

5 cose che...i 5 libri più vecchi nella mia libreria

Buongiorno lettori e passanti,
finalmente un'altra settimana si è conclusa e il weekend bussa alle nostre porte. Speriamo ci sia bel tempo, ho davvero voglia di fare una bella passeggiata senza essere bardata tipo yeti!
Bando alle ciancie eccomi qui con i 5 della settimana!
Oggi vi mostrerò i libri più vecchi (edizioni) che ho nella mia libreria! Sono stata a spulciare in giro e ho attinto ai libri di mia madre perché le mie edizioni più vecchie risalgono agli anni 90.

 (Non sono il massimo a fare le foto, non ho sfondi decenti ;( )

1- L'edizione più vecchia che ho trovato in casa è quella dei "promessi sposi" di Manzoni del 1979. Questo è un libro scolastico che abbiamo usato sia io che mia madre e l'ho voluto inserire.

2- Quello che vedete di lato è "Per chi suona la campana" di Hemingway, edizione di cui si è persa la sovracoperta e che risale agli anni '80. Provai a leggerlo anni fa ma sono rimasta incagliata alle prime 20 pagine XD

3- Il terzo è "Il trionfo della morte" di D'Annunzio, altra lettura leggerissima, la cui edizione risale al 1980.

4- Il libro rosa che vedete è "Il nome della rosa" di Umberto Eco, appartenente a mia madre ma diventato mia da più di 10 anni XD Diciamo che si è trasferito! L'anno di questa bella edizione è il 1981.

5- Come ultimo libro ho voluto inserire Lovecraft con "Le montagne della follia" perché è un bell'esempio  degli economici fantasy/fantascientifici degli anni '90. Non ho la minima idea del perché mia madre abbia comprato qualcosa di Lovecraft considerato che non è per nulla il suo genere XD

Ecco alcune delle mie edizioni più vecchie che ho reperito nei miei scaffali! ^^
Sono curiosa di vedere i vostri libri!

15 marzo 2018

RECENSIONE: La mia strada sei tu di Isabelle Broom



Buongiorno e buona lettura!


Titolo: La mia strada sei tu
Autrice: Isabelle Broom
Pagine: 432
Prezzo: 12,90 /Ebook  6,99
Editore: Giunti
Genere: Contemporary Romance

Trama
Holly fa di tutto perché la sua vita sia perfetta: vive a Londra, nel cuore del mondo, e ha un lavoro come copywriter per un sito di moda. La sua infanzia drammatica e solitaria, segnata dalla tragica morte di sua madre, fa ormai parte del passato e lei è più decisa che mai ad essere la fidanzata ideale per Rupert, un ragazzo affascinante, che fa soldi a palate lavorando nella City. Sarebbe da stupide farselo scappare. Ma un'improvvisa lettera sconvolge le poche certezze di Holly sulla sua vita. Le viene infatti comunicato di aver appena ereditato una grande casa a Zacinto da una zia che nemmeno sapeva di avere. Dopo qualche esitazione, Holly decide di partire per l'isola e tutto cambia colore: perché sua madre non le ha mai parlato della zia? Perché quella casa ha un aspetto così familiare? E chi è quel ragazzo che abita vicino e che sembra sapere molte cose di lei?

Per alternare le mie letture tendo sempre a scegliere romanzi tipo “La mia strada sei tu” che sono racconti misti tra storie al femminile ambientati al giorno d’oggi e romance leggeri.

Holly è una giovane donna che sente di aver raggiunto il suo equilibri, la sua felicità. Lavora presso un sito di abbigliamento, ha un fidanzato in carriera innamorato di lei e una quotidianità ben scandita. Una inaspettata lettera le comunica che, a seguito della morte di sua zia, ha ereditato una casa a Zacinto, una splendida isola greca. Sconvolta soprattutto dalla scoperta di aver avuto una zia lontana, Holly parte per organizzare la vendita della casa ma, arrivata a Zacinto, inizia a innamorarsi del luogo e rivaluta le sue prospettive, insieme a scoprire la storia che ha allontanato sua madre e sua zia.

Questo romanzo era esattamente quello che cercavo: leggero, romantico e ambientato in un bellissimo posto. Insomma, perfetto per momenti di puro relax e per staccare dalla quotidianità senza addentrarsi in storie fantasy e senza tornare indietro nel tempo.
La protagonista è una ragazza che si è accontentata e che credi di essere felice: ha un lavoro remunerativo, un fidanzato ricco e abbastanza attento, una bella casa. La sua vita le sembra perfetta, tanto che, per rimuovere i ricordi più dolorosi legati alla madre morta per alcolismo, non li racconta a nessuno. Holly è una donna che vuole cancellare il suo passato per potersi ricreare e plasmare e soprattutto per arrivare alla tanto desiderata felicità. L’improvviso lascito di questa sconosciuta zia, la porta in una bellissima isola greca dove tutto viene messo in discussione. Lei è davvero felice oppure desidera esserlo così fortemente da essersi solo immaginata questa felicità? Il sole, il mare, la vita tranquilla e poco frenetica e il suo giovane vicino veterinario, porta Holly a riconsiderare tutto, a partire dai suoi desideri.
In questo viaggio scopre per la prima volta la vera sé stessa e riesce a focalizzarsi su quello che realmente sono le sue aspirazioni e prospettive future.
Insomma, il libro racconta la storia di un grande cambiamento e devo dire di averla letta con piacere e senza grandi aspettative. Il romanzo scivola veloce e non ci sono grandi sorprese nella trama: succede esattamente quello che ti aspetti. Ciò che mi è piaciuto di più è stato poter immaginare l’assolata Zacinto durante il mese di gennaio: un anticipo mentale dell’estate.
Assegno al libro 3 stelline e la consiglio come lettura da ombrellone.


Lya

14 marzo 2018

What's next? | 14 marzo 2018

Buon pomeriggio lettori e passanti,
sono nuovamente qui, come ogni mercoledì, a mostrarvi le mie letture terminate, in corso e future!



- Cosa ho appena finito di leggere?
Ho terminato "Nord e sud" della Gaskell; che dire, è stata una lettura lunga anche se interessante per i risvolti sociali e lavorativi che vengono messi in luce durante tutto il romanzo. Adesso credo che mi dedicherò alla visione della miniserie che hanno prodotto qualche tempo fa.

- Cosa sto leggendo?
Sto leggendo "Il diamante dell'harem" di Katie Hickman che possiedo da tipo 5 o 6 anni. Ammetto che lo sto leggendo per poterlo smaltire ma non mi attira particolarmente e infatti ho letto le prime 50 pagine e non mi hanno proprio preso. Anni fa ho letto il primo libro che è collegato ma non mi ricordo praticamente nulla e non so neanche dove ho messo il romanzo. Ottime premesse! XD

-Qual è il prossimo libro che leggerò?
Probabilmente terminerò la serie della Bardugo oppure mi butterò su qualcosa di leggero e scorrevole visto che Nord e sud è stata una lettura lenta e Il diamante dell'harem un romanzo che non mi ispira particolarmente.

voi cosa leggete?

12 marzo 2018

Uscite della settimana: dal 12 al 18 marzo 2018

Buon lunedì lettori e passanti,
nuova settimana quindi nuova selezione di pubblicazioni in arrivo.

Questa settimana non usciranno libri indimenticabili, non mi ha colpito nulla in particolare tranne forse il secondo che vi propongo.

Morning Star: La guerra del Mietitore (La trilogia di Red Rising Vol. 3) di [Brown, Pierce]Titolo: Morning star
Autore: Pierce Brown
Pagine: 456
Prezzo: 22 euro
Editore: Mondadori
Serie: Red rising
Data di pubblicazione: 13 Marzo 2018

Trama

L'oscurità ha vinto. Prigioniero, torturato, ridotto a un fantasma divorato dalla follia, Darrow il Mietitore - l'intrepido Rosso che è riuscito a infiltrarsi tra i tirannici Oro per rovesciare il loro dominio sui vari colori che abitano l'universo - è stato scoperto dalla Sovrana. Il crudele Sciacallo può ora braccare e schiacciare i ribelli, senza freni e senza pietà. Tutto sembra perduto. Eppure, chi come il Mietitore è cresciuto all'inferno può ancora trovare la forza di risorgere dalle tenebre e scoprire che la piccola fiaccola della rivolta è adesso diventata un incendio e molti altri sono pronti a sognare e combattere con lui.
Dalle prigioni di Marte alle lande ghiacciate delle Valchirie, dai bassifondi orbitali di Phobos alle sabbie sulfuree di Io, fino al palazzo stesso della Sovrana - in cui il tradimento e la speranza si nascondono dove nessuno si aspetterebbe - seguiamo il Mietitore e i suoi amici in un'odissea imprevedibile, tra dittatori che si credono dèi e uomini comuni che sanno diventare eroi.

La serie Red Rising è composta da:
1. Red Rising (Il Canto Proibito)
2. Golden Son (Il segreto di Darrow)
3. Morning Star (La guerra del Mietitore)
4. Iron Gold
5. Dark Age
6. (Inedito)

(Maaa le serie che si moltiplicano nel tempo?? Ero rimasta al fatto che fosse una trilogia e adesso mi ritrovo con ben sei libri di cui 2 non ancora usciti! Vabbè, vorrà dire che aspeterò ancora prima di iniziare questa serie...se la inizierò mai)


Titolo: Certi segreti
Autore: Kim Van Kooten

Pagine: 195
Prezzo: 15 euro /ebook 9,99 euro
Editore: DeA Planeta
Data di pubblicazione: 13 marzo 2018

Trama

“Distinto signore (non privo di mezzi) cerca assistenza domestica”.
È il giorno del suo quinto compleanno quando la berlina nera passa raccogliere Puck e la mamma dal marciapiede di un degradato quartiere di Rotterdam. Pochi chilometri, e la sua vita di bambina senza un padre, senza una bici e senza un soldo nell’Olanda kitsch e spensierata degli Anni Ottanta cambia per sempre. Nella imponente villa di Zwijndrecht, con le sue governanti, il suo giardino e gli enormi vasi cinesi che non puoi toccare ma buoni per gridarci dentro, la vita scorre opulenta e quasi normale. Se non fosse per l’ostinazione con cui il proprietario, il ricco e impegnatissimo Mister Uncle, insiste per lavare personalmente i capelli di Puck tre volte alla settimana. E per la cieca, insondabile forza che tiene la mamma (presto promossa dal ruolo di governante a quello di moglie) inchiodata al divano - una bottiglia di rosé e qualche rivista patinata sempre a portata di mano. Comincia così, come un disegno infantile un po’ sghembo, pieno di ingenuità e di colori strani il racconto della piccola Puck. Per assumere, mano a mano che gli anni passano, le sfumature sempre più fosche e inquietanti della violenza e dell’innocenza tradita. Con la sicurezza e il coraggio di una fuoriclasse, Kim Van Kooten prende una storia vera e drammatica – quella dell’amica Pauline Barendregt e del suo ripugnante “aspirante papà” – e la trasforma in un inno alla vita. Lieve e disperato, lucido e paradossale, rocambolesco e vero. Capace di dare voce a chi non ne ha e di dare forma a ciò che mai vorremmo vedere.


Titolo: Lettere per Victoria
Autore: Marcelo Puglia 
Pagine: 432
Prezzo: 14,90 euro
Editore: Giunti
Data di uscita: 15 marzo 2018

Trama

Mauricio ha quarant'anni, una compagna stupenda e una bambina di 28 giorni che si affaccia al mondo. Ma basta un controllo di routine e improvvisamente la sua vita si trova ad avere una data di scadenza: gli restano solo sei mesi. Mauricio inizia a fare un calcolo folle: è come se dovesse concentrare in una manciata di giorni tutto quello che avrebbe voluto fare nei successivi 30 anni. Assicurare una stabilità economica alla sua famiglia, sposare Gabriela, trovare degli sponsor per far decollare il suo blog... e stilare una lista infinita di "ultimi": l'ultimo sorriso di sua figlia, l'ultima canzone, l'ultimo ricordo felice. Ma come si fa a dire a chi si ama che ci restano solo pochi mesi di vita? E come lasciare una testimonianza di sé alla piccola Victoria, che non conoscerà mai davvero suo padre? È così che Mauricio comincia a scriverle delle lettere, per raccontarle di sé e del mondo, per darle una guida e un conforto nei giorni che vivrà senza di lui.

Ecco le scelte di oggi...francamente non so se darò spazio presto a queste letture pur avendo una trama interessante, cosa ne pensate?

11 marzo 2018

Movie's time: La forma dell'acqua

Buongiorno e buona domenica lettori e passanti,
dopo mesi e mesi di latitanza eccomi qui a parlare di un film che sono riuscita a vedere. Ormai sono così impegnata con le serie tv che ho quasi dimenticato cosa sia vedere un film lungo 2 ore XD
Dopo essere stata incuriosita dalla storia e dalla bellissima cover del libro, oltre che dal regista che negli ultimi anni ho molto apprezzato, il colpo di grazia l'ho avuto dalle recensioni di amici e dalle 4 statuette con cui è stato premiato agli Oscar. "The shape of water" è un film al limite con il fantasy che ho visto in uno degli ultimi giorni di proiezione al cinema e che ho davvero apprezzato. Ho aspettato fino a questo momento perché avevo l'intenzione di leggere il libro prima di vedere il film, come cerco di fare sempre, ma alla fine ho ceduto alla curiosità.

Elisa è una donna muta che vive le sue giornate seguendo una routine ben definita, con pochi amici e senza grandi prospettive per il futuro. Le cose cambiano quando, in uno dei laboratori dove fa le pulizie durante la notte, vede una creatura marina e la avvicina instaurando uno strano rapporto che la porterà a compiere gesti davvero inconsueti per salvarla.

La storia è incentrata sulla diversità, sulla solitudine e sull'amore inaspettato oltre che sulla crudeltà dell'uomo mentre manifesta la sua "superiorità di razza". Il film sembra ambientato negli anni '50 in America e, se nella prima metà è scandito da ritmi ben precisi che corrispondono alla routine della protagonista, nella seconda avvengono tutti i cambiamenti che porteranno al finale piuttosto inaspettato e intenso. La storia, le ambientazioni e l'intreccio mi sono piaciuti davvero molto,
comprese quelle scene un po' più forti e splatter che caratterizzano il regista e che bisogna sempre aspettarsi. La creatura è spettacolare nell'aspetto, nei gesti e nei suoni che produce e in alcuni momenti fa davvero tanta tenerezza perché sembra un bambino che scopre per la prima volta il mondo, in altre ricorda allo spettatore che è perfettamente in grado di difendersi e di far fronte a eventuali pericoli. L'attrice scelta come protagonista è davvero azzeccata perché non è una bellona dalle curve mozzafiato ma una donna normale e abbastanza anonima ma che, quando serve, è riuscita a dare espressività a un personaggio abbastanza fuori dalle righe. Sono rimasta un po' delusa dal cattivo di turno perché è un cattivo "classico" che non ha una vera profondità ma è solo un soldato senza emozioni che cerca di elevarsi e di eseguire gli ordini che gli sono stati dati senza avere il minimo scrupolo per la sofferenza altrui. Avrei preferito un malvagio un po' più tridimensionale ma va bene comunque perché la storia ha dei tratti evidentemente favolistici che non consentono manovre di questo genere.
Insomma, a parte una particolare scena con un gatto, il film mi è piaciuto davvero molto e ne consiglio vivamente la visione perché è un thriller/fantasy fuori dagli schemi che trasmette un messaggio bellissimo e che tutti dovremmo ricordare: la diversità non è una minaccia da distruggere ma qualcosa da conoscere e amare.

Lya